- In questo libro a misura tascabile, l’immagine della copertina è data da un dipinto della stessa Carla Aldegheri, autrice di questa raccolta poetica, che ha felicemente scoperto di saper fissare con pennelli e colori, figure, sogni e fantasie. In primo piano vediamo emergere dalle acque di un fiume una giovane donna nuda, dai lunghi capelli sciolti, che, abbacinata dai raggi di una grande luce, sprigionati dal fondo delle acque, si fa scudo con un braccio. Interpretare il linguaggio pittorico ci porterebbe inopportunamente lontano, perciò a pelle dirò solo che nel dipinto possiamo scorgere una illuminazione inattesa che colpisce una donna senza difese, in balia del destino. Insieme al titolo “A piedi nudi” conferma l’impressione che Carla Aldegheri sia approdata alla poesia attraverso un cammino non sempre piano e facile, impressione avvalorata anche dalle sue note autobiografiche “Qualcosa di me”, in cui Carla, confida ai lettori di aver attraversato un lungo periodo di smarrimento personale, prima di giungere al faro luminoso della Poesia. C’era in lei il bisogno di arrivare a credere in se stessa, in quello che sentiva e che la graffiava dentro. E, cercandosi, lavorando su di sé, confrontandosi con altri, ha trovato la via di esprimersi attraverso l’arte della pittura e della poesia. I suoi dipinti dai toni leggeri e sfumati, essenziali nelle linee, parlano della sua sensibilità delicata, del suo amore per la vita, della sua voglia di pulizia e di bene. E anche le parole, sedimentate dentro di lei, tornano a galla nella sua coscienza e rispondono al bisogno di dare un senso alla sua vita e conquistare l’ambito traguardo della Poesia: Non mi soffermo ad ascoltar parole/ parole che giungono/ vuote/ alle mie orecchie/ Parole che sanno di niente/ suoni muti…(Voci,p.42). Per comporre i suoi versi ha bisogno di parole che diano senso ai suoi pensieri ai suoi sogni, ai suoi ricordi e desideri, parole mai futili o banali, ma che trasmettano il suo mondo interiore e il suo modo di viverlo. Con spontanea semplicità intende usare le parole nell’integrità dei loro significati, bandendo ogni artifizio retorico e, mostrando con verità i suoi sentimenti, con profondità di senso.
Un nuovo giorno mi aspetta, vado
mentre rimane nell’aria … profumo di caffè
(Risveglio, p.15)
Anche da questi pochi versi vediamo che le sue poesie, pur venate da un sottile forma di malinconia, donano una visione esistenziale positiva, sorridono di speranza e profumano
l’aria.
Nessun commento:
Posta un commento