giovedì 10 ottobre 2024

SENZA FIATO

SENZA FIATO
Il panico da fame d'aria e la sua cura
Giorgio Nardone

- Durante la Guerra Civile Americana i medici militari, osservando lo stress da combattimento dei soldati, descrissero per la prima volta il fenomeno della iperventilazione acuta e i suoi sintomi. In seguito, a partire dagli anni '50 del Novecento, la fame d'aria, la dispnea e il senso di soffocamento sono stati oggetto di ricerche che confermavano come l'iperventilazione fosse alla base di numerose patologie idiopatiche. Trentacinque anni dopo, Giorgio Nardone, sotto la supervisione di Watzlawick e Weakland, comprese che i meccanismi della respirazione e della paura si influenzavano a vicenda, e che il problema della fame d'aria si poteva risolvere passando dalla ricerca di spiegazioni alla messa a punto di soluzioni che, se funzionanti, «spiegavano» il problema stesso. Una vera e propria rivoluzione copernicana di cui l'autore è stato protagonista, promuovendo un trattamento terapeutico in grado di agire sia sulla psicologia che sulla fisiologia del soggetto. In "Senza fiato", l'autore offre interessanti spunti di riflessione sulla meccanica che alimenta l'effetto del senso di soffocamento, avvalendosi dei contributi di Simona Milanese, medico specialista, e di Sabino de Bari, fisioterapista. L'augurio è che questo scritto concorra a diffondere l'idea che il circolo vizioso tra paura patologica e respirazione disfunzionale si possa e si debba spezzare.

LA SEGNATRICE

LA SEGNATRICE
Elena Magnani

- Siamo nel 1944, gli Alleati procedono verso il nord d'Italia e per i partigiani si tratta di resistere alle ultime rappresaglie tedesche. È quello che succede a Piazza al Serchio, dove si insedia una squadra di nazisti, mentre i giovani, nascosti nei boschi, tentano di sabotarli. La loro arma segreta: Anna, occhi neri e vivaci, che è entrata a far parte della resistenza e si è infiltrata come spia nel comando tedesco loca le. Il suo compito è ingraziarsi il tenente Matthias Von Bauer, un uomo indurito dalla guerra e da grandi delusioni, e passare informazioni ai compagni. Inizialmente Anna vorrebbe maldocchiarli tutti quei tedeschi arroganti, ma come Segnatrice deve solo praticare il bene. Da anni infatti, ogni vigilia di Natale, la zia le tramanda questa pratica segreta che permette ai prescelti di guarire corpi e anime attraverso speciali gesti e preghiere. Solo chi ha un animo puro e sente dentro di sé il desiderio di curare e di aiutare il prossimo può portare avanti questa tradizione. Ma non è sempre così facile gestire questo dono, capire qual è il confine tra il bene e il male e non rompere un delicato equilibrio. Soprattutto quando la guerra minaccia la tua famiglia, soprattutto quando l'amore nasce dove non deve e il futuro è più incerto che mai. Un romanzo potente, che ci trasporta nel periodo più buio e allo stesso tempo più lumino so della nostra storia: la Resistenza, che fa da sfondo a vicende ricche di fascino ed emozione e a un intreccio di sentimenti contrastanti.

IL POPOLO È IMMORTALE

IL POPOLO 
È IMMORTALE
Vasilij Grossman

«Che cosa me ne faccio, ora, della mia vecchia vita, del mio lavoro ostinato e prezioso, di gioie e delusioni, dei miei pensieri, delle pagine che ho scritto?» si chiede Sergej Bogarëv mentre percorre il fronte nell’agosto del 1941, i tedeschi avanzano e le truppe sovietiche inesorabilmente retrocedono. È «una guerra mai vista prima», quella che si è abbattuta sul suo paese; una guerra che l’ha strappato all’insegnamento del marxismo e trasformato in commissario politico di un battaglione che, nel tentativo disperato di rallentare l’offensiva nazista, si ritroverà isolato oltre le linee nemiche; una guerra che per lui – come per tutti gli altri protagonisti del romanzo – segna una cesura netta e irreparabile. «Il popolo è immortale, la sua causa è immortale. Ma non si può risarcire la perdita di un uomo!» scriverà Grossman poco dopo la fine della guerra. E così, pur desideroso di infondere in chi combatteva ottimismo e coraggio, ci racconta i primi mesi dell’invasione tedesca – antefatto di "Stalingrado" e "Vita e destino" – attraverso pagine dure, che dipingono la distruzione e le disfatte, i pensieri dei soldati, la marcia dei contadini nella notte, sotto le "scie rosse dei proiettili traccianti che strisciavano lente verso le stelle», i campi e i boschi sottratti a chi ne conosceva da sempre ogni segreto e il vano eroismo di uomini semplici mandati a fronteggiare «l’esercito più forte d’Europa». Pagine di un ‘romanzo sovietico’, ma così audaci da abdicare a ogni ligia ortodossia. E, come sempre in Grossman, attraversate da un soffio epico che le trasforma in grande letteratura.

