domenica 20 febbraio 2022

AFRICA

 

AFRICA
Sebastião Salgado

- Sebastião Salgado è uno dei più rispettati fotogiornalisti al mondo, una reputazione che si è conquistato grazie ai decenni dedicati a testimoniare la vita delle popolazioni povere e diseredate scattando potenti immagini in bianco e nero in luoghi dove la maggior parte delle persone non oserebbe recarsi. Salgado ha lavorato in Sud America e in giro per il mondo, ma si è concentrato principalmente sull’Africa, dove ha realizzato oltre 40 reportage nell’arco di 30 anni.


Dalle tribù Dinka del Sudan agli Himba della Namibia ai gorilla e ai vulcani nella regione dei grandi laghi fino alle ondate di rifugiati in ogni parte del continente, Salgado ci mostra l’Africa odierna sotto tutti gli aspetti. Che stia documentando un gruppo di rifugiati o un vasto panorama, Salgado sa esattamente come cogliere l’essenza di un attimo in modo che chiunque veda una sua fotografia si ritrovi involontariamente trascinato al suo interno. Le sue immagini ci fanno toccare con mano i disastrosi effetti prodotti da guerre, carestie, malattie e condizioni climatiche ostili. Il volume raccoglie le fotografie scattate da Salgado in Africa ed è suddiviso in tre parti: la prima si concentra sulla parte sud del continente (Mozambico, Malawi, Angola, Zimbabwe, Sud Africa e Namibia), la seconda è dedicata alle regioni dei laghi (Congo, Ruanda, Burundi, Uganda, Tanzania, Kenya), e la terza alle regioni sub-sahariane (Burkina Faso, Mali, Sudan, Somalia, Chad, Mauritania, Senegal, Etiopia).


I testi sono del famoso scrittore mozambicano Mia Couto, che ci racconta gli effetti della colonizzazione e delle crisi economiche, sociali e ambientali sull’Africa odierna. Questo libro non offre soltanto un’ampia documentazione sull’Africa ma è un omaggio alla storia, ai popoli e ai fenomeni naturali del continente.


La follia di Hölderlin

La follia di Hölderlin
Cronaca di una vita abitante
1806-1843
Giorgio Agamben

- La vita di Hölderlin è divisa esattamente in due metà: i 36 anni dal 1770 al 1806 e i 36 anni dal 1807 al 1843 che trascorre come pazzo nella casa del falegname Zimmer. Se nella prima metà il poeta vive nel mondo e partecipa nella misura delle sue forze alle vicende del suo tempo, la seconda metà della sua esistenza trascorre del tutto fuori del mondo, come se, malgrado le visite saltuarie che riceve, un muro la separasse da ogni relazione con gli eventi esterni. Per ragioni che forse risulteranno alla fine chiare a chi legge, Hölderlin ha deciso di espungere ogni carattere storico e sociale dalle azioni e dai gesti della sua vita. Secondo la testimonianza del suo più antico biografo, egli ripeteva ostinatamente: «non mi succede nulla». La sua vita può solo essere oggetto di cronaca, non di una biografia e tanto meno di un'analisi clinica o psicologica. E, tuttavia, l'ipotesi del libro è che in questo modo Hölderlin ha consegnato all'umanità un'altra, inedita figura della vita, il cui significato genuinamente politico resta ancora da misurare, ma ci riguarda da vicino. «La vita abitante di Hölderlin neutralizza l'opposizione fra pubblico e privato, li fa coincidere senza sintesi in una posizione di stallo. In questo senso, la sua vita abitante, né privata né pubblica, costituisce forse il lascito propriamente politico che il poeta consegna al pensiero. Anche in questo ci è vicino, a noi che della distinzione fra le due sfere non sappiamo più nulla. La sua vita è una profezia di qualcosa che il suo tempo non poteva in alcun modo pensare senza sconfinare nella follia».

sabato 19 febbraio 2022

UNGUARDED la mia vita senza filtri

 


