PROFESSIONE CAM GIRL Ragazze in vendita al tempo di Internet
di Matt J. McKinnon
- Dopo aver concluso l’università, Hellen Cook, affascinante ragazza di
Philadelphia, si trova a fare i conti con le difficoltà di un lavoro
precario e scarse risorse economiche. Quando un certo Mark la contatta
al numero del call center dove lavora, provocandola con insistenti
avances, si ritrova coinvolta, suo malgrado, nel vortice di un gioco
erotico virtuale sempre più seducente.
Convinta di poter governare
quel rapporto, si concederà sempre più, fino a subire il fascino di
Mark, oscuro ed enigmatico amante senza volto, restandone travolta. Le
cose tra loro evolveranno fino a desiderare di incontrarsi, oramai
incapaci di opporsi a quella trasgressiva e segreta passione.
Matt
J. McKinnon ci offre una storia ad alto tasso di erotismo, ambientata
nell'attualissimo mondo delle chat e delle cam girls, dove i primordiali
istinti animali trovano ampio sfogo, per trascinare il lettore verso un
finale tanto inatteso quanto sconcertante.
- Miriam ha un secondo nome - Francesca - e una seconda vita - Francesco -
che conosce a ventitré anni. Si regge in bilico fra gli eventi reali -
un matrimonio, i figli, la fine degli studi e il lavoro in radio - e un
mondo fatto di sensazioni e sentimenti che non vuole o non sa
concretizzare. Tutto è cadenzato dal Tiaso, un appuntamento "che è molto
più di un tè" con le amiche di sempre, dove dai tempi del liceo le
difficoltà e i piaceri della vita quotidiana si raccontano e si
risolvono in un'atmosfera magica e sospesa. Camilla cucina per tutte
delizie vegane a base di amore e universale amicizia. Francesco è
intensamente altro. Sposato con una donna lontana, è un artista
affascinante che sfugge agli schemi e accarezza le corde più profonde di
Miriam senza mai dichiararsi davvero. Le loro vite scorrono parallele, a
volte intrecciate, a volte distanti, sempre legate da un filo
invisibile che non si esaurisce. Il loro è il racconto di ciò che si
avverte e non accade, in un bilico di irresistibile incanto e magnifica,
spaventosa vertigine.
- È notte quando Jim viene trovato
nella neve vicino all'autostrada per l'aeroporto e condotto a
Beckomberga, l'ospedale psichiatrico a qualche chilometro da Stoccolma
grande quanto una piccola città. Non uscirà per molto tempo, così tanto
che la figlia Jackie crescerà e trascorrerà una lunga parte
dell'adolescenza dietro la recinzione dell'edificio, tra medici
anticonformisti e pazienti dalla seducente follia. Medici come il dottor
Edvard Winterson, convinto che l'unico modo per rendere di nuovo umani i
malati sia farli uscire la notte, dare loro vestiti civili e un
bicchiere di vino, mandandoli incontro alla vita fuori dai cancelli
sorvegliati. Pazienti come la scatenata e bellissima Sabina che fa
innamorare tutti, ossessione irresistibile di sani e malati.
A
raccontare la storia di Beckomberga, della Svezia negli anni del welfare
state, del rapporto fragile e mai univoco tra salute e malattia, è
Jackie. Racconta con l'occhio della bambina che a lungo ha giocato nei
prati dell'ospedale dove suo padre era ricoverato perché niente, nemmeno
lei, era abbastanza forte da tenerlo ancorato alla realtà. Racconta con
l'incertezza dell'adolescente che nel manicomio si è innamorata e della
donna adulta che ora cresce il proprio figlio da sola tenendo la
malattia e suo padre a una distanza insieme intima e circospetta.
La
scrittura di Sara Stridsberg è poetica ed evocativa, capace di
restituire tutte le pieghe del rapporto tra un padre che non riesce ad
appartenere alla vita e una figlia che tenta di guadagnarsi la propria.
Con straordinaria delicatezza dà vita alla dimensione mitica, al tempo
stesso utopica e terribile, dell'ospedale psichiatrico dove l'ossessione
per la libertà e quella per la morte si sfiorano pericolosamente.
- Lola vive ai margini. Della città, della società, della normalità
quotidiana. Si è fatta sei anni di galera, e lì ha imparato a vivere.
Così, quando è uscita, ha messo in piedi il Covo. Un ristorante con
camere, in apparenza, annidato tra la collina e il Po, alla periferia
nord di Torino; in realtà, una perfetta copertura per un florilegio di
attività ai limiti della legalità. Al suo fianco ci sono
l'imperturbabile gigolò Sandiego, di ritorno dalla California, che
soddisfa i vezzi di attempate signore in cerca di emozioni; Raffaele, un
giovane arrivista e smaliziato, esperto in investimenti ai confini del
lecito; Tanya, una scintillante clandestina bielorussa, cameriera e
accompagnatrice particolare per i clienti speciali; e Bakko, antico
fidanzato alla deriva, abbrutito dall'alcol, che Lola decide di salvare e
tenere con sé. Ape regina, Lola, di un ruvido ménage a quattro in cui i
suoi tre uomini (insieme non ne fanno uno) le danno in parte e
separatamente ciò di cui ha bisogno: sesso, denaro, tenerezza. Un
meccanismo perfetto, in cui ogni ingranaggio gira silenzioso e senza
scosse, nel cono d'ombra che sfuma i contorni della legalità. Ma una
notte Giuseppe, un cliente assiduo della locanda, mite postino privato
di un vecchio marchese eccentrico, s'impicca al termosifone della camera
di Tanya. E quando l'afasico marchese si presenta alla locanda,
accompagnato dal giovane segretario Rinaldo, il fragile equilibrio del
Covo va in pezzi...
- Una creatura informe si trascina fuori dalla Piana dell'inesistenza: non
ha nome nè volto, come tutte le presenze inumane che abitano quella
cupa pianura. Tutti ne hanno orrore e vorrebbero ucciderla; solo Arenio,
il vecchio studioso di corte, intuisce che in essa c'è qualcosa di
misterioso e decide di prendersela con sé per studiarla. Ma questo non
piace alla Regola, l'ordine religioso che un tempo sconfisse la magia
relegandola nelle terre dell'Ovest, e che sacrifica coloro che ritiene
pericolosi perché dotati del dono della Visione. E la creatura, Alimar,
rivelatasi una Vedente, sarà costretta a fuggire. Nella sua ricerca
della verità si troverà ad affrontare forze sempre più potenti e oscure.
