giovedì 2 maggio 2024

LA NOTTE DELLA MORAVA

LA NOTTE DELLA MORAVA
Peter Handke

- Porodin, Serbia centrale. Manca poco allo scoccare della mezzanotte. Il fiume Morava scintilla per il riflesso della luna che sembra sul punto di volersi tuffare in acqua. Sette figure si avvicinano alla sponda, dove è ormeggiato il battello "Notte della Morava". A invitarli nell'albergo galleggiante, eletto a dimora temporanea, è uno scrittore che ha deciso di ritirarsi dalla scena letteraria. I sette amici non sanno perché sono stati chiamati all'improvviso a raggiungerlo. C'è chi è stato svegliato da una telefonata, chi è stato mandato a chiamare da un messaggero, chi ha sentito una pietruzza lanciata contro il vetro della finestra infrangere il silenzio della notte. Grande è la loro sorpresa quando vedono l'uomo, notoriamente un misogino, che li accoglie con una donna al suo fianco. Chi è questa donna? Un'amante? O forse una prostituta? O più semplicemente una donna che lavora per lui? I sette uomini gli siedono intorno, le domande si affollano, ma lo scrittore non vuole rispondere subito, ha un'intera notte di fronte a lui. Una lunga notte per raccontare il viaggio che dall'isola di Krk l'ha portato in Spagna, a Numanzia, in Galizia, e poi in Germania e in Austria. Un viaggio per ritrovare le proprie radici, ma anche una fuga da una donna, che l'ha inseguito ovunque per ucciderlo. E che forse adesso è la stessa che siede insieme a loro, in attesa dell'alba...

TI ODIO DA MORIRE

TI ODIO DA MORIRE
Alessandro Nardone

- Nuova versione, completamente rieditata. Francesco è sudato fradicio, ha fatto un altro dei suoi stranissimi sogni. Spesso il subconscio gli gioca brutti scherzi. Eppure, nella sua vita, tutto si è sempre incastrato alla perfezione: il lavoro, la famiglia, gli amici e le donne. Francesco non poteva immaginare d'imbattersi, quella sera stessa, nella persona che avrebbe cancellato, in un batter d'occhio, tutto ciò che era stato sino a quel momento: Sylvie, la misteriosa ragazza che l'avrebbe soggiogato al punto di trasformarlo in una lavagna bianca sulla quale scrivere il nuovo capitolo di una storia che si rivelerà devastante.

LA PRIMA GOCCIA DI PIOGGIA

LA PRIMA 
GOCCIA DI PIOGGIA
Amanda Craig

. Quando Theo Noble e sua moglie Polly invitano cinque amici a passare con loro quindici giorni in Toscana, non possono in alcun modo immaginare che presto verranno coinvolti in una versione moderna di "Sogno di una notte di mezza estate". Polly spera che sua suocera riuscirà ad addomesticare i suoi due selvaggi bambini, Tania e Robbie, e che li renderà a modo come il figlio di Hemani, Bron, ma non ha fatto i conti con il potere di una fervida immaginazione e con la misteriosa atmosfera della bellissima Casa Luna. Lo stesso errore ha fatto Ellen, che è decisa a far sì che Daniel la chieda in sposa; ed Hemani, che in quanto madre single ha un disperato bisogno d'amore; e Ivo, celebre perché passa in rassegna le donne come i film che recensisce in eleganti articoli; e Daniel, un brav'uomo a cui la madre dà il tormento affinché si sposi. Man mano che la temperatura sale, diventa incredibilmente arduo distinguere ciò che è immaginario da ciò che è reale. Amore e orgoglio, denaro e sogni, infanzia e maturità si confondono tutti in una commedia che può trovare un epilogo soltanto in una magica notte di mezza estate...

L'OMBRA DEL DELITTO

L'OMBRA DEL DELITTO
Edward Phillips Oppenheim

- Uno dei romanzi capolavoro del “Principe dei narratori” (così venne battezzato Edward Phillips Oppenheim a motivo della sua fama di scrittore) è stato pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 1897.

Il signor Norman Scott è un medico giovane, laborioso e distinto, con una carriera ben avviata a Londra. Un giorno viene chiamato per visitare un paziente, il signor Humphrey Deignton, che soffre di gotta e quando questi viene assassinato, la colpa ricade sullo sventurato dottor Scott, che fortunatamente viene assolto per insufficienza di prove.

Norman Scott vorrà scoprire chi è l’assassino di lord Deignton, ma per farlo dovrà sbrogliare l’intricatissima matassa di una storia nella quale nessuno dei protagonisti sembra dire la verità.

Una straordinaria ambientazione londinese, un giallo da scervellarsi e da riscoprire assolutamente.


IL LIBRO CONTIENE SCHIZZI INEDITI DELL’INGHILTERRA DI INIZI NOVECENTO NELLA QUALE SI SVOLGE IL ROMANZO.

L'ULTIMO ABBRACCIO

L'ULTIMO ABBRACCIO
Cosa dicono di noi 
le emozioni degli animali
Frans de Waal

- Frans de Waal, etologo e primatologo di fama internazionale, ha scelto qui di approfondire il tema affascinante della vita emotiva degli animali. Il libro inizia con la morte di Mama, la scimpanzé legata da una profonda amicizia al biologo Jan van Hooff. Quando Mama era in punto di morte, van Hooff decise di congedarsi da lei con un ultimo abbraccio, a cui Mama rispose con un sorriso. Questa e altre vicende simili formano il nucleo della tesi dell'autore: gli esseri umani non sono l'unica specie capace di esprimere amore, odio, paura, vergogna, disgusto ed empatia. De Waal sottolinea la continuità esistente tra noi e le altre specie, proponendo un'interpretazione radicale, per cui le emozioni sarebbero come i nostri organi: gli esseri umani non hanno alcun organo in più rispetto agli altri animali, e lo stesso vale per le emozioni. L'invito è ad aprire il cuore e la mente, a notare le moltissime connessioni esistenti tra la nostra e le altre specie e a cambiare il modo di vedere il mondo che abbiamo intorno.