UNGUARDED
LA MIA VITA SENZA FILTRI

Scottie Pippen 
con Michael Arkush


- Non è certo un caso se Scottie Pippen è stato definito uno dei più grandi giocatori NBA di sempre. In poche parole, senza Pippen non ci sarebbe nemmeno uno stendardo appeso alle travi dello United Center di Chicago, figuriamoci sei. Non ci sarebbe stata nessuna “Last Dance”. Non sarebbe esistito Michael Jordan come lo conosciamo oggi, né i Bulls degli anni Novanta sarebbero stati la squadra magnifica che tutti oggi ricordiamo. Come ha fatto quel ragazzino cresciuto nella minuscola cittadina di Hamburg, in Arkansas, a superare la povertà e due enormi tragedie familiari e diventare una leggenda dell'NBA? Come ha fatto quell'adolescente magrolino, ignorato da tutti i principali programmi di basket universitari, a diventare la quinta scelta assoluta nel draft NBA del 1987? E, soprattutto, da giocatore affermato, come ha fatto a mettere da parte il suo ego e il suo potenziale straordinario per far sì che i Bulls diventassero la maggiore dinastia di basket dell'ultimo mezzo secolo? In "Unguarded Pippen" finalmente mette da parte la sua nota riservatezza, prende la parola e ci parla a ruota libera di Michael Jordan, Phil Jackson e Dennis Rodman, tra gli altri, offrendo a milioni di fan del basket ciò che aspettavano da tempo: uno sguardo crudo e senza filtri sulla sua vita e sul suo ruolo in una delle più grandi e popolari squadre di tutti i tempi.

domenica 13 febbraio 2022

MATRIX E FILOSOFIA

 

MATRIX E FILOSOFIA
Semplicemente giocando a scacchi
Michele Marino


- Michelangelo Torre, professore di filosofia presso un liceo torinese, racconta le vicende di un suo ex studente: Vittorio Alfieri.

I due, oltre al rapporto scolastico, coltivano una bella amicizia grazie anche a una passione che li accomuna: il gioco degli scacchi.

Non digerendo la contemporanea condizione umana fondata sull'impossibile, Vittorio decide di giocare una partita a scacchi fuori dagli schemi contro un avversario immaginario: il potere.

In un gioco fatto di simbologie il protagonista si trova immerso in una partita vera e propria contro avversari tutt'altro che immaginari.

Supportato dall'amico, nonché narratore, il ragazzo riuscirà ad avere la meglio sul suo antagonista ritenuto da molti, se non da tutti, un invincibile mostro della vita quotidiana.

sabato 12 febbraio 2022

Les gens honnêtes (Tome 2)

 

Les gens honnêtes 
(Deuxjéme partie)
Edizione francese

Christian Durieux
Jean-Pierre Gibrat

Les gens honnêtes, ce sont les gens ordinaires qu'on croise tous les jours, ces anonymes apparemment sans histoires qui font face comme ils le peuvent aux épreuves que la vie leur impose. Gibrat et Durieux racontent, avec beaucoup de sensibilité et d'humour, les hauts et les bas de la famille Manche. Grand-père depuis peu, Philippe mène une vie tranquille. Toujours un peu porté sur le Côte du Rhône, il affiche une désinvolture que rien ne semble devoir altérer, pas même le renvoi de son fils Arnaud du lycée - mais qu'à cela ne tienne, il va aller avec lui dans le bordelais, voir ce lycée hôtelier où Arnaud pourrait terminer ses études. Simplement, on n'est jamais à l'abri d'une bonne idée... Celle-ci va surgir, dans un moment d'ennui profond dans le TGV : et s'il montait un salon de coiffure dans le TGV ?


Le persone oneste sono le persone comuni che incontriamo ogni giorno, queste persone anonime apparentemente senza incidenti che affrontano nel miglior modo possibile le prove che la vita impone loro. Gibrat e Durieux raccontano, con grande sensibilità e umorismo, gli alti e bassi della famiglia Manche. Da poco nonno, Philippe conduce una vita tranquilla. Sempre un po' concentrato sulla Côte du Rhône, mostra una disinvoltura che nulla sembra dover alterare, nemmeno il licenziamento di suo figlio Arnaud dal liceo - ma non importa, andrà con lui a Bordeaux, vedere questa scuola alberghiera dove Arnaud potrebbe finire i suoi studi. Semplicemente, non siamo mai al sicuro da una buona idea... Questa sorgerà, in un momento di profonda noia nel TGV: e se mettesse in piedi un parrucchiere nel TGV?



