LA TIGRE
Un'avventura siberiana di vendetta e sopravvivenza
di John Vaillant
Ti uccide prima ancora di toccarti. Il suo
ruggito è come un terremoto che sembra provenire da ogni direzione, un
suono forgiato dall'evoluzione per stroncare il sistema nervoso delle
vittime. Ma quando vuole può essere silenziosa come la neve che cade: un
proverbio della taiga dice che "quando tu riesci a vederla, lei ti ha
già visto cento volte". È la tigre siberiana, il predatore più
intelligente e letale del pianeta. Dopo l'uomo. Quella mattina Jurij
Trush, un veterano dell'esercito sovietico ora a capo dell'Ispettorato
Tigre, ricevette una chiamata allarmante: un uomo, più volte sospettato
di bracconaggio, Vladimir Markov, era stato assalito nei dintorni di
Sobolonje, piccola comunità di tagliaboschi nel cuore della foresta.
Siamo nell'estremo oriente siberiano, non lontani dal confine cinese: il
Primorje è una prova generale di inferno nascosta sotto la superficie
di uno dei territori più belli del globo. Ed è anche l'ultimo santuario
della tigre dell'Amur. Quando Trush giunse sul luogo dell'aggressione
scoprì che, malgrado gli oltre trenta gradi sotto zero, la neve si era
sciolta completamente: al centro del cerchio scuro di sangue erano
posate una mano mozza e una testa senza volto. Inizia cosi il racconto
di un'incredibile e spaventosa caccia alla tigre, dei giorni passati
nella foresta e nella tundra siberiane sotto la perenne minaccia della
belva, delle gesta dell'animale che arriverà ad assediare l'intero
villaggio, e dell'uomo destinato ad affrontarla.
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