CONTROVENTO L'Italia che non si arrende

CONTROVENTO
L'Italia che non si arrende
Matteo Salvini

«La passione per la politica mi ha travolto fin da quando ero ragazzo. Significa lottare per quello in cui credo, senza mai perdere il contatto con la gente, sapendo di dare fastidio a molti come dimostrano i dossieraggi, i processi finiti in nulla, il fango e le violenze che la Lega ha subìto e subisce. Qui voglio raccontarvi la mia storia. » «Chi scrive rischia fino a 15 anni di carcere per sequestro di persona plurimo e rifiuto di atti d'ufficio, ma soprattutto guida un partito − la Lega − che da anni è sottoposto a un linciaggio mediatico-giudiziario che ha pochi precedenti in Italia e in Occidente. Se avessi voluto una vita comoda, mi sarei iscritto al Pd. Ho scelto diversamente, senza rimpianti. E per questo voglio raccontarmi in questo libro». Con un approccio concreto, aderente alle cose, sempre appassionato, Controvento ripercorre il passato, traccia il presente e delinea il futuro di un protagonista di un partito cruciale per il paese e l'Europa. Esprime la visione del mondo e le sfide dei prossimi mesi che attendono Matteo Salvini. Il carnet è ricco e non ammette deroghe: l'autonomia, storico cavallo di battaglia della Lega. Il Ponte sullo Stretto, come vessillo di un attivismo programmatico. La difesa dei confini. Una diversa idea di Europa. E infine sale da queste pagine l'urgenza di illuminare di una luce nuova e alternativa quei temi e valori di cui la sinistra si ritiene unica depositaria. Su questo e molto altro l'autore si misura in una confessione a cuore aperto e senza censure, che alterna riflessioni, ricordi e schegge di memoria. Un autoritratto se vogliamo e, insieme, un manifesto; ma, soprattutto, un inno alla libertà e alla felicità in politica.

mercoledì 1 maggio 2024

LA LUCE DEL MONOLITE

LA LUCE DEL MONOLITE
Magnus Torque


- Un padre, ossessionato dal  lavoro di archeologo, scompare improvvisamente e una donna misteriosa è l’unica a poter indagare sulla scomparsa.


MAGNUS TORQUE è lo pseudonimo di uno scrittore di mezza età che ha provato a coltivare la sua passione letteraria, senza affrettarsi troppo nella vita.

Nato a Roma quarantacinque anni fa, dove vive e lavora attualmente nel settore farmaceutico, si dedica a studi scientifici fino a laurearsi alla Sapienza in Chimica. Mantiene un interesse costante per la narrativa Fantasy e Fantascientifica, coltivata fin da giovane età. Non gli manca mai un buon libro nello zaino, letto in tutti i ritagli di tempo, specialmente sull’autobus che lo porta tutti giorni presso la facoltà dove studia.

PTOTEGGERE IL DESTINO

PROTEGGERE 
IL DESTINO
Neera Schiavone

- Ethan Newhouse è un uomo terribile. È un amministratore delegato miliardario che ha guadagnato la sua fortuna essendo spietato, sfruttando le persone e facendo tutto il necessario per arricchirsi. È anche straordinariamente bello con un sorriso affascinante, e mi sembra di essere l'unico sul pianeta a non lasciarsi ingannare.
Avrei dovuto essere io a buttarlo giù, non a soccombere al suo gioco.
Avrei dovuto essere io a ignorare il suo bell'aspetto, non a cedere al suo fascino.
Avrei dovuto vedere attraverso le sue trovate pubblicitarie, non crederci.
Ma ora accetto un'offerta di lavoro presso la sua azienda?
Ora lavoro per l'uomo che disprezzo?
Cosa c'è di sbagliato in me?
Forse voglio credere che ci sia di più in lui.
Forse voglio essere smentito...
~
Tutti questi ragazzi sono uguali. Insondabilmente ricchi, senza scrupoli, sfruttatori e disposti a fare qualsiasi cosa per renderli ancora più ricchi. Sono spregevoli. E non importa se Ethan Newhouse è straordinariamente bello con un sorriso affascinante che ricorda Tony Stark; lui è ancora tutte queste cose, e mi sembra di essere l'unico sul pianeta a non lasciarsi ingannare.
Ed è per questo che sono qui stasera.
Ethan ha convocato una grande, esagerata conferenza stampa in cui potrà far girare il suo uccello, metaforicamente parlando ovviamente, e raccontare al mondo i suoi piani per un nuovo fantastico generatore portatile su cui sta lavorando la sua azienda, che porterà elettricità a tutte le persone dei paesi del terzo mondo che attualmente ne sono sprovviste.
Il tutto è solo una massiccia trovata pubblicitaria, ovviamente. Non costruirà mai quella dannata cosa. Più tardi la sera porterà qui un prototipo, raccoglierà qualche applauso, guadagnerà altri miliardi man mano che le sue azioni aumenteranno, e poi non ne sentiremo mai più parlare.
L'intera faccenda svanirà nei ricordi perduti di Internet e nessuno si prenderà nemmeno la briga di chiederglielo di nuovo tra un paio d'anni.
Ed è per questo che sono qui stasera.
È appena diventato di dominio pubblico che la società di Ethan, la Newhouse International, utilizza il lavoro degli schiavi per estrarre minerali in Congo, che poi utilizza nei prodotti elettronici che costruisce, risparmiando milioni di profitti. Nessuno sa da quanto tempo va avanti, ma potrebbero essere passati anni e, se me lo chiedi, probabilmente è così.
Ecco perché ho rubato il distintivo della stampa per l'evento di stasera e ho una bottiglia d'acqua piena di ketchup nascosta sotto la giacca a vento. Non appena si avvicinerà abbastanza, con l'aspetto così elegante e affilato nel suo abito da Don Draper, glielo schizzi addosso. Una bella macchia di rosso per simboleggiare il sangue versato nelle miniere che la sua azienda possiede e gestisce per generare il profitto che usa per acquistare tutte quelle case e automobili di cui gode.
Guardalo... così compiaciuto e bello. Si pavoneggia tra la folla, stringe la mano come se fosse un modello maschile in corsa per la presidenza.
Odio il fatto che sia così bello. Il suo viso è corruttibilmente sexy, con una mascella scolpita e scintillanti occhi azzurri che sembrano trafiggere chiunque con una precisione disumana. Ha più di dieci anni più di me, ma guardandolo non diresti mai che avesse circa trent'anni. Non c'è una ruga su di lui. Scommetto che le ragazze sui vent'anni gli chiedono continuamente di uscire.
I suoi capelli sono di un castano caldo, con la riga perfetta e pettinati all'indietro in un modo che ricorda gli anni '60 ma è ancora in qualche modo moderno.
Devo scuotere la testa mentre si avvicina per liberarmi dallo stupore in cui mi ha in qualche modo intrappolato. Se quest'uomo si candidasse per una carica, farebbe sicuramente bene, e questo mi fa odiare ancora di più.