- Oslo è nella morsa di una delle estati più torride che la storia
ricordi. Anche mettere due patate sul fuoco sembra un supplizio, ma
quando, in un appartamento del centro, delle grosse macchie nerastre si
allargano nell'acqua che bolle su un fornello, la signora che sta
cucinando capisce che non può essere colpa del caldo e, sollevando gli
occhi al soffitto, vede un denso liquido scuro colare attraverso
l'intonaco. Al piano di sopra, il quinto, una giovane donna giace in una
pozza di sangue, assassinata. Un dito è stato reciso dalla sua mano
sinistra e dietro la sua palpebra è stato nascosto un minuscolo diamante
a forma di stella a cinque punte, la stella del diavolo. Nello stesso
momento, in un altro punto della città, il detective Harry Mole giace
nel suo appartamento, completamente ubriaco. Dall'assassinio della sua
collega Ellen non si è più ripreso, scivolando a poco a poco in uno
stato di abbattimento che lo ha portato al completo isolamento e alla
sospensione dal servizio. Tuttavia, è proprio il capo della polizia,
Bearne Moller, a costringerlo a riemergere dal suo stupore alcolico. È a
corto di uomini ma, soprattutto, vuole dare a Hole un'ultima chance.
"Ci fu un silenzio e poi un alito caldo e costante contro la schiena, un
vento forte e secco che soffiava dal deserto spingendomi verso la città
e il suo oceano. Mi toccava, muovendosi in tante direzioni
contemporaneamente, sfiorandomi le tempie. Avevo già sentito quella
brezza, avevo visto quella luce e sapevo cos'era: il luminoso
invisibile. Questa volta feci come aveva detto Max. Non cercai di
afferrarlo, non mi concentrai né provai a capirlo. Lo lasciai
splendere." Ecco poche righe che contengono tutte le parole del romanzo
di Eugenia: cielo, luce, vento, città, oceano, splendore. Mancano però
le parole amore, rabbia, terremoto che costelleranno le avventure della
nostra imprevedibile protagonista. Eugenia si catapulta, adolescente
romana con la sua famiglia "che non fa mai le cose come si deve", in una
zona decisamente ruvida di Los Angeles, agli inizi degli anni '90.
Attraverso i suoi occhi stupefatti vediamo accumularsi l'amore, la droga
e gli eccessi, le amicizie travolgenti e delicate, l'affiorare di una
coscienza politica. E poi Los Angeles con una natura selvaggia che
affiora dai marciapiedi, dalla terra che trema, dispersa e fluttuante in
un disordine alieno di strade e persone. E come un rombo di un aereo
intercontinentale lontano nel cielo, la coscienza di Eugenia, con il suo
linguaggio emotivo e psichico unici, agisce e sgretola impietosamente
il falso mito di un'America idealizzata, dove tutto è in vendita.
- Boone Daniels vive per il surf. I surfisti di San Diego sono la sua vera
famiglia. Una comunità che però rischia di andare in pezzi quando uno
di loro viene ucciso e Boone accetta di difendere l'unico sospetto. È
rabbia vera, quella che l'ex poliziotto si ritrova ad affrontare da
parte di coloro che considerava dei fratelli. In più, via via che la sua
indagine lo costringe a immergersi nelle torbide acque della società di
San Diego, inquinate da avidità e corruzione, Boone capisce che in
ballo non c'è soltanto un caso di omicidio. E che, per la prima volta,
sarà davvero da solo ad affrontare le onde, onde sempre plù forti,
pronte a spazzare via tutto ciò che conosce e ama, e la sua stessa vita.
- C'è chi vede ovunque un complotto e crede che l'uomo non sia andato
sulla Luna, chi pensa che quella di Darwin sia "solo una teoria", chi
(solo in Italia) non fa il bagno dopo pranzo per paura della
congestione, chi è contrario agli OGM non sapendo neppure cosa sono, ci
sono i No-Vax, i No-Global, i salutisti esasperati... Massimiliano
Parente prende di mira, uno per uno, i luoghi comuni del pensiero, della
politica, del costume, senza rinunciare a portare serie prove
scientifiche, anche perché spesso il pensiero scientifico non è
intuitivo (altrimenti il Sole girerebbe ancora intorno alla Terra). Un
libro contro il pensiero comune che smonta tanti cliché della nostra
società che crediamo moderna anche se spesso non lo è affatto, un libro
di satira contro i luoghi comuni, le mode e ogni credenza non razionale.
Corredato da una Bibliografia essenziale (per essere meno scemi).
- Un gladiatore innamorato... una rapina finita male... un'amicizia in
pericolo... una segretaria disperata... e altre fantastiche avventure
sono racchiuse in questa raccolta per condurre il lettore in un cammino
nella fantasia dell'autore, dove ognuno troverà sicuramente il suo
"compagno di viaggio" ideale. Otto storie che esplorano universi
differenti: per divertire, commuovere, far riflettere.
- Londra, giorno. Judith Rashleigh è una giovane e inappuntabile
assistente presso una prestigiosa casa d'aste. Londra, sera. Judith
arrotonda il suo magro stipendio lavorando in un club esclusivo per soli
uomini, lasciandosi educatamente adorare per la propria bellezza e
fingendo di sorseggiare champagne. Londra, notte. Judith può essere
finalmente se stessa. E il sesso è il suo momento di abbandono. Libero,
intenso, spregiudicato. Judith è intelligente, colta, determinata e
ambiziosa. Sa bene come mettersi in gioco e fino a che punto. Sa come
vestirsi, come parlare, come recitare al cospetto dei potenti. Ha
imparato a rispettare i ruoli, a fare la brava ragazza. Ma quando, dopo
essere stata ingiustamente licenziata in tronco, Judith vede tutti i
suoi sogni andare in frantumi, improvvisamente capisce come vanno le
cose nella realtà. Non le rimane che rivolgersi a una sua vecchia amica.
Un'amica che l'ha aiutata a camminare sempre a testa alta nonostante le
avversità. Un'amica che l'ha sempre sostenuta nei momenti difficili.
Un'amica che una brava ragazza come lei non dovrebbe avere: la rabbia.
