domenica 20 agosto 2017

IL TATTO DELLE COSE SPORCHE Andrea Gruccia


IL TATTO DELLE COSE SPORCHE

di Andrea Gruccia 

- Alla soglia dei suoi trentanove anni, ormai giunto alla rassegnazione, Simone Voillant si affida, per risolvere i suoi traumi interiori, al proprio talento di fotografo e all’amore di Giulia, la sua nuova “musa”. È così che il passato torna a bussare prepotentemente alla sua porta, facendo riemergere sensazioni e immagini, in cui presente ed esperienze già vissute si fondono in un’alternanza di euforia e angoscia. In particolare, è il ricordo di Rebecca a tormentarlo, una giovane appassionata di fisica e geometria, che lavora come mistress e riesce a sentirsi “viva” soltanto nei brevi attimi degli orgasmi, ricercati in ogni modo possibile. Insieme a lei esegue scatti fotografici incredibilmente intensi e sperimenta una sorta di trasformazione alchemica, attraverso una nuova iniziazione in cui l’arte e il sesso, compenetrati in una cosa sola, sono vissuti come unica via d’uscita. Profondamente ferito dalla sparizione improvvisa di Rebecca, Simone si illude che Giulia possa rappresentare la vita e la guarigione, il passato e l’oggi, il dolore e il riscatto poetico nei confronti del “Male”, incarnato dallo spregiudicato collezionista d’arte, Flavio Manfroni. Una storia intrisa di erotismo estremo e di poesia visionaria, spunto di critica all’ipocrisia di certi ambienti artistici e allo stesso tempo una riflessione sulla funzione dell’arte, anche quella pornografica, indispensabile per comprendere la Poesia e l’animo umano.

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