Les gens honnêtes (Tome 1)

 

Les gens honnêtes 
(Premiére partie)
Edizione francese
Christian Durieux
Jean-Pierre Gibrat

- Aujourd'hui, Philippe fête son anniversaire. 53 ans, déjà. Sa maison est confortable, ses enfants sont grands, sa mère est bavarde, son nouveau vélo est magnifique. Une belle tranche de vie, dans la simplicité, l'honnêteté. Mais celui qui empoisonne le gâteau, c'est le patron de Philippe quand il lui annonce son licenciement. Victime collatérale de la mondialisation, Philippe coule à pic. Perd tout, même son toit. Mais cette plongée au coeur de lui-même va lui permettre d'ouvrir son regard sur les autres. Les gens honnêtes n'ont rien d'ordinaire. Chronique de la tragi-comédie du quotidien, Les gens honnêtes marque la rencontre entre deux auteurs réunis par la tendresse qu'ils éprouvent pour leurs personnages. Jean-Pierre Gibrat, au scénario, et Christian Durieux, au dessin, savent faire vibrer à l'unisson la parcelle indicible de la création romanesque: son humanité.



Oggi Philippe festeggia il suo compleanno. Già 53 anni. La sua casa è comoda, i suoi figli sono cresciuti, sua madre è loquace, la sua nuova bici è bellissima. Una bella fetta di vita, nella semplicità, nell'onestà. Ma quello che avvelena la torta è il capo di Philippe quando annuncia il suo licenziamento. Vittima collaterale della globalizzazione, Philippe sta affondando. Perde tutto, anche il tetto. Ma questo tuffo nel cuore di se stesso gli permetterà di aprire gli occhi agli altri. Le persone oneste sono tutt'altro che ordinarie. Cronaca della tragicommedia quotidiana, Honest People segna l'incontro tra due autori uniti dalla tenerezza che provano per i loro personaggi. Jean-Pierre Gibrat, nella sceneggiatura, e Christian Durieux, nel disegno, sanno come realizzare illunire la trama indicibile della creazione romanzesca: la sua umanità.




domenica 6 febbraio 2022

UNTOLD STORIES

 

UNTOLD STORIES
Wim Wenders
Felix Kràmer
a cura di 
Peter Lindbergh

- Prima mostra di Peter Lindbergh curata dall’artista stesso poco prima della sua prematura scomparsa, l’esposizione 
Untold Stories, allestita presso il Kunstpalast di Düsseldorf, ha offerto al fotografo una tela bianca su cui dare libero sfogo alla propria visione e alla propria creatività. Godendo di un’assoluta libertà artistica, Lindbergh ha curato una collezione senza compromessi che getta una luce sorprendente sulla sua opera colossale. Guida ufficiale a questa mostra epocale, il libro è la testimonianza ampia e diretta di una collezione di impronta fortemente personale.






Celebri in tutto il mondo, le immagini di Lindbergh hanno lasciato un segno indelebile nella cultura contemporanea e nella storia della fotografia. Questa collezione ci mostra il fotografo intento a sperimentare con la sua stessa opera e a narrare nuove storie rimanendo fedele al proprio linguaggio. Attraverso immagini emblematiche e totalmente inedite, Lindbergh sfida le sue stesse icone cogliendo momenti di intimità condivisa con personalità che gli sono state vicine per anni, tra cui Nicole Kidman, Uma Thurman, Robin Wright, Jessica Chastain, Jeanne Moreau, Naomi Campbell, Charlotte Rampling e molte altre.






Questo volume di grande formato presenta oltre 150 fotografie, tra cui molti scatti inediti e altri che hanno avuto vita breve essendo stati commissionati da riviste di moda in uscita mensile quali Vogue, Harper’s Bazaar, Interview, Rolling Stone, W Magazine, o The Wall Street Journal. Una esauriente conversazione tra Lindbergh e il direttore del Kunstpalast Felix Krämer, e un omaggio del suo amico intimo Wim Wenders, offrono uno sguardo ravvicinato alla realizzazione della collezione. Ciò che ne risulta è una dichiarazione intima e personale di Lindbergh sul proprio lavoro.