Ed è proprio spinta dalla rabbia che Judith lotta per ottenere vendetta,
usando ogni mezzo a disposizione: l'astuzia, il sesso e, quando
necessario, anche l'omicidio. Perché sono stati loro a iniziare... Ma
sarà lei a mettere la parola fine.
- Tutti hanno diritto alla propria Rivoluzione: anche Zelda, bella
ricercatrice universitaria di buona famiglia, che si ritrova a insegnare
quasi per capriccio in un oscuro liceo di provincia, e che non si è mai
contaminata con la materia viscosa dell'amore. Zelda crede di essere
una che non ha niente da insegnare, e invece i suoi alunni riescono a
imparare da lei cose che lei nemmeno sospettava di sapere. Sono molto
giovani e non sanno ancora quasi niente della vita, ma hanno appena
iniziato a capire quello che non vogliono. E la discarica che intossica
il loro paese non la vogliono più. Ma la Rivoluzione, si sa, è come un
fiammifero che una volta acceso tutto infiamma, sovverte e porta a zero.
E il vento che si alza dalla protesta dei ragazzi di Scogliano inizia a
soffiare in direzione di Zelda, e finisce per scompigliare la sua vita
pettinata e asettica. Così anche lei sarà costretta a scendere nella
piazza della propria esistenza e a sporcarsi le mani con le materie
prime della vita: cura, amore, responsabilità, rifiuto, speranza. Viola
Ardone racconta una storia di desiderio e di riscatto, sullo sfondo di
una Napoli vera e pulsante come le passioni che, anche se sopite,
bruciano dentro l'anima. Perché tutti e ciascuno hanno diritto alla
propria Rivoluzione. E la Rivoluzione, prima o poi, arriva.
- Una giovane donna attende con ansia fuori da una stanza d'ospedale. È
stata lei ad accompagnare lì d'urgenza l'uomo che ora è ricoverato in
gravi condizioni. È stata lei a soccorrerlo in spiaggia, mentre passava
per caso, dice. Non dice - non può farlo - che invece erano insieme, che
sono amanti. Lo stesso giorno, in un'altra ala dell'ospedale, una donna
è in attesa di notizie sul marito, vittima di un incidente d'auto. Non
era con lui al momento dell'impatto; non era rintracciabile mentre la
famiglia, da ore, cercava di mettersi in contatto con lei. E adesso,
quando la informano che in macchina con il marito cera una sconosciuta,
non sembra affatto stupita. La prima donna è Giulia. La seconda è ancora
Giulia. E il destino, con la sua ironia, ha scelto proprio quel giorno
per fare entrare in collisione le due metà della sua vita: da una parte,
quella in cui è, o sembra, una moglie fortunata e una figlia devota;
dall'altra, quella in cui vive di nascosto una passione assoluta e
sfugge al perbenismo di sua madre - alle ipocrisie, ai non detti, a una
verità inconfessabile. Una verità che perseguita Giulia come una spina
sotto pelle; un segreto che fa di lei quell'essere così tormentato e
unico, luminoso e buio; un vuoto d'amore che si porta addosso come una
presenza ingombrante, un caos che può soltanto esplodere. Perché l'amore
è una voce che non puoi zittire e una forza che non puoi arrestare.
L'unica spinta che può riportarti a ciò che sei veramente.
Alla fine dell'anno scolastico 2008,
nel liceo di Gloucester, nel
Massachussets, diciassette ragazze erano contemporaneamente incinte, e
nessuno sapeva chi fossero i padri.
Le ragazze, tutte tra i quattordici e
i sedici anni, confessarono di aver fatto un patto per tenersi i
bambini e crescerli tutte insieme. Da questa storia vera, di cui si
parlò in tutto il mondo, la scrittrice Vanessa Schneider, spostando
l'azione nella provincia francese, ha tratto un romanzo, raccontato a
più voci, che esplora con dolcezza e profondità gli abissi
dell'adolescenza e della femminilità e mette in evidenza gli spietati
meccanismi sociali di una piccola comunità. Ispirandosi alla stessa
vicenda, le due giovani registe esordienti Delphine e Muriel Coulin
hanno tratto il film "17 filles".
LA VIA DEL CORPO Il sentiero che conduce dal sesso all'Amore
di Francesco Alessandrini e Roberta Rio
- In un momento storico contraddistinto dalla riscoperta del valore del
corpo e della sessualità, non più visti come impedimenti all'elevazione
dello Spirito, bensì come strumenti al servizio di esso, questo libro
accompagna il lettore nel cammino che dalla carnalità si solleva
gradualmente fino al traguardo dell'amore umano, inteso come massimo
grado di unione che due esseri incarnati possano raggiungere. Con un
linguaggio semplice e fruibile, gli autori offrono al lettore una serie
di indicazioni pratiche, coadiuvate da illustrazioni-di portata
immediatamente chiarificatrice-dei corpi energetici, che spiegano in che
modo il sesso possa essere utilizzato in funzione di una crescita
personale. Pagina dopo pagina, percorrendo appunto la "Via del Corpo",
viene indicato e insegnato quale sia e come possa essere tradotto in
atto l'immenso potenziale insito nella sessualità umana, in grado di
rivelarsi una porta di accesso a un "oltre" dai risvolti preziosi in
termini evolutivi.
- Tre adolescenti di ritorno da una sessione di surf su un furgoncino
tappezzato di sticker, tre big wave rider, esausti, stralunati ma
felici, vanno incontro a un destino che sarà fatale per uno di loro.
Incidente stradale, trauma cranico, coma irreversibile, e Simon Limbres
entra nel limbo macabramente preannunciato nel suo cognome. Da quel
momento, una macchina inesorabile si mette in moto: bisogna salvare
almeno il cuore. La scelta disperata del trapianto, straziante e
inevitabile, è rimessa nelle mani dei genitori. Intorno a loro, come in
un coro greco, si muovono le vite degli addetti ai lavori che faranno sì
che il cuore di Simon continui a battere in un altro corpo. Tra
accelerazioni e pause, ventiquattro ore di suspense, popolate dalle voci
e le azioni delle persone che ruotano attorno a Simon, genitori,
dottori, infermiere, équipe mediche, fidanzata, tutti protagonisti
dell'avventura, privatissima e al tempo stesso collettiva, di salvare un
cuore, non solo organo, ma sede e simbolo della vita.