LE MATRIOSKE

LE MATRIOSKE
Un viaggio con Frida Kahlo sul Leonardo Express
Evelina Susanna Maffey

- Roma 2014. Prima inaugurazione in Italia della mostra di pittura di Frida Kahlo alle Scuderie del Quirinale. Venera, inviata di Avanguardia, rivista d’arte, va alla mostra per un articolo. Sul treno-navetta dall’aeroporto di Fiumicino alla stazione Termini, il “Leonardo Express”, all’improvviso, Venera vede scorgere nel riflesso nel vetro, il volto di una ragazzina seduta nello scompartimento-carrozza del treno. Un tuffo nel passato indietro di 40 anni. Flashback.
Trieste 1974. Treno “La freccia della Laguna”. Romina (Venera) legge un fotoromanzo “Lancio” degli anni Settanta: Io voglio un solo amore con Franco Gasparri e Claudia Rivelli. Romina è in viaggio Trieste-Roma insieme al padre diplomatico inglese.
Città del Messico 1917. Frieda Kahlo, bambina, poggia la bocca sul vetro della finestra con l’alito a formare una “O”, la “O” di “pinzon” – uccellino. Lei entra dentro la “O”, in un mondo metafisico di gioia dove incontra la sua gemella Frida, o meglio la parte migliore di se stessa, un’amica con cui dialogare ed essere felice e trascorrere le sue giornate più buie e più dolorose.
Il viaggio di Romina sul treno Trieste-Roma, anni Settanta, si intreccia con la storia del fotoromanzo.
Quest’opera è un viaggio nella storia della musica e dei film che hanno caratterizzato gli anni Settanta, un viaggio nella storia dei costumi italiani, della religione e dell’indipendenza della Donna.
“LE MATRIOSKE” di Evelina Susanna Maffey gioca sul filo narrativo della memoria dove infanzia-giovinezza e vecchiaia, la vita, i sogni, le aspirazioni, l’amore, la maternità della Donna, le sue lotte, il suo rapporto con gli uomini racchiudono tutte le età tra di loro e la più grande contiene la più piccola e la più piccola è il seme che racchiude quella grande e così a ritroso in forma ciclica e a spirale in tutte le sue fasi, in tutti i suoi processi ed esperienze evolutive dove il tempo e lo spazio sono un unicum nel volto e nella psiche della Donna.
Un viaggio in flashback e flashforward dell’anima intrepida di Frida Kahlo e di Romina e del loro amore con la “A” maiuscola, un percorso esperienziale inscindibile dell’essere umano che racchiude dentro di sé, come nel gioco delle Matrioske, la storia dell’umanità e del proprio inconscio collettivo e che narra storie dai tempi dell’antichità per poi riviverle, senza sapere se è l’arte che imita la vita o è la vita che imita l’arte.

LA LUCE CHE MANCA

LA LUCE CHE MANCA
Nino Haratischwili

- Sta per arrivare il nuovo secolo e in Georgia, come nelle altre repubbliche sovietiche, si levano rabbiose le voci che invocano l’indipendenza. In un periodo di grandi disordini, che per il piccolo stato culmina nel caos assoluto, quattro ragazze crescono in uno dei tanti cortili del quartiere più vivace di Tbilisi. L’universo della loro infanzia è fatto di bucato svolazzante, altalene arrugginite, un albero di melograno. Vivono in case dalle pareti umide con i balconi di legno intagliato, mangiano gelato alla crema e respirano l’aroma del grano saraceno, delle caramelle alle bacche di crespino e della gassosa al dragoncello. Le loro famiglie appartengono a ceti diversi, ma niente sembra scalfire la loro amicizia: né il primo amore tenuto segreto, né gli scontri sanguinosi per le strade o la guerra al confine, né la corruzione e la violenza che divorano il paese, e neppure il razionamento del cibo o la continua mancanza di corrente. Qeto, Dina, Nene e Ira sono sulla soglia della vita, all’inizio di un legame che – ancora non lo sanno – da loro pretenderà tantissimo. Sono e resteranno inseparabili, fino a quando un tradimento non le avvolgerà in un’ombra cupa. Vent’anni dopo, ormai adulte, in tre si ritrovano a Bruxelles in occasione della retrospettiva fotografica di una di loro. Immagine dopo immagine, in quel mondo in bianco e nero le tre sopravvissute ripercorrono un tempo che non c’è più, una storia privata che è anche la storia della rivoluzione seguita al crollo dell’Unione Sovietica. E allora, all’improvviso, un raggio di luce squarcerà il velo steso sui ricordi, e il perdono sembrerà di nuovo possibile.

TUTTI GLI UOMINI DI MISS DALTON

TUTTI GLI UOMINI 
DI MISS DALTON
J. Charles Heyes

- Vi sorprenderà la storia di questa ragazzina, che ha lasciato l'Oregon con la sua famiglia per trovare fortuna a San Francisco e che, con perseveranza, spinta dal desiderio di vincere, ha realizzato il suo sogno, ma sarà lei a raccontarvi tutto. Signore e signori: miss Loretta Dalton.

MILANO - THE PASSENGER

 MILANO 
THE PASSENGER
Per esploratori del mondo
AA.VV.

