- In un’epoca nella quale lo scorrere del tempo della vita dei Re era confuso con i secoli, un gruppo di disperati, osa utilizzare un manufatto di cui nessuno conosce le origini. Quattromila anni dopo, un pellegrino, risale la valle di Susa per compiere la missione alla quale ha dedicato la vita. Ai giorni nostri, mentre a Dubai un ricercatore americano confronta le sue intuizioni con una platea di scettici, una giovane canadese arriva in una Torino in evoluzione dopo l’esperienza olimpica. Il ritrovamento di una pergamena medievale, il cui contenuto è in grado di evocare una forza primordiale, scatena una serie di morti e omicidi e costringe un’organizzazione ad affrontare la sua prima vera crisi dopo settecento anni. Quando tutto appare perduto, i protagonisti capiscono che una soluzione va cercata in un luogo lontano, dove si confrontano con una realtà che rimette in discussione l’evoluzione stessa del genere umano. Essi scoprono, che le scelte compiute generazioni prima di loro, sono determinanti per l’esistenza, e che uomini, animali, acque, deserti, popoli tribali, comunità tecnologiche, appaiono, da sempre e per sempre, legati al pianeta sul quale vivono...e che li ospita.Da "un luogo senza tempo", che può paradossalmente essere collocato ovunque, agli avvenimenti in epoca medievale, a quelli che scandiscono la vicenda dei giorni nostri, il romanzo trasporta il lettore attraverso i continenti e la Storia.Un re sumero è costretto a usare un antico potere per vincere la più decisiva delle battaglie. È il modo per introdurre il Male che si annida in ognuno di noi, così come nelle radici del salice piangente che cresce sulle rive dell'Eufrate. Nomi evocativi: Enmerkar, Aratta, Ishtar, Inanna, relegano al di là della storia, le origini di una presenza inquietante che incombe sul lettore per tutto il romanzo.Nell'alto medioevo, un viaggiatore risale una delle valli alpine che lo dovrà condurre in Francia. Quando viene bloccato dall'inverno, ha già preso la decisione che si ripercuoterà sui protagonisti del romanzo ottocento anni dopo. Il fatto che egli sia un Templare assume un'importanza secondaria in confronto al legame umano e affettivo che lo legherà a una bimba di tredici anni che incontra nel casolare dove trova rifugio.Momenti temporali si susseguono e si intrecciano fin dalle prime pagine per confluire nella vicenda che si svolge ai giorni nostri (l'anno è il 2010). Ogni dettaglio, ogni ruolo trova il suo giusto spazio e un incastro millimetrico, alcuni tasselli si posizioneranno solo alla fine, contribuendo ai