ADDIO BONUS CULTURA Stop per i 18enni già nel 2018
Il bonus cultura per chi compie 18 anni nel 2018
e nel 2019 si dissolve da subito. Per quasi 1,2 milioni di giovani non
ci sarà, così, la possibilità di accedere all’app che permette di
spendere 500 euro in prodotti culturali, come libri, dischi, teatro o
cinema. Lo ha appena deciso il Consiglio di Stato, con un parere
depositato venerdì scorso che, oltre a bocciare la misura nella sua
ultima versione, rischia di chiudere per sempre il percorso di questo
beneficio. Il motivo è che il ministro dei Beni Culturali, Albero
Bonisoli ha espresso perplessità verso lo strumento e probabilmente non
correrà in suo soccorso, dopo la bocciatura maturata a Palazzo Spada.
Platea da 1,2 milioni di giovani
I giudici sono stati chiamati a esaminare il decreto che, modificando
il regolamento attualmente in vigore (Dpcm 187/2016), avrebbe dovuto
prorogare il bonus per i diciottenni del 2018 e del 2019:
rispettivamente, 592mila e 581mila giovani. Il problema, però, è che
l’estensione di altri due anni dei 500 euro poggia su basi troppo
deboli, secondo il Consiglio di Stato. Manca, cioè, una norma di rango
primario che giustifichi questo allungamento dei tempi. La proroga,
infatti, non è stata inserita nell’ultima legge di Bilancio, come era
stato negli anni scorsi.
Le eccezioni del Consiglio di Stato
La prima versione del bonus era stata regolata dalla manovra del
2016, poi attuata dal Dpcm 187/2016: qui si prevedeva l’agevolazione per
chi avrebbe compiuto diciotto anni nel 2016. Con la legge di Bilancio
2017 era stata disposta l’estensione ai diciottenni dell’anno
successivo: da qui erano nato un provvedimento di modifica del decreto
187. L’ultima legge di Bilancio, invece, ha optato per una soluzione
diversa. E si è limitata a prevedere, nelle tabelle di stanziamento
delle risorse finanziarie del Mibact per il 2018 e il 2019, uno spazio
per rinnovare l’agevolazione. Confermandola, ma in maniera solo
implicita.
Le alternative per salvare l’agevolazione
Per Palazzo Spada, questa soluzione non sta in piedi: i dubbi sono
stati oggetto di una corrispondenza con il legislativo di Palazzo Chigi,
che non ha fugato le perplessità. Resta, infatti, la «necessità di
emanare una norma legittimante di rango primario da porre a base del
Dpcm in esame». Quindi, l’unica strada è quella di «procedere in via
regolamentare una volta introdotta la fonte normativa primaria
legittimante l’intervento in favore della platea dei nuovi beneficiari,
in coerenza con la conferma dello stanziamento finanziario».
In altre parole, bisognerebbe fare un passo indietro, inserire la
proroga in una legge e solo a quel punto procedere attraverso un
regolamento di modifica delle norme in vigore. Il governo, però, non
sembra intenzionato a correre in soccorso del bonus per i diciottenni.
RIVER MARKED ( Mercy Thompson #6 ) - English edition -
di Patricia Briggs
- In the sixth novel in the #1 New York Times bestselling
series, coyote shifter Mercy Thompson and Alpha werewolf Adam finally
reach the alter. But when they make the Columbia River their honeymoon
destination, their newlywed bliss turns into a fight for survival...
Being a different breed of shapeshifter—a walker—Mercy can see ghosts,
but the spirit of her long-gone father has never visited her. Until now.
An evil is stirring in the depths of the Columbia River—and innocent
people are dying. As other walkers make their presence known to Mercy,
she must reconnect with her heritage to exorcise the world of the legend
known as the river devil.
- Olmo è un piccolo borgo della Sicilia degli anni '70. È qui che vive la
famiglia, apparentemente felice, di Filippo Aletta. Soltanto
l'ultimogenito, lo strano e tormentato Gianni detto "Genny", desta
alcune preoccupazioni. Quando una notte, nel fienile, il padre lo scorge
in atteggiamenti equivoci con lo sgorbio del villaggio, prende
coscienza con amarezza della sua vera identità sessuale di donna
intrappolata nel corpo di un ragazzo e, in preda a una crisi di nervi,
lo caccia da casa e gli intima l'immediato trasferimento a Roma. È lì
che l'ingenuo Genny spera di incontrare il vero amore... Con una
struttura a cornice che apre, pervade e chiude il racconto e che ne
rivelerà il messaggio più profondo, la storia è il crudele affresco di
una società cieca e bigotta, pervasa da infiniti pregiudizi nei
confronti della "diversità", e prosegue con travolgenti colpi di scena,
fino a giungere a uno struggente finale mozzafiato.
- Perché l’economia italiana non riesce a ripartire? Secondo Carlo
Cottarelli, la precarietà che ostacola la nostra ripresa economica non è
legata a un destino che siamo costretti a subire. Deriva soprattutto da
sette gravissimi errori che il sistema dell’economia italiana continua a
commettere. Sono i peccati capitali dell’economia italiana: l’evasione
fiscale, la corruzione, la troppa burocrazia, la lentezza della
giustizia, il crollo demografico, l’incapacità di stare nell’euro, il
divario tra Nord e Sud. Fino a oggi, l’evasione è sempre stata
sottovalutata. Cottarelli dimostra che la lotta contro questa piaga
troppo diffusa richiede una riforma strutturale, perché il fenomeno è
molto più esteso di quanto siamo abituati a pensare. Un provvedimento
capace di invertire la rotta, cominciando a recuperare una cifra che si
avvicina ai 150 miliardi, aiuterebbe il paese a uscire da questa
stagione di incertezza. Questa dispersione di capitale si combina con la
macchina ipertrofica della burocrazia e con una giustizia troppo lenta,
che scoraggiano gli investitori stranieri e ostacolano la creazione di
nuovi posti di lavoro. Correggere questi errori è possibile. Dopo
un’esperienza decennale da dirigente del Fondo monetario internazionale,
Cottarelli torna in Italia per spiegare senza tecnicismi quali sono le
strategie e le soluzioni che dobbiamo costruire per garantire un futuro
alla nostra economia.
- Il romanzo porta in un futuro molto prossimo e drammaticamente
credibile, un mondo di orrore e disperazione, di comunità che vivono
segregate e nel terrore di malattie e devastazioni. Lauren Olamina è una
diciottenne "iperempatica", è in grado cioè di provare il dolore delle
persone che la circondano. Rinchiusa in una enclave della California
assieme a pochi parenti, Lauren vive isolata dal mondo esterno violento e
brutale, in cui la distanza tra ricchi e poveri si è fatta ormai
abissale, e solo i più cinici sono in grado di sopravvivere.