- La più sfuggente e indefinibile tra le città italiane, Milano è quello che non è già dai suoi confini: è relativamente piccola rispetto alla sua forza di gravità, ma i suoi quartieri invadono i comuni limitrofi; come «città metropolitana» è un’astrazione senza alcun senso geografico o politico; come inurbamento è sconfinato, ma non ha una permeabilità di trasporti e collegamenti amministrativi tali da essere considerata una grande metropoli. La confusione non risparmia neanche gli autoctoni, che quando si incontrano devono sempre ripetere: di Milano Milano? In mezzo alla pianura, come sta inscritto (forse) fin nel nome – medio (p)lanum – senza una geografia imperiosa che caratterizzi il panorama o tracci i confini, i milanesi sono abituati a far da sé (ghe pensi mi) e rimodellarla ogni volta a nuove esigenze, adattandola allo spirito del tempo senza temere di stravolgerla. In mancanza di montagne hanno innalzato un «monte», senza lago se lo sono scavato, hanno deviato e tombinato fiumi, aperto e richiuso canali. Della città di un secolo fa non rimane quasi niente, e chi fosse venuto in visita venti, trent’anni fa faticherebbe a riconoscerla. Negli ultimi due decenni è stato ridisegnato lo skyline, e con lui interi quartieri. La Milano della nebbia e del panettone è sparita. È passata anche quella da bere, delle televisioni, sostituita oggi da quella della moda, del design, degli influencer e delle week. Le fabbriche sono location o coworking. In un paese spesso rivolto a un passato glorioso e a tradizioni eterne, è facile deridere una città che abbraccia il nuovo senza troppi pensieri, perché l’età dell’oro per i milanesi è sempre domani. E in questa corsa verso il futuro Milano non guarda in faccia a nessuno perché, da vera seduttrice, non giudica ma si specchia negli occhi di chi guarda: accogliente o terribile, attraente o respingente, liberatoria o fagocitante, aperta o omologata. Come la sabbia su cui è costruita, si lascia plasmare senza opporre resistenza, continuando a inventare, produrre e poi vendere desideri.

The Passenger è una raccolta di inchieste, reportage letterari e saggi narrativi che formano il ritratto della vita contemporanea di un luogo e dei suoi abitanti.Cultura, economia, politica, costume e curiosità visti attraverso la testimonianza di scrittori, giornalisti ed esperti locali e internazionali. Tante storie e diverse voci che compongono un racconto sfaccettato ed eclettico, per scoprire, capire, approfondire, lasciarsi ispirare.

martedì 30 aprile 2024

PERICOLO PUBBLICO

PERICOLO PUBBLICO
Peter Cheyney

- Lemmy Caution, dopo essere evaso dalla prigione di Oklahoma City per aver ucciso un poliziotto, e dopo aver fatto perdere le proprie tracce, si imbarca a Marsiglia con documenti falsi e raggiunge Londra, con l’obiettivo di incontrarsi con Miranda van Zelden, una sua antica conoscenza, una donna bellissima e altrettanto pericolosa, figlia di uno dei più ricchi miliardari americani.

Ma sulle tracce di Miranda, oltre a svariate bande rivali, tutte interessate a rapirla, c’è Ferdie Siegella, un malvagio e potente portoghese, esperto in sequestri di persona, una vera istituzione nel giro, pronto a mettere le mani sulla rampolla per primo.

Così Lemmy deve destreggiarsi in mezzo a una masnada di criminali, gente con la quale, manco a dirlo, sembra stare a proprio agio, muovendosi negli ambienti malavitosi con grande disinvoltura e naturale predisposizione.

Un eroe e antieroe a un tempo, protagonista di un giallo tutto cazzotti, rivoltellate, mitragliate e bombe a mano, in cui ironia e corteggiamento sembrano raccontare un mondo ormai distante, ma romanticamente e poliziescamente di inalterato fascino e rinnovata attrattiva.

Del suo autore, Peter Cheyney, giallisti del calibro di Boileau e Narcejac ebbero modo di scrivere: «Con Cheyney nasce un genere che si colloca nettamente tra il romanzo tout-court e il romanzo poliziesco. È un progresso indiscutibile».

«Attenzione! Il Comando della Polizia di Oklahoma rivolge un radio-appello a tutte le macchine della Volante, a tutti i gruppi di polizia delle autostrade... Ricercate Lemmy Caution che è fuggito oggi dalla prigione di Oklahoma City dopo aver ucciso una guardia e un vice-sceriffo. L’ultima volta è stato visto che correva in direzione della ferrovia di Tahlequah. Forse è diretto a Joplin. State in guardia. Si tratta di un delinquente pericoloso!»

ESSERE O NON ESSERE UMANI

ESSERE O NON 
ESSERE UMANI
Ripensare l'uomo 
tra scienza e altri saperi
Björn Larsson

- Cosa ci rende umani? Cosa distingue l’homo sapiens sapiens dagli altri primati? Nel plasmare la nostra esistenza individuale e collettiva, noi esseri umani abbiamo un margine di scelta o siamo solamente pedine sulla scala dell’evoluzione? In contrasto con le scienze che vedono la natura umana come un risultato dell’adattamento evoluzionistico, l’autore sostiene che la specificità dell’essere umano dipende in larga parte da quella grande innovazione che è stata la rappresentazione simbolica, dall’idea cioè che tutto – un suono, un gesto, un oggetto – possa essere usato per rappresentare qualunque altra cosa. È proprio da essa che dipendono l’immaginazione, il linguaggio, la coscienza, il dubbio, un certo grado di libertà, il senso del futuro, la comprensione di sé e degli altri, credenze, miti e fedi religiose. Se insomma la natura dell’uomo non è riducibile deterministicamente alla biologia, alla chimica e alla fisica, come possiamo concepire una scienza nuova, che descriva e spieghi accuratamente cosa vuol dire essere umani? È fattibile? E, se sì, a cosa dovrebbe servire? Potrebbe davvero contribuire a rendere il mondo un posto migliore, più umano, più giusto, più libero per tutti?

