- Dopo tre anni da fuori sede al Nord, Michele torna a casa per le vacanze, ma l’estate sulle colline pisane è noiosa e solitaria. Del suo vecchio gruppo nessuno si fa vedere in giro, c’è chi è già partito e chi studia per l’ultimo appello.
Michele avrebbe una ragazza, Chiara, ma è lontana per uno stage. Dopo anni di relazione è pieno di incertezze, la loro storia resisterà ai kilometri che li dividono?
Una mattina quindi per liberare un po’ la testa dai pensieri decide di andare a camminare in campagna con il suo cane, Ulisse. Durante il pomeriggio arroventato dal sole, i due si imbattono in una casa isolata tra i colli.
Dal sentiero Michele intravede una ragazza che gioca in piscina con due bambini. Alla vista dell’acqua, Ulisse si precipita a tuffarsi, scatenando le risate dei tre bagnanti e la vergogna di Michele, che però, grazie all’intrusione, riesce a presentarsi a Léa, una coetanea italo-francese in vacanza con la famiglia.
A questo punto Michele si ritrova in un pomeriggio di chiacchiere e provocazioni e quasi senza che se ne accorga arriva l’ora di cena. Il gruppo si è allargato ai genitori di Léa, lo zio, i cugini, una coppia di amici storici e molto vino, mentre sull’altro versante del monte avanza un incendio probabilmente doloso, che per colpa del forte vento si fa sempre più incombente e che minaccia di arrivare fino alla casa.
Tra ricordi e desideri, Giovanni Toscano racconta con una lingua allegra e malinconica insieme tutti i dubbi dell’avere vent’anni e i guinzagli che da subito ci tengono legati nelle relazioni. Un esordio luminoso e sincero per un’estate assolata.
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