- Con i
suoi personaggi a tutto tondo, le immagini sorprendenti, le osservazioni
originali e le lucide verità, questo capolavoro parla al cuore e alla
mente del lettore.
- È una notte d’inverno del 1953 quando Boy
Novak – lunghi capelli biondo ghiaccio e lineamenti delicati – scappa
di casa lasciandosi alle spalle il padre violento di professione
acchiapparatti. Da New York il caso la porta a Flax Hill, una cittadina
del Massachusetts. Qui conosce Arturo Whitman, un gioielliere rimasto
vedovo: è antipatia a prima vista e infatti, dopo poco, si sposano.
Corollario del matrimonio è il ruolo di madre, prima vicaria e poi
naturale. Ma se inizialmente il rapporto con la bellissima ed eterea
Snow è magico, nel momento in cui nasce Bird tutto cambia. Arturo e la
sua famiglia nascondevano un segreto che la bambina ha svelato e Boy si
trasforma, con sua stessa sorpresa, nella crudele matrigna delle fiabe.
Sono tante e diverse le donne che popolano il libro: Boy, Snow e Bird in
primis, ma anche Webster, Mia, Mrs Fletcher, Julia, Olivia, Agnes,
Clara. Tutte, chi dietro una facciata frivola, chi determinata, chi
burbera, chi affettuosa, nascondono in maniera piú o meno consapevole
una parte non trascurabile della loro natura. E poi, ovviamente, c’è
Frances. L’identità: è questo il tema al centro del romanzo di Helen
Oyeyemi. Quanto c’è di vero in quello che appare quando un abito può
mascherare, un viso può mentire? Possiamo scegliere chi essere –
prendere la porta, tagliare i ponti, coprire le tracce – o il passato,
prima o poi, tornerà a inchiodarci? Esiste un modo giusto di reagire
quando si scopre che la persona che ci dorme accanto, quella che ci ha
tenuti in braccio da piccoli non è chi diceva di essere? I cattivi sono
cattivi o hanno le loro ferite e giustificazioni? Non ci sono risposte
semplici in Boy, Snow, Bird, dove anche la protagonista, smarrita,
ammette: «Non so piú chi o cosa siano gli altri».
TRILOGIA DELLA CITTA' DI K. Il grande quaderno.La prova.La terza menzogna
di Agota Kristof
- Quando "Il grande quaderno" apparve in Francia a metà degli anni
Ottanta, fu una sorpresa. La sconosciuta autrice ungherese rivela un
temperamento raro in Occidente: duro, capace di guardare alle tragedie
con quieta disperazione. In un Paese occupato dalle armate straniere,
due gemelli, Lucas e Klaus, scelgono due destini diversi: Lucas resta in
patria, Klaus fugge nel mondo cosiddetto libero. E quando si
ritroveranno, dovranno affrontare un Paese di macerie morali. Storia di
formazione, la "Trilogia della città di K" ritrae un'epoca che sembra
produrre soltanto la deformazione del mondo e degli uomini, e ci
costringe a interrogarci su responsabilità storiche ancora oscure.
"La breve e favolosa vita di Oscar Wao": già dal titolo si capisce che
il romanzo non avrà un lieto fine classico. Ma non importa. Perché la
vita di Oscar - ribattezzato Wao da un amico dominicano che storpia il
nome di Wilde è davvero favolosa. Da favola. Da favola letteraria,
magica e realistica al tempo stesso. Nasce e cresce nel New Jersey, il
grasso, poco attraente, intelligente e parecchio eccitato Oscar. Sua
madre Belicia è una ex reginetta di bellezza scappata da Santo Domingo
perché perseguitata dal clan del dittatore Trujillo, la sorella, Lola, è
una ragazza dolce, assennata e insieme spericolata come tutte le
dominicane di Diaz. L'intero albero genealogico di Oscar, come quello di
altre migliaia di dominicani, è composto da figure torturate,
espropriate, martirizzate.
UN PAESE SENZA LEADER Storie, protagonisti e retroscena di una classe politica in crisi
di Luciano Fontana
- Partiti che si sgretolano, gruppi politici allo sbando e leader che nel
giro di pochi mesi compiono un’inarrestabile ascesa e una rovinosa
caduta: nei venticinque anni della Seconda Repubblica gli italiani hanno
vissuto il crollo di tutti i tradizionali fronti politici. Dal suo
osservatorio privilegiato di direttore del Corriere della Sera,
Luciano Fontana coglie le tensioni generate da queste dinamiche e, con
l’aiuto delle irriverenti vignette di Giannelli, traccia una panoramica
dell’attuale politica italiana: gli errori della sinistra e la scissione
del PD; la temporanea caduta di Berlusconi, la sua rinascita e le nuove
spinte del Centrodestra; l’irrompere sulla scena dei nuovi esponenti
del M5S e la svolta nazionalista della Lega Nord. In un’analisi a tutto
campo, e con retroscena e ritratti dei protagonisti che ha conosciuto
«da vicino» (da Berlusconi a Renzi, da Salvini a Grillo e Di Maio, da
D’Alema a Veltroni e Prodi), Fontana si chiede se sia possibile
ricostruire una classe dirigente all’altezza della situazione.
E soprattutto se ci sia oggi un leader che sappia eliminare odi e rivalità per mettersi davvero al servizio del nostro Paese.
- La donna dal volto sfigurato è una perfetta sconosciuta per il dottor
Chris Shepard. Eppure, il medico si accorge subito che c'è qualcosa di
strano in quella nuova paziente. Sarà per il suo sguardo glaciale e il
tono deciso, che lo prendono alla sprovvista. O per quelle cicatrici sul
lato destro del viso, che parlano di un dolore recente, e forse anche
di incubi e ferite inferiori, demoni e sensi di colpa. Ma l'immediata
rivelazione della donna è ancora più spiazzante: non si trova lì per un
consulto medico, bensì per un problema che riguarda lo stesso dottor
Shepard. La ricerca di un killer. Perché lei, Alex Morse, è un'agente
dell'FBI e sta indagando in incognito su un avvocato divorzista della
zona. Negli ultimi cinque anni, le mogli -o in qualche caso i mariti -di
nove facoltosi clienti dell'avvocato in questione sono morte in
circostanze misteriose. Anche se erano tutte giovani e in salute.