lunedì 29 aprile 2024

STORIE FANTASTICHE DI ISOLE VERE

STORIE FANTASTICHE 
DI ISOLE VERE
Ernesto Franco

- La vera storia del labirinto di Creta, le statue misteriose dell’Isola di Pasqua, le avventure dei pirati a Tortuga, il sole di mezzanotte nelle Lofoten, le fughe impossibili da Alcatraz: le isole sono mondi gelosi della propria libertà e non rivelano facilmente i segreti che custodiscono. Procuriamoci quindi un libro anfibio come questo, un isolario, per illuminare la rotta giusta, mettendo in scena la verità e l’invenzione presenti in ogni viaggio, luogo e anima umana. Isole contese, abbandonate, conquistate e riconquistate, vendute e amate, incantate e stregate, plasmate dal vento che le abbraccia e le sferza, luoghi dell’origine e dell’utopia, inaccessibili, invisibili, isole che non sono isole, appena affioranti, quasi penisole: da Cipro ad Alcatraz, da Tortuga alle Galápagos, quando parliamo di isole – secondo il narratore di questo libro – parliamo di profezie, messaggi in bottiglia affidati alle acque. Che cosa vogliono comunicarci, le isole, con la loro presunzione di pensarsi come centro del mondo, di credere che tutto giri attorno a loro, come in realtà fanno solo le correnti e i pesci? La cosa più difficile di fronte a un’isola è semplicemente leggerla, capire quale lingua parla e quale inesauribile racconto mormora il mare frangendosi sugli scogli. “Storie fantastiche di isole vere” descrive l’incontro di due personaggi. Il primo è un narratore, il Pilota, un marinaio che ha navigato su ogni rotta ed è sbarcato in ogni porto, e possiede perciò la saggezza dell’esperienza, quella vera, che si deposita lentamente nel corso di una vita. Sorseggiando un bicchiere di vino Pigato o di rum, fumando una delle sue sigarette papier maïs, pescando nella baia a bordo di una lampara o osservando il mare dall’alto della collina, con il suo affabulare ipnotico e avvolgente il Pilota irretisce chi lo ascolta, lo piglia all’amo, lo cattura, iniziandolo all’insulomania, il culto, o malattia, degli ultimi discendenti di Atlantide. Il secondo personaggio si limita per lo più ad accogliere e raccogliere i racconti dell’altro, ma senza chi ascolta non esisterebbe chi narra, senza lettore non ci sarebbe scrittore. Il porto in cui i due si trovano è quello di Genova, dove «quando vedi una nave enorme sfilare piano in fondo alle vie, ti chiedi se sta salpando lei o se sta salpando la città»; il molo su cui passeggiano è «una rampa verso l’ignoto, una macchina della fantasia: se non salpi con una nave, lo fai con il desiderio o con i ricordi». E il testo che compongono insieme è un isolario, ovvero un libro anfibio, per metà vero e per metà fantastico: un inno al mistero e all’inquieta bellezza delle isole, e quindi all’arte del racconto, e all’oceano delle storie.

IL PATTO DELL'ACQUA

IL PATTO DELL'ACQUA
Abraham Verghese

- Travancore, Costa di Malabar, 1900. Una ragazzina di dodici anni cerca di prendere sonno tra le braccia di sua madre. Domani lascerà la casa in cui è cresciuta per andare sposa all’uomo cui è stata promessa. Colui che diventerà suo marito, il nuovo padrone della sua vita, ha trent’anni di piú, è vedovo, con un figlio ancora bambino. La piccola sposa va incontro al suo futuro cosí come è stato deciso da altri, come hanno fatto sua madre e la madre di sua madre prima di lei. «Il giorno piú brutto nella vita di una ragazza è il giorno del matrimonio. Poi, se Dio vuole, le cose migliorano» le viene detto. Il vedovo è un buon partito, come loro è parte di quell’antichissima comunità di cristiani convertiti da san Tommaso diciotto secoli prima, e per qualche strano motivo accetta una moglie senza una rupia di dote, anche se si mormora che la sua stirpe sia afflitta da una strana maledizione: in ogni generazione almeno una persona muore affogata. E in quello che oggi si chiama Kerala l’acqua è ovunque, plasma la terra in una trina di laghi e lagune, accompagna col suo canto sommesso le esistenze, si nutre dei monsoni, collega tutto nel tempo e nello spazio. La sposa viene accolta con affetto nella nuova casa e, nell’arco della sua lunga, straordinaria vita, conosce la gioia di un grande amore, patisce il dolore di infinite perdite, assiste a cambiamenti epocali. La sua famiglia si espanderà e si ritirerà con le nascite e le morti. Finché arriverà una nipote che porterà il suo nome, studierà medicina e giungerà a una scoperta sconvolgente. Evocazione luminosa di un’India in cammino verso la sua trasformazione politica e culturale, celebrazione di un popolo antico immerso in una natura ancora prepotente, Il patto dell’acqua è il nuovo romanzo di Abraham Verghese, «che espone il lettore a una bellezza cui altrimenti non potrebbe accedere» (The New York Times); un libro-mondo di straordinaria potenza che custodisce tutti gli eventi preziosi dell’esperienza umana. «Una prosa sorretta da una profonda e coerente architettura morale dell’animo umano. Un romanzo grandioso, spettacolare, coinvolgente». The New York Times «Con maestria, Verghese plasma le vite dei suoi protagonisti a colpi di guerre, monsoni, carestie, pestilenze e inondazioni su una scena grandiosa come quella del Dottor Živago, pur senza perdere lo sguardo intimo sulle piccole cose». The Washington Post «Abraham Verghese racconta la saga di una famiglia attraverso un secolo di cambiamenti epocali, senza mai dimenticare che l’amore e la gentilezza d’animo possono vincere sulla violenza». Los Angeles Times «Mentre leggevo Il patto dell’acqua ogni tanto dovevo fermarmi e ricordarmi di respirare». Oprah Winfrey

NAVI NEL DESERTO

NAVI NEL DESERTO
Luigi Weber

Se c'era un detto autentico in bocca a quello sputasentenze di Schomberg, era "la mia strada la segnano i fuochi nella notte". In un deserto punteggiato di piccole oasi, di rocche fortificate alte su speroni di pietra, tra piste di terra battuta per navi a ruote e città abbandonate che emergono dalle sabbie come relitti, giocano a scacchi con il destino e la morte un giovane capitano inesperto, un traditore, un naufrago, un uomo ossessionato dal desiderio di vendetta, una ragazza inquieta e la sua nutrice. Naviganti, Pirati, Isolane e Cittadini dividono una terra aspra, inospitale, e se la contendono intrecciando odio, pregiudizi, incomprensioni. Attorno a loro, da ogni parte, si innalzano lenti nel cielo i sette pilastri della distruzione. I grandi romanzi e i personaggi di Joseph Conrad, affondati, sbriciolati e dispersi in un mare solido, tornano a incontrarsi e scontrarsi lungo le piste di una storia tutta nuova.

