Francesco Targhetta
- Nato a Treviso nel 1980, vi risiede esercitando la professione d'insegnante di lettere alle superiori[1].
Dopo il dottorato in Italianistica all'Università di Padova (con tesi su Corrado Govoni), ha approfondito gli studi sulla poesia simbolista di fine '800 grazie a un assegno di ricerca e ha insegnato per 4 anni[2].
Nel 2009 ha esordito con la raccolta di liriche Fiaschi alla quale ha fatto seguito il romanzo in versi Perciò veniamo bene nelle fotografie[3] nel 2012 e la plaquette Le cose sono due nel 2014 vincitrice di due riconoscimenti.
Il suo esordio nella narrativa tout court è avvenuto nel 2018 con il romanzo generazionale[4] Le vite potenziali, ben accolto dalla critica[5][6] e vincitore del Premio Berto[7] e del Selezione Campiello[8].
Nell'ottobre 2019 scopre l'Istituto magistrale frequentato da Andrea Zanzotto tra il 1934 e il 1937: "Duca degli Abruzzi" di Treviso, [9] oggi Liceo Statale.
Opere[modifica | modifica wikitesto]
Poesia[modifica | modifica wikitesto]
- Fiaschi, prefazione di Raoul Bruni, Milano, ExCogita, 2009 ISBN 978-88-89727-91-1. Nuova edizione accresciuta, con prefazione di Raoul Bruni, Firenze, Le Lettere, 2020 ISBN 978-88-9366-138-6.
- Le cose sono due, Livorno, Valigie Rosse, 2014 ISBN 978-88-98518-02-9.
- Perciò veniamo bene nelle fotografie, Milano, Isbn, 2012 ISBN 978-88-7638-266-6. Nuova edizione, con una postfazione di Andrea Cortellessa, Milano, Mondadori, 2019 ISBN 978-88-04-70921-3.
Narrativa[modifica | modifica wikitesto]
- Le vite potenziali, Milano, Mondadori, 2018 ISBN 978-88-04-68742-9.
Curatele[modifica | modifica wikitesto]
- Gli aborti: le poesie d'Arlecchino, i cenci dell'anima di Corrado Govoni, Genova, San Marco dei Giustiniani, 2008 ISBN 978-88-7494-216-9.
Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
- Premio Antonio Delfini: 2014 vincitore con Le cose sono due[10]
- Premio Ciampi Valigie Rosse: 2014 vincitore con Le cose sono due[11]
- Premio Giuseppe Berto: 2018 vincitore con Le vite potenziali
- Premio Selezione Campiello: 2018 vincitore con Le vite potenziali
- Premio Bergamo: 2019 finalista con Le vite potenziali
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