La mostra Peter Lindbergh: Untold Stories verrà inaugurata il 5 febbraio 2020 al Kunstpalast di Düsseldorf e, dopo aver fatto tappa ad Amburgo e a Darmstadt, approderà in Italia, presso il Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina di Napoli nel marzo del 2021.

“La prima volta che ho visto le mie foto appese al muro nel plastico della mostra, mi sono spaventato, ma in senso buono. È stato sconvolgente ritrovarsi di fronte a ciò che sono.”
— Peter Lindbergh, 2019






Il fotografo:
Peter Lindbergh
 (1944–2019) è stato un maestro che ha lasciato il segno nella storia della fotografia: ha realizzato l’immagine apparsa sulla prima copertina di Vogue sotto la direzione di Anna Wintour e ha riunito per la prima volta un gruppo di giovani donne destinate a diventare le più richieste top model degli anni ’90. Le sue opere sono state esposte presso rinomati musei e gallerie, quali il Victoria & Albert Museum a Londra e il Centre Pompidou a Parigi, e in mostre personali presso l’Hamburger Bahnhof - Museum für Gegenwart di Berlino, il Bunkamura di Tokyo e il Museo Puškin delle belle arti di Mosca.

Gli autori:
Il regista, autore e fotografo Wim Wenders è uno dei cineasti più importanti dei nostri tempi. Tra i suoi film più celebri, Paris, Texas (1984), Il cielo sopra Berlino (1987) e i documentari Pina (2011) e Il sale della terra (2014), co-diretto con Sebastião Salgado. Il suo lavoro ha influenzato numerosi artisti, tra cui il suo grande amico Peter Lindbergh, scomparso di recente.

Felix Krämer è nato a Cambridge nel 1971 ed è storico dell’arte e curatore museale. Ha studiato storia dell’arte, archeologia classica e folklore all’Università di Amburgo dal 1993 al 1999 e nel 2000 ha iniziato a lavorare come curatore per l’Hamburger Kunsthalle. Ha organizzato mostre presso la Royal Academy of Arts di Londra e il National Museum of Western Art di Tokyo. Nel maggio 2013 è stato insignito del titolo di Chevalier de l'Ordre des Arts et des Lettres. Dal 1° ottobre 2017, è direttore generale e direttore artistico del Kunstpalast di Düsseldorf.








VIVI OGNI GIORNO COME SE FOSSE IL PRIMO

 

VIVI OGNI GIORNO 
COME SE FOSSE IL PRIMO
Il lungo viaggio di Fraintesa
Francesca Barbieri

- La conoscevamo tutti come Fraintesa, come la creatrice dell'hashtag #3cosebelle, come l'autrice del popolarissimo video «Patate fritte, pasticciotti, volersi bene». Francesca Barbieri, influencer da prima ancora che venisse coniato questo termine, è stata una delle prime travel blogger italiane di professione: passava la vita viaggiando in posti meravigliosi, dall'Australia all'Africa, dall'Asia alle Americhe, toccando gran parte dell'Europa, facendo della sua passione un lavoro. Fino al 2018, quando un tumore al seno cambiò per sempre la sua vita. Non ne parlò sui social, ma celò la rabbia e il dolore fino all'epilogo positivo, nel maggio del 2019: Francesca aveva vinto la battaglia contro il tumore, e da allora iniziò a raccontare pubblicamente la sua malattia. Decise di festeggiare la guarigione con un viaggio intorno al mondo, e di iniziare a scrivere pezzi di questo libro per trasmettere la sua esperienza. Ma, a metà strada, il ripresentarsi della malattia la costrinse a tornare indietro. E, invece di lasciarsi trascinare nella spirale del dolore, Francesca reagì a modo suo: motivandosi, cercando di alzarsi sempre con il sorriso, di affrontare ogni avversità con la forza che la contraddistingueva. E continuando a scrivere parti di questo volume per mandare un messaggio, che continuò a diffondere fino al giorno della sua scomparsa: godetevi ogni giorno come se fosse il primo. Questo libro, realizzato in collaborazione con Andrea Riscassi, compagno di vita di Francesca, riunisce le due anime dell'amatissima viaggiatrice in un racconto che ci porta intorno al nostro mondo e dentro il mondo di Francesca. Un viaggio fuori e dentro di sé, un meraviglioso inno alla vita che racchiude lo spirito e la saggezza della travel blogger che è diventata simbolo di resilienza.