mercoledì 9 ottobre 2024

SISTERS La nostra storia incredibile

SISTERS
La nostra storia incredibile
Paola & Chiara

- Tutto comincia nei favolosi anni Ottanta, gli anni dei cartoni manga, dei musical, del pop, di Michael Jackson e di Madonna. Due sorelle, quasi coetanee, crescono insieme in una famiglia semplice – papà impiegato e mamma casalinga – di una Milano austera, guidata dall’etica del lavoro. Paola e Chiara sono ancora bambine e hanno già deciso che da grandi canteranno, scriveranno canzoni e lo faranno insieme. È un sogno infantile, sì, ma coltivato con dedizione totalizzante e spirito di sacrificio, con lo studio e una curiosità inesauribile per tutte le novità che arrivano da oltreoceano. E l’impegno paga, più e prima di quanto Paola e Chiara immaginassero. Intorno ai vent’anni arrivano i primi palcoscenici, le prime occasioni e poi in un vortice i primi singoli, il primo album e il primo successo: la vittoria a Sanremo. Paola e Chiara decollano, con la loro musica ma anche con la loro immagine glamour. Diventano due star proprio come i loro idoli dell’infanzia. Finché la scena musicale si trasforma. Gli anni Ottanta sono lontani e anche i Novanta si sono ormai chiusi. Le sonorità elettroniche e il pop luccicante hanno lasciato il passo a nuovi generi e tendenze. La strada si fa in salita per Paola e Chiara, che nonostante tutto continuano a lavorare duro, insieme. Ma il mondo della musica non risparmia colpi spietati, coltivare quel sogno di bambine diventa un’impresa logorante e la sofferenza che scaturisce dai fallimenti un po’ alla volta riesce a incrinare anche un legame che sembrava inscindibile. In questo libro Paola e Chiara raccontano la loro storia artistica e personale, della tenacia con cui hanno costruito il loro successo, della passione che le ha unite e della crisi che le ha allontanate per molto tempo, non solo nel lavoro. Fino alla riconciliazione, complicata ma mai in discussione, che ha trovato pieno compimento con il ritorno sul palcoscenico.

IL SENTIERO TRA DUE ISOLE

IL SENTIERO 
TRA DUE ISOLE
Marco Rodi

- Una storia d’amore impossibile e al tempo stesso possibile, drammatica e lieve, intensa come poche, giocata tra realtà e fantasia. Un lui e una lei così distanti tra loro che mai, in condizioni normali, avrebbero potuto avvicinarsi. Invece, proprio come due isole che si uniscono grazie a una eccezionale bassa marea, avviene l’incontro.


Piano, piano, il mare cominciò a decrescere scoprendo zone sempre più ampie di fondale.
A memoria d’uomo non si ricordava un evento simile.
«
Strana questa bassa marea!», commentarono in un misto di stupore e di timore i pescatori delle due isole.
«
Strano davvero!», dissero le donne, stringendosi nei pesanti scialli.
Le barche cominciarono ad appoggiarsi sulla sabbia, inclinate su un fianco, meste, inerti e inutilizzabili.
Solo i ragazzini dalle due sponde si avventurarono timidamente a esplorare quelle nuove terre.
Gli uni incontro agli altri.

Poi anche gli adulti, a poco a poco, iniziarono a percorrere l’incerto sentiero, a recarsi in visita nell’isola di fronte, a fraternizzare con i dirimpettai.
Le donne con le donne, i pescatori con i pescatori, i vecchi con i vecchi.
Gli uni incontro agli altri.