IL CANTO DEI CUORI RIBELLI

IL CANTO 
DEI CUORI RIBELLI
Thrity Umrigar

- Aveva quattordici anni Smita quando con la sua famiglia ha dovuto lasciare l’India in circostanze drammatiche. Una volta al sicuro in America, ha scacciato dal cuore la nostalgia per i crepuscoli aranciati e il profumo inebriante dei cibi che il padre le comprava dai venditori ambulanti e giurato a se stessa che mai più sarebbe tornata in quei luoghi che l’avevano così profondamente ferita. Ma anni dopo si ritrova a dover accettare con riluttanza l’incarico di coprire una storia di cronaca a Mumbai, per il suo giornale. Seguendo il caso di Meena – una giovane donna sfigurata brutalmente dai suoi fratelli e dai membri del suo villaggio per aver sposato un uomo di un’altra religione – Smita si ritrova di nuovo faccia a faccia con una società che appena fuori dallo skyline luccicante delle metropoli le pare cristallizzata in un eterno Medioevo, in cui le tradizioni hanno più valore del cuore del singolo, e con una storia che minaccia di portare alla luce tutti i dolorosi segreti del suo passato. Eppure, a poco a poco le sue difese cominciano a vacillare, i ricordi a riaffiorare e la passione a fare nuovamente breccia in lei… Sullo sfondo di un meraviglioso Paese sospeso tra modernità e oscurantismo, in un crescendo di tensione, due donne coraggiose e diversamente ribelli si confrontano con le conseguenze di due opposti concetti di onore e di libertà, in una storia indimenticabile di tradimento, sacrificio, devozione, speranza e invincibile amore.

IL TUO SGUARDO SU DI ME

IL TUO SGUARDO 
SU DI ME
Margherita Giacobino

- Quella con la madre è la prima delle nostre relazioni, inizia ancora prima di venire al mondo. Raccontarla può essere la sfida di una vita, perché in quella relazione spesso sono inscritte molte delle verità che ci riguardano. In questo romanzo Margherita Giacobino mette al centro un rapporto tra due donne – una più grande, l'altra più piccola – che nel corso delle loro esistenze si sono ascoltate, ignorate, osservate, amate profondamente: incidentalmente sono anche madre e figlia, ancor più incidentalmente sono l'autrice e sua madre. Da bambina Margherita la contempla rapita come fosse il sole, l'astro luminoso attorno al quale tutto gira e prende vita: coraggiosa, energica, determinata. Da adolescente non cerca e non riceve confidenze ma la comunicazione passa nei gesti e nelle parole di tutti i giorni e la fiducia è totale. Adulta, tra preoccupazione e divertimento, Margherita vede la madre iniziare una nuova vita, intrecciare un amore misterioso... Fin quando i ruoli prendono a invertirsi: non più, o non solo, la madre che si prende cura di noi, ma noi a prenderci cura della madre. Con la sua scrittura vigorosa, calibratissima, nitida, sempre anticonformista; distillando la nostalgia per la madre amatissima, il desiderio di raccontarla che da sempre l'accompagna, una visione intelligente e spassionata del rapporto madre-figlia e del femminile molteplice, Margherita Giacobino crea un romanzo sorprendente e vibrante, un omaggio alle madri e alle eredità lasciate alle figlie, non sempre fardelli da cui emanciparsi, in alcuni casi scie luminose e salvifiche: "La malizia di un certo sorriso brilla nei tuoi sogni, e ti fa da lumino di notte quando leggi. Leggere era il tuo vizio, come le sigarette nazionali super senza filtro. Se è vero che noi portiamo sulle spalle i sogni dei nostri genitori, i tuoi sogni per me non sono stati un fardello, ma il respiro di orizzonti più aperti".

domenica 28 aprile 2024

RIFLESSI DI UN AMORE ARDENTE

RIFLESSI DI UN 
AMORE ARDENTE
Oltre i confini del desiderio
Filo60


- Cristina è tornata, e questa volta, le sue avventure sono più audaci e sconvolgenti che mai. Dopo aver navigato attraverso un amore complesso e aver trovato un amore puro, ora è pronta a spingersi oltre i confini del desiderio. Ma con nuove esperienze vengono nuovi dilemmi, e Cristina si troverà a fare scelte che potrebbero cambiare tutto.

In questo terzo romanzo della serie, seguiamo Cristina attraverso un viaggio emotivo che la porterà a confrontarsi con le sue paure più profonde, i suoi desideri più nascosti e le decisioni più difficili. Dalla passione sfrenata alla gelosia ardente, dall'abbandono alla redenzione, la sua storia è una testimonianza del potere trasformativo dell'amore e della complessità delle relazioni umane.

Mentre Cristina si destreggia tra la sua vita professionale di successo e le sue intricate relazioni personali, si troverà a fare i conti con le conseguenze delle sue azioni e a cercare un equilibrio tra il cuore e la mente. E quando vecchi fantasmi tornano a perseguitarla, dovrà decidere se è disposta a mettere tutto in gioco per l'amore, o se il prezzo da pagare è troppo alto.

Con personaggi indimenticabili, dialoghi penetranti e una trama avvincente, "Riflessi di un Amore Ardente: Oltre i Confini del Desiderio" è un romanzo che vi terrà incollati alle pagine fino all'ultimo, emozionante capitolo. E quando arriverete alla fine, vi renderete conto che ogni scelta, ogni errore e ogni momento di debolezza sono stati necessari per portare Cristina e coloro che ama verso un nuovo, straordinario inizio.

Benvenuti in un viaggio attraverso l'amore, il desiderio e la redenzione.

Benvenuti nel mondo di Cristina.