L'ultima vittima della lista è Grace Morse, sorella di Alex, colpita
all'improvviso da un'emorragia cerebrale. E la prossima potrebbe essere
proprio il dottor Shepard, poiché sua moglie Thora ha consultato il
legale appena una settimana prima. Per Chris Shepard, credere alle
parole di Alex vorrà dire non solo mettere in discussione la felicità
del suo matrimonio, ma anche pensare a salvarsi la pelle. E affiancare
l'agente in una missione molto privata, per sventare il disegno omicida
di un oscuro dottor morte.
- L'ispettore Ding Gou'er è sulle tracce di un orrendo traffico che
consente ad alcuni selezionati ristoranti di offrire ai propri clienti
un cibo prelibatissimo: la carne di neonato. Inviato a Jiuguo per
verificare la fondatezza delle anonime accuse ricevute in Procura, Ding è
costretto a continue libagioni nei banchetti ufficiali a cui è invitato
dalle autorità locali, e, obnubilato dai fumi dell'alcol, non riesce
mai a capire se quanto gli viene imbandito è veramente carne umana o una
presentazione ad effetto frutto della manipolazione di altri
ingredienti: le braccine che gli vengono offerte come leccornia si
rivelano gambi di fiori di loto abilmente modellati dal coltello del
cuoco. Nelle indagini trova antagonisti e compagni, non sempre fidati, e
incontra una serie di incredibili personaggi, dalla seducente autista
di camion al diabolico nano imprenditore, dal boss locale alla
responsabile dell'Accademia di cucina che insegna a cucinare gli
ornitorinchi, dal guardiano del Cimitero dei martiri rivoluzionari al
venditore ambulante di ravioli, una fantasmagoria di personaggi che
spesso sfumano nel fantastico e nel demoniaco. Nei dieci capitoli
dedicati all'inchiesta, sono incastonati uno scambio epistolare tra
l'autore e un aspirante giovane scrittore esperto di distillazione di
alcolici, e un suo racconto breve con personaggi e vicende che rimandano
o echeggiano la narrazione cornice: si viene cosí a creare un gioco di
specchi tra realtà e finzione.
- Samantha è una donna in carriera, bella, autonoma e indipendente, e
detesta le storie serie. Per lei, un vero e proprio spirito libero, solo
incontri fugaci e "basta che sia bello". Alessia, la sua migliore amica
nonché socia in affari, la rimprovera spesso per questo suo modo di
fare. Le cose però cominciano a cambiare quando Alessandro, il fratello
di Alessia, ritorna dall'Inghilterra. Lui e Helen, la fidanzata inglese,
si sono lasciati. All'improvviso, quasi come se fosse ossessionato da
Samantha, Alessandro comincia a farle una corte spietata. Lei resiste
per un po', poi inevitabilmente cede. D'altronde come avrebbe potuto
resistere al suo fascino e alle sue attenzioni? Alessia però deve
rimanere all'oscuro di tutto. Quando erano piccole Samantha le aveva
promesso che non avrebbe mai messo gli occhi su suo fratello, pena la
fine della loro amicizia...
- Sono mai esistiti i giardini di Babilonia? Perché il mitico giardino
persiano quadripartito e prototipo di quello arabo non è affatto diviso
in quattro? Qual è la rivoluzione cui assistiamo nel Rinascimento? Dove
sta il vero e il falso in un giardino che sopravvive per secoli al
disegno del suo autore, a fronte di una natura e di un contesto che si
evolvono? Da Versailles all'Isola Bella, da Villa d'Este ai paesaggi di
Piemonte e Liguria, dall'Uzbekistan all'Inghilterra, "Il giardino degli
equivoci" è un viaggio sulle forme storiche e architettoniche di quello
spazio fatto di verde, acqua, luce, materie vive, inserito in un
ambiente e organizzato da uno o più autori, chiamato "giardino". Dove
stanno gli equivoci? Se il giardino ha una lingua, è possibile
fraintenderlo... Un racconto ironico e colto che attingendo a fonti
storiche, letterarie, artistiche riesce nell'intento di ridisegnare ai
nostri occhi l'originalità dei giardini indagati, suggerendo un
irriverente sguardo critico con cui osservarli, passando per quindici
equivoci.
ORANGE IS THE NEW BLACK - Da Manhattan al carcere il mio anno dietro le sbarre -
di Piper Kerman
- Piper ha venticinque anni e si è trasferita da poco a Manhattan. Ha una
bella casa, un fidanzato che la adora, sta costruendo una nuova rete di
amicizie e ha una marea di progetti di lavoro e di vita. Ma un passato
che sembra lontanissimo è ormai pronto a riscuotere il conto sul suo
futuro. Il gesto di una ragazzina ribelle che anni prima si era
imbarcata per amore e spirito di avventura in una situazione più grande
di lei si tramuterà in una condanna definitiva a quindici mesi di
detenzione in una prigione federale, e da lì in poi nulla sarà più come
prima. Così Piper diventa la detenuta #11187-424. Intorno a lei non c'è
più un mondo di opportunità e amore ma la società più varia,
disgraziata, cinica, crudele, gerarchica, pettegola. E capace di farla
sentire sola come non è mai stata, pur non essendo mai sola un istante.
Eppure, un giorno dopo l'altro, imparando a conoscerne i linguaggi e i
meccanismi, questo mondo si scopre anche popolato da grandi storie di
dolore e solidarietà tra donne che, pur oltre l'ultima ragionevole
soglia di speranza, sanno essere cariche di un'umanità senza filtri,
capace di sorprendere per tenerezza, simpatia e coraggio. Orange is the
new black, memoir autobiografico del periodo di detenzione realmente
vissuto da Piper Kerman nel carcere di Danbury, è diventato una serie tv
di Netflix che ha scioccato e diviso l'opinione pubblica in America e
nel mondo, portando il pubblico per la prima volta nelle viscere del
sistema penitenziario statunitense attraverso uno sguardo inedito e
diretto.