ALEXANDRIA D'AFRICA

 


ALEXANDRIA D'AFRICA
Eric Walters

- Alexandria è ricchissima, egocentrica e viziata. Un giorno viene sopresa a rubare in un negozio e proprio lei, che indossa solo borse di Gucci e occhiali di Chanel, si ritrova davanti a un giudice. Non c'è alternativa: o il carcere minorile o tre settimane in Africa ad aiutare un'associazione umanitaria. C'è poco da protestare, ad Alexandria non rimane che salire sul primo aereo per Nairobi in compagnia del suo inseparabile set di valigie rosa. Già al primo impatto l'Africa si rivela una terra difficile e inospitale, e i volontari, poi, sono insulsi e noiosi: come possono vivere senza auto superaccessoriate, unghie laccate e cellulari? Ad Alexandria basterà poco, il sorriso di un bambino e l'amicizia di una ragazza masai, per aprire gli occhi su quel mondo così diverso dal suo.

sabato 5 febbraio 2022

Happydemia

 

Happydemia

Giacomo Papi

- In un presente (non troppo) lontano in cui i baci sono stati vietati per contenere il contagio, il ventenne Michele trova lavoro come rider, anzi come consegnator di Happydemia – la più importante multinazionale al mondo per la distribuzione di psicofarmaci. Antidepressivi, ansiolitici, stabilizzatori, stimolanti e specialmente sonniferi sono diventati fondamentali per tenere tranquillo il Paese in clausura, tanto che il Previdente del Consiglio stabilisce che vengano rimborsati dal Servizio sanitario nazionale. Ma per calmare gli animi non basta: il popolo è diviso tra chi può permettersi di non lavorare, chi può farlo da casa e chi per sopravvivere deve muovere il corpo. Con il borsone di Happydemia sulle spalle Michele attraversa in bici la città semivuota, nell'ostilità crescente di quanti gli invidiano il lavoro, o anche solo la libertà di movimento, e di quelli che invece lo considerano un untore che propaga il virus di porta in porta. Grazie all'incontro con Miriam, una misteriosa ragazza che non si toglie mai la mascherina e che consegna psicofarmaci ai vip, Michele scopre l'amore in un mondo in cui toccarsi è diventato sovversivo. Intorno a loro, intanto, tutto cambia vorticosamente per l'accelerazione imposta dall'epidemia, tra impoverimento crescente, nuove riforme monetarie, complotti di complottisti, negazionisti che negano di esserlo e un ex Primo ministro dell'Interno disperatamente a caccia di selfie...

FIORI per i bastardi di Pizzofalcone

 

FIORI
PER I BASTARDI DI PIZZOFALCONE
Maurizio de Giovanni

- È una splendida mattina di primavera, la città è illuminata da una luce perfetta, nell’aria l’odore del mare si mescola al profumo del glicine, della ginestra, dell’anemone. Della rosa. Come può venire in mente di uccidere qualcuno in un giorno come questo, in un posto come questo? Savio Niola, proprietario di uno storico chiosco di fiori, è stato ammazzato. Un delitto che sconvolge Pizzofalcone, perché l’anziano era amato da tutti nel quartiere. Lo consideravano una specie di «nonno civico», che non avendo una famiglia propria si prodigava per quelle degli altri. Aiutava i giovani spingendoli a studiare, cercando di tenerli lontani da strade senza ritorno; chiunque si rivolgesse a lui poteva contare su una parola gentile, su un po’ di attenzione, se necessario su un sostegno materiale. Eppure è stato letteralmente massacrato. Chi può avere tanto odio, tanta rabbia in corpo da compiere un gesto simile? Poco tempo prima l’uomo si era esposto contro il racket che taglieggia i commercianti della zona, ma la pista della criminalità organizzata non convince i Bastardi, ancora una volta alle prese con un caso difficile da cui, forse, dipendono le sorti del commissariato. Un commissariato che, per loro, è ormai molto più di un luogo di lavoro. Come per Savio era il suo chiosco.