martedì 8 ottobre 2024

LA LUCE PERFETTA DEL GIORNO

LA LUCE PERFETTA 
DEL GIORNO
Elena Varvello

- Quando Matilde Luisa Nisi arriva a Croci, circondato da boschi e campi di granturco, non c'è niente di quel posto che le piaccia davvero, neppure il nome. Matilde è giovane e non può ancora sapere cosa l'aspetta, eppure è proprio a Croci, in questo angolo di mondo, durante interminabili inverni ed estati brevi e caldissime, che scoprirà d'essere capace di tradire e, nello stesso tempo, amare con rinnovato vigore il proprio marito. E qui che crescerà i suoi due figli, Monica e Andrea, entrambi fragili e tormentati, e stringerà amicizia con Clara, una donna che, diversamente da lei, crede nel potere della fede, certa che niente la farà vacillare. Nell'arco di più di trent'anni, i loro destini si compiranno, fra drammi quotidiani e tragedie, scomparse e ritorni, presagi e visioni. Nel cuore di questo mosaico, Matilde, una donna forte e imponente, ironica e appassionata, in grado di guardare in faccia ciò che la vita ha in serbo per lei. "La luce perfetta del giorno" indaga, con uno sguardo pieno di compassione, la meravigliosa e struggente complessità delle vite ordinarie, tra rimpianto e attesa, peccato e redenzione. Una preghiera umanissima, un'invocazione che lascia intravedere, nel nitore dell'alba, la possibilità di un'imperscrutabile, misteriosa salvezza, la luce perfetta del giorno su cui Matilde, Monica, Clara e tutti i protagonisti di questa storia possono contare davvero.

DISTORSIONI VISIVE

DISTORSIONI VISIVE
Alterazione fotografica, maschere e ritratti
Emiliano Maiolo

L’arte fotografica da sempre banalizzata malamente in frasi stereotipate, sorellina minore di forme d’arte d’élite è sempre stata ai margini perché tacciata di troppa semplicità di esecuzione, ma la fotografia ha dalla sua parte la forza dell’anima e delle emozioni che le altre forme d’arte non hanno. In questo lavoro la fotografia diventa mezzo, e tramite, per un viaggio diverso dai soliti canoni dove la destinazione è la contrapposizione tra reale e distorto, tra maschera e immagine, e tra il contesto e la nostra solitudine interiore.

Il libro contiene anche 30 immagini a colori tratte dal progetto Distorsioni VIsive.







 



UNA NUOVA TERRA

UNA NUOVA TERRA
Jhumpa Lahiri

- Da Boston a New York, da Londra a Roma, dall'India alla Thailandia: scenari diversi per raccontare storie di esilio e di perdita, di amore, di maternità e di conflitti famigliari. Al centro, le gioie e i drammi quotidiani di giovani immigrati di origine indiana, le loro vite divise tra due paesi e due culture. Vite come quella di Ruma, giovane madre trasferitasi a Seattle con il figlio e subito alle prese con un segreto sconvolgente custodito dal suo stesso padre; o come quelle di Hema e Kaushik, una ragazza e un ragazzo le cui esistenze rincorrendosi tracciano un percorso condiviso che dall'infanzia li porterà fino alla maturità. Otto racconti di malinconica bellezza in cui Jhumpa Lahiri delinea, con profonda sensibilità e maturità stilistica, incontri e scontri di padri e madri, fratelli e sorelle, amici e amanti.

UN'ISOLA

UN'ISOLA
Karen Jennings

- Karen Jennings, una delle scrittrici più importanti del panorama sudafricano contemporaneo, arriva per la prima volta in Italia con il suo ultimo romanzo, finalista al Booker Prize: un toccante racconto sul senso di appartenenza e sul significato di “casa”.
Su una piccola isola al largo della costa africana vive Samuel, il guardiano del faro. L’uomo, ormai anziano, non ha contatti con nessuno da vent’anni: ha costruito una barriera insormontabile tra sé e il mondo che lo ha ferito in maniera irreparabile. Ma un giorno il mare gli porta compagnia; quello che in apparenza è uno dei tanti cadaveri di profughi sospinti a riva dalle onde si rivela in realtà un uomo ancora vivo. Destabilizzato da questa nuova, inattesa presenza, Samuel viene travolto dai ricordi della sua vita sulla terraferma: ha visto il suo paese soffrire sotto i colonizzatori e lottare per l’indipendenza, per poi cadere sotto il dominio di un crudele dittatore; ha vissuto, in questa cornice, una drammatica vicenda personale, segnata dal fallimento e dalla perdita. Nel frattempo, sull’isola, il rapporto fra i due uomini comincia a prendere forma e, se da un lato Samuel trae beneficio dall’aver accolto lo sconosciuto in casa sua, dall’altro, silenziosamente, vive la presenza del profugo come una minaccia e, come faceva in gioventù, inizia a riflettere su cosa si intende per “terra”, a chi questa dovrebbe appartenere e fino a che punto ci si può spingere perché ciò che è nostro non ci venga sottratto.
Un romanzo che, grazie a un’architettura perfetta e una prosa sontuosa, evoca immagini e sensazioni vivide mentre ci svela, dettaglio dopo dettaglio, la tragica storia di un uomo portato alla deriva dai maremoti della vita.