DONNE CHE PENSANO TROPPO

DONNE 
CHE PENSANO TROPPO
Susan Nolen-Hoeksema

«Il mio cervello non si ferma mai.» Quante volte lo abbiamo detto o sentito dire? Molte donne conoscono fin troppo bene la sensazione di sentirsi soffocare da pensieri, emozioni, preoccupazioni che si accavallano fuori controllo. Che cosa sto facendo della mia vita? Cosa pensano gli altri di me? Perché non sono soddisfatta? Sarò abbastanza in gamba? Il mio compagno è ancora interessato a me? Perché mio figlio mi risponde male? Perché mi sento così frustrata e ansiosa? Pensare troppo – ruminazione è il termine corretto – è in effetti prevalentemente una tendenza femminile. Un’abitudine, o meglio una trappola, che come sappiamo non contribuisce a risolvere i problemi, anzi tiene la mente avviluppata in un circolo vizioso. Con conseguenze deleterie sull’umore, l’energia vitale, i rapporti interpersonali e persino la salute. Grazie a questo chiaro ed efficace metodo, che ha già aiutato milioni di donne a ritrovare la serenità della mente, dare un taglio ai pensieri negativi è possibile. In tre illuminanti step impareremo a mettere in pausa il cervello, per riprendere in mano la nostra vita. Più rilassate e cariche di energie positive, azzereremo gradualmente stress e ansia e miglioreremo le relazioni con il partner, i figli, gli amici, i colleghi. Per sperimentare finalmente la libertà e la felicità di una mente serena.

PROMETTIMI CHE IMPARERAI A NUOTARE

PROMETTIMI CHE 
IMPARERAI A NUOTARE
Tommaso Fusari

- Fin da bambino Alessandro ha un dono speciale: riesce a sentire il dolore degli altri. Gli basta guardare negli occhi le persone per entrare nel loro 'fondo', il posto cioè dove custodiscono le ferite che non mostrano a nessuno. Ma stare laggiù è terribile. Ti sembra di morire ma alla fine non muori mai. Per questo Alessandro ha scelto di planare sulla vita evitando qualsiasi contatto profondo con il mondo esterno. Accanto a lui ci sono soltanto la madre e Davide, il suo migliore amico, unica zona sicura in cui cercare riparo. Tutto cambia, però, quando entra in scena Claudia, una ragazza dagli occhi cangianti che si ostina ad usare un vecchio walkman per ascoltare la sua musica. Con lei Alessandro scopre che negli sguardi che incontra può anche trovare altro, non solo il buio. Ma ora che Claudia è lontanissima, Alessandro sceglie di rintanarsi nuovamente in se stesso. I suoi propositi, però, vanno in frantumi non appena la sua strada incrocia quella di quattro persone e il loro personalissimo fondo: Greta, una diciassettenne che sta cercando di sopravvivere all'adolescenza nonostante la madre depressa e il padre in carcere; Julieth, una giovane donna maltrattata dal marito alcolizzato, e Jay, suo figlio, un bambino dagli occhi grandi innamorato dei supereroi. Infine Achille, l'anziano vedovo che gestisce il negozio di dischi che Claudia tanto amava. Tutti loro, inconsapevolmente e ognuno a modo suo, aiuteranno Alessandro a capire che i muri proteggono sì dalla sofferenza propria e altrui, ma dividono anche. E che forse qualche volta vale la pena restare perché, che sia tuo o di un altro, non puoi vincere un dolore scappando. Puoi però imparare a nuotarci dentro, con la consapevolezza che in superficie ci sono mani pronte a stringere le tue e a dirti che puoi ancora farcela.

Continuerò a volare

Continuerò a volare
Graziella Polini

- Lisa è un giovane medico chirurgo che lavora a Milano. La sua passione e dedizione per il lavoro la portano a lunghi periodi in ospedale, senza sosta, senza tregua.
Condivide vita e lavoro con il suo grande amore, Fabio, un uomo affascinante ma anche profondamente innamorato di Lisa.
Lisa ama molto viaggiare e questa sua passione è la sua valvola di sfogo: nel suo mestiere non esistono orari di lavoro e le responsabilità sono enormi, a tal punto a volte, da non rientrare a casa dall’ospedale per molti giorni consecutivi.
Così, quando è ora di staccare, Lisa, spesso da sola, s’imbarca sul primo volo... E così fa anche l’ultima volta: destinazione Haiti.
Il suo viaggio la porterà a scoprire luoghi meravigliosi, ma la vacanza ha in serbo per lei un’esperienza alquanto drammatica, durante la quale incontrerà il misterioso Jack.

LENTO LENTO VELOCE LENTO

LENTO LENTO 
VELOCE LENTO
Il ritmo della forza di volontà
Silvia Pasqualini

Romanzo autobiografico sul senso del tempo e molto di più. Sulla forza di volontà, su quanto possiamo spingerci fortissimo, su come possiamo cadere a terra fortissimo. Un solo anno può cambiare tutto. Una malattia, un tumore, possono cambiare tutto. All’improvviso.Dalla velocità alla lentezza. Dal pieno al vuoto. Dal tutto al niente. E dal niente alla meraviglia. Un anno per cadere, e rialzarsi #unmillimetroalgiorno. LentoLentoVeloceLento è un romanzo pungente, divertente, triste e allegro. Non parla alla testa, ma al cuore: è un libro che si fa sentire. Che ti costringe ad ascoltare. E’ anche un dolce pugno nello stomaco. Vivo, necessario, vero. Di quelli che ti fanno rialzare. Scritto da Silvia Pasqualini, Psicologa del lavoro, Psicoterapeuta Bioenergetica, Autrice e Creatrice del blog ilCorpoelaMente e del podcast #unmillimetroalgiorno.