IL COSMO SECONDO AGNETHA La vita, l'amore, gli Abba e altri misteri che non riusciamo a spiegarci.
di Daniele Vecchiotti
- Un ventenne con un grosso problema: l'impossibilità di opporsi alle
aspettative degli altri e agli eventi che bussano alla sua porta. Una
madre fermamente intenzionata a trasformarlo in una scrittrice di
romanzi rosa. Un direttore editoriale di libri pornografici gay convinto
che il denaro non abbia preferenze di genere. Un amico-cicerone secondo
il quale "siamo tutti bisessuali, omosessuali a parte". E, a sparger
pepe su questo mondo al maschile, la seducente femminilità delle
ballerine di lap-dance nello strip-bar sotto casa. Un giro panoramico
nel sesso e nelle sue possibili varianti, ambientato in un'epoca in cui
si riusciva ad essere promiscui anche senza lo smartphone. Che cosa
c'entra in tutto questo Agnetha Fältskog? Beh, di questi tempi tutto può
tornare utile. Anche gli Abba.
- Il vecchio Duca, spodestato dal prepotente fratello,
con pochi cortigiani rimastigli fedeli ha trovato rifugio nella foresta
di Arden. Qui si avventurano sulle sue tracce la bella figlia Rosalinda
e l’inseparabile Celia, erede dell’usurpatore. L’ambizione, l’invidia e
la cupidigia che avvelenano i rapporti di corte sono ormai alle spalle.
Complice la magica atmosfera del bosco, Eros dispiega tutta la sua
potenza: fra i protagonisti si intrecciano storie d’amore, gli
scellerati si redimono e dopo svariate peripezie il legittimo duca
tornerà in possesso dello scettro. Nel solco della tradizione arcadica
cinquecentesca, Shakespeare allestisce una favola silvestre in cui si
celebrano le virtù rasserenatrici della natura, eterna fonte di
innocenza e felicità, anticipando un tema che sarà centrale nella Tempesta. Scritta con ogni probabilità nel 1599, Come vi piace
è una pièce leggiadra che mantiene da cima a fondo l’ironica promessa
del titolo: prendetela come vi pare, sembra dire l’autore, perché tutto
il mondo è un palcoscenico, gli uomini e le donne non sono che attori e
la Fortuna la fa sempre da padrona.
- Maledizione, doveva proprio essere così bello? Si riteneva immune a
quel genere di cose: il cliché dell'uomo alto, moro e di bell'aspetto.
Ma c'era qualcos'altro. Sembrava che, quando la guardava, sapesse
esattamente chi era e com'era fatta. Una strega. Una dea. Non di questa
terra, ma neppure estranea a essa. Una donna da amare, temere e adorare.
Alzò lo sguardo da dietro il vaso e lo trovò ancora che la fissava. Era
come se Killian avesse aspettato tutto quel tempo soltanto per
quell'istante. Fece un cenno col capo, muovendosi verso una porta lì
vicino. Davvero? Qui? Adesso? Stava davvero entrando in bagno con un
altro uomo, il fratello del suo fidanzato, alla sua festa di
fidanzamento? Sì. Freya avanzò, come stordita, verso quell'appuntamento.
Chiuse la porta dietro di sé e rimase in attesa. Il pomello girò, e lui
entrò, chiudendo a chiave la porta. Le labbra gli si incurvarono in un
sorriso, una pantera con la sua preda. Fuori, nel bel mezzo del
ricevimento, le rose centifolie presero fuoco.
- Una grande storia di amore e morte e della perversione dell'occhio
clinico che la osserva. Dall'interno di un tetro manicomio criminale
vittoriano uno psichiatra comincia a esporre il caso clinico più
perturbante della sua carriera: la passione tra Stella Raphael, moglie
di un altro psichiatra, e Edgar Stark, artista detenuto per uxoricidio.
Alla fine del libro ci si troverà a decidere se la "follia" che percorre
il libro è solo nell'amour fou vissuto dai protagonisti o anche
nell'occhio clinico che ce lo racconta.
- Tokyo, 2038. Il mondo era un sogno, adesso è un incubo dai contorni
sfocati. Ma nessuna illusione, per quanto orribile, potrà mai essere
oscura come la realtà. Quello che un tempo era il cuore pulsante del
Giappone, centro glorioso di fulgido oriente, è ormai una città prossima
al declino. Una fitta trama di vie deserte, incendiate dal fuoco di un
sole al tramonto. Al riparo dalla luce, nell'ombra ammuffita degli
angoli più nascosti. Le donne vampiro consumano il proprio pasto
ripugnante, in attesa di dissetarsi alla fonte suprema e risorgere,
affondando denti e unghie nelle candide carni del plenilunio. Non
dovranno aspettare troppo a lungo, poiché Luz è appena giunta a Tokyo e
si dirige con passo deciso lì dove l'amata Soum ha appreso l'arte della
spada e della guerra: il tempio delle 110 katane. La figlia di Lilith è
in cerca di risposte, prima che si compia finalmente il tempo della
grande lotta tra sole e luna. Fantasy e gotico si fondono con il fascino
seducente della cultura orientale nel secondo capitolo della trilogia a
firma di Luis e Romulo Royo.
- Katie Price ha diciassette anni e una rara malattia che le impedisce di
rimanere anche un solo secondo sotto la luce diretta del sole. Farlo le
costerebbe la vita. Solo al tramonto il mondo di Katie le si dischiude
davanti: con la sua chitarra esce da casa e si mette a suonare ovunque, a
cantare le sue canzoni negli angoli della città, anche alla stazione
dei treni, per tutti i viaggiatori che vanno e vengono. E lì una sera
Charlie Reed incrocia la sua strada, proprio lui, la sua "cotta
tremenda", l'ex atleta del liceo di cui Katie è innamorata da dieci anni
in gran segreto, senza mai aver avuto l'occasione di poterlo incontrare
e frequentare. Perché tutto nella vita, per chiunque tranne che per
lei, succede al calore del sole. Ma questo incontro cambierà il destino
di Katie, di Charlie e quello delle persone attorno a loro, per sempre.
Perché per innamorarsi bisogna essere avventati, ma per lasciarsi amare
ci vuole coraggio.
- Cosa accade quando il perdono si rivela una vendetta per chi lo concede e una condanna per chi lo riceve?
Quattro storie sorprendenti dal maestro del racconto.
Ah, il perdono! Gesto meraviglioso grazie al quale chi perdona viene
affrancato dal risentimento e chi è perdonato viene sollevato dal senso
di colpa per aver compiuto il misfatto. Ma cosa accade quando il
perdono si rivela una vendetta per chi lo concede e una condanna per chi
lo riceve?
È il tema dei quattro racconti di Eric-Emmanuel Schmitt raccolti nel volume La vendetta del perdono,
dal titolo di uno dei quattro. Con la consueta spigliatezza e ironia
l’autore ci presenta quattro situazioni in cui l’atto di bontà diventa
il mezzo di una vendetta sottile, quasi sadica, contro il destinatario
della stessa bontà.
Così abbiamo la storia di Lily, la gemella buona e brava che perdona
alla sorella Mosetta di essere invidiosa e subdola; la storia di
Mandine, che perdona a William di averla sedotta e abbandonata; la
storia di Élise, che perdona a Sam Louis di aver violentato e ucciso sua
figlia; e infine la storia dell’anziano aviatore Werner von Breslau,
che perdona a se stesso di non essersi opposto al nazismo nel decennio
che ha sconvolto il mondo. L’epilogo di ognuna delle quattro novelle ci
ricorda che il risultato delle nostre azioni non è sempre quello che ci
aspettiamo. E se a descriverlo è la penna di Schmitt, possiamo star
certi che il finale inatteso è sempre un magistrale coup de théatre.
- Perché uomini e donne si cercano sempre con tanta caparbietà? E perché,
di là dalle apparenze, è tanto difficile che riescano davvero a
incontrarsi? Che cosa significa oggi, oggi più che mai, essere uomini o
essere donne? E quali sono le qualità essenziali e irrinunciabili che ci
contraddistinguono gli uni dalle altre? Sesso, Eros e amore sono
esperienze così diverse? Quando e come l'uno sconfina e trasmuta
nell'altro? Oggi, nell'epoca del consumo frenetico e compulsivo di ogni
cosa, è realizzabile l'amore fedele e duraturo? E a cosa allude la sua
realizzazione? A queste e ad altre cruciali domande si diverte a
rispondere l'autore di questo romanzo che occulta così, nelle vicende
dei suoi personaggi, le conoscenze maturate in quarant'anni di attività
psicoterapica. Il romanzo, infatti, e non a caso, ruota intorno
all'incontro fortuito tra una giovane donna, Sara Fabriani, e un anziano
"strizzacervelli" - molto più folle che saggio, almeno all'apparenza -
ritiratosi a vita privata in una casetta prospiciente una spiaggia del
Tirreno, in una zona residenziale vicino Roma. Sara ha ventotto anni, è
stata abbandonata dal padre quando ne aveva sei, è in contrasto con la
propria madre, si è laureata in letteratura moderna, fa la cameriera in
un pub, è schiava di una travolgente storia d'amore con un uomo sposato e
soffre di sporadici attacchi di bulimia, seguiti da vomito compulsivo.
L'anziano psicoanalista - che lei incontrerà sempre sulla spiaggia, in
condizioni di confine tra l'assurdo e il ridicolo - sembrerà ogni volta
giocare con lei, come il gatto col topo, ma in realtà, pur senza darlo a
vedere, la guiderà a scoprire l'origine delle sue nevrosi e a trovare
un'autentica centralità. La storia è raccontata da una voce narrante
che, in maniera distaccata ed equanime, descrive le caratteristiche
psicologiche e i moventi dei vari personaggi.
IO NON SONO... Perdere il lavoro è come perdere se stessi
di Lea Sorte
- Questo è un libro scritto di getto, come uno sfogo per dar voce a
sensazioni represse quotidianamente dalla protagonista. La storia è a
tratti autobiografica a tratti di invenzione ed esprime il dramma
interiore di chi si trova nella condizione di essere disoccupato e ancor
peggio di essere totalmente ignorato dalla società e dalle istituzioni
nonostante il suo dramma. È un dramma sordo, condiviso da moltissimi in
modo diverso e che produce gli stessi effetti devastanti e a volte
esasperati nella loro giustificata disperazione. Penso che molti vi si
potranno riconoscere, ho cercato di dare meno attenzione al lato
romanzato per favorire l'aspetto psicologico che viene fuori sempre più
prepotentemente man mano che si va avanti con la lettura. E' la storia
di Anna, una ragazza qualunque che potrei essere io o tu, o la vicina di
casa.
«Strumenti del diavolo». Il cancelliere del ducato di Modena e Reggio e
il parroco di Santa Vittoria sono d'accordo: la musica e il ballo a cui
si abbandonano braccianti e contadini a fine giornata sono pericolosi.
Fomentano appetiti sconvenienti del corpo. E soprattutto eccitano gli
animi e le teste del popolo. Che tra una polca e una mazurca magari si
fa venire strane idee. Meglio vietare, limitare. E, se necessario,
punire. Quando Enrica si imbatte in Arturo, e ben presto si innamora di
lui, il ragazzo sta appunto fuggendo per non farsi sequestrare il
prezioso violino, che gli dà da mangiare. Se glielo prendono è finita.
Siamo in un angolo d'Italia dove Dio ha lasciato terra e acqua troppo
mischiate e un formicaio di braccianti, scariolanti, contadini sta
lavorando alla bonifica, un'impresa immensa e dura. Sono tutti poveri e
tutti sfruttati dai caporali. Ma trovarsi a ballare a tempo di musica
allevia la stanchezza. Ed è vero che divertendosi vien da pensare che
svagarsi è un diritto. È metà ottocento e qualcosa si mette in movimento
a Santa Vittoria, il paese dove quasi tutti hanno un violino e che ha
fatto la rivoluzione a tempo di musica e di ballo liscio. E lì che
contadini e braccianti capiscono che l'unione fa la forza, che
aiutandosi a vicenda si può trattare alla pari con il potere, che si può
vivere meglio e dare un futuro ai figli, magari facendogli studiare
musica e avere successo al di là dei confini. Ed è sempre lì che, nel
1911, i contadini si comprano la terra e fondano una delle prime e più
grandi cooperative agricole d'Italia. Diventano padroni di loro stessi.
Un racconto corale, dall'Ottocento a oggi, dove la grande storia delle
guerre, della rivoluzione russa, delle battaglie socialiste, si
intreccia a quelle di Enrica e del suo Arturo, dei loro tre figli, della
battagliera Favorita, dei Carpi e dei Bagnoli che hanno dato origine a
famose stirpi musicali. Mani che lavorano, che faticano, che si
stringono nel ballo e nell'amore e si tengono insieme per essere più
forti, al suono di cento violini.