PICCOLI CRIMINI INNOCENTI

PICCOLI CRIMINI INNOCENTI
-RACCONTI-
(Sirio e le sue indagini)
Romano Greco

- Sirio ragionava su come certi episodi possano cambiare il corso della vita, nostra e degli altri; di come esistano eventi che esulano dal solito metro e la solita logica, casi che una qualche regia sembra organizzare e gestire, coincidenze tali che la vita sarebbe stata tutt’altra. Si stropicciò il naso da pugile. Ecco, gli indizi li riconosceva: era una sera da confidenze, e si era fatto un’idea. Qualcosa aveva trovato nel suo testo: “Piccoli traumi, grandi ripercussioni”, ma era prematuro effettuare diagnosi in mancanza di elementi esaustivi. Doveva aspettare. Doveva esserci un piccolo crimine in fondo alla storia, di quelli talmente gravi da non potersi confessare e talmente innocenti da non potersi punire.

sabato 27 aprile 2024

2 ANNI ALLA SCADENZA

2 ANNI ALLA SCADENZA
Silvia Civano
Illustratore Alex Mantovani

- Caro diario. Mi chiamo Debby, ho trentun anni e vivo a Genova. Perché tenere un diario dopo aver superato i trenta? Idea della mia psicologa. Già. Vado dalla psicologa da un po’ di anni. Ormai la chiamo per nome. Sara mi ha detto di prendere un diario della durata di due anni per annotare le mie evoluzioni amorose. A quanto pare le mie storie hanno la scadenza regolata sui ventiquattro mesi. È come se impostassi un orologio, un timer, non so. Fatto sta che scaduti i due anni, scade il ragazzo, come fosse un cartoccio di latte andato a male. Cioè, all’inizio sono tutti principi azzurri; poi, non so come, si trasformano sempre in orchi cattivi che le fanciulle le rapiscono per sbatterle nella torre, non per salvarle. Le intrappolano, le fanno sentire in gabbia.





Propositi per il 2018:
1. Rimanere single per almeno qualche mese.
2. Tenere un lavoro per più di un anno.
3. Fare un tatuaggio.




Ostacoli nel 2018:
1. Ho conosciuto Samuel.
2. Perché il mio capo non sopporta Sammy?
3. Ho paura di ciò che è permanente. Meglio il septum.

Il più grande mistero di Morse e altre storie

Il più grande mistero di Morse
e altre storie
Colin Dexter

- L'ispettore Morse capo della Thames Valley Police di Oxford è il celebre personaggio della serie creata da Colin Dexter, di cui questa casa editrice ha pubblicato tutti i romanzi. Questi racconti, scritti sulla scia della popolarità raggiunta dal personaggio (echeggiata anche dai molti telefilm), ampliano e precisano la conoscenza di lui. Morse infatti è ritratto nelle varie manifestazioni di quella originalità di acume e di carattere che lo pone tra gli indimenticabili indagatori del giallo stile britannico. Due racconti hanno l'ampiezza di un romanzo breve: il tentativo, che fallisce miseramente, di incastrare un poveraccio, con Morse che osserva sardonico; l'indagine su un omicidio, dalla verità sigillata nelle frasi di un racconto nel racconto. Gli altri mostrano diversi lati dell'ispettore, mentre la sua genialità improvvisa e il suo modo scorbutico di affidarsi al sergente-ombra affrontano affari polizieschi: una imbarazzante debolezza dell'ispettore e quello che provoca; la signora scomparsa cinquanta anni prima; un ladro falso gentiluomo; una telefonata assassina. Sono veloci costruzioni di misteri in cui si esercita in concentrato la capacità di Colin Dexter di imbrogliare intrecci e di scioglierli, da massimo autore attuale di polizieschi classici. E la sua ironia spesso prende a bersaglio lo stesso suo detective, il quale ogni tanto si affeziona, per capriccio o per amor di logica, a delle linee di indagine sbagliate. Un talento ideativo e creativo il cui segreto, e la cui parentela con l'enigmistica, Marco Malvaldi svela, con un'acuta analisi molto divertente, nella sua Nota al libro.

IN SILENZIO SI UCCIDE

IN SILENZIO SI UCCIDE
Arnaldur Indriðason

- Il cadavere nudo di una ragazza con il viso truccato vistosamente e una lettera J tatuata sulla natica viene ritrovato sulla tomba di Jón Sigurðsson, eroe nazionale islandese. A un primo esame l'omicidio sembra avvenuto per strangolamento. L'autopsia, che pare confermare l'ipotesi, fornisce altre risposte: la vittima era anoressica e faceva uso di droghe, su tutto il corpo ci sono chiari segni di violenza. Come mai l'assassino ha deciso di lasciare il cadavere in un luogo così simbolico? Vuole lanciare un messaggio? Le indagini, affidate a Erlendur Sveinsson e Sigurður Óli, si prospettano lunghe e complicate, ma i due investigatori possono contare sull'aiuto di Eva Lind, la figlia di Erlendur, che frequenta le stesse brutte compagnie della vittima. In breve tempo riescono così a risalire all'identità della ragazza, Birta, che aveva solo ventidue anni. Tutte le piste conducono al sottobosco della droga e della prostituzione, un mondo in cui uomini ricchi e spietati si comportano da padroni, senza rispetto per la vita degli altri. L'assassino, però, potrebbe essere qualcuno di insospettabile… In questa sua seconda indagine, l'ispettore Erlendur, poliziotto in perenne lotta con i fantasmi del passato e con la sua inadeguatezza di padre, dovrà scavare nelle perversioni più torbide dell'animo umano, e si scontrerà con le promesse tradite di una intera generazione di giovani alla deriva, in un paese che ha sacrificato la propria identità e i propri valori.

venerdì 26 aprile 2024

SOGNI SENZA ETICHETTA

SOGNI SENZA ETICHETTA
Gabriella Colla Anesi

- E' una raccolta di poesie scritte negli anni 

che parla sopratutto di sentimenti ed emozioni.

Gabriella Colla Anesi, nata nel 1962, vive a Pergine Valsugana (TN). Ama da sempre scrivere poesie e, negli ultimi anni, si diverte a dipingere e a realizzare disegni su legno con il pirografo. Nel 2021 pubblica il libro di poesie Sogni senza etichetta. Nel 2023 ha esposto le sue opere di pittura, pirografia e poesia nella mostra Pittura e parole a Pergine Valsugana, nella sala Maier e nell’esposizione “Nuvole di lago dentro gocce d’amore” nel salone d’ingresso delle Terme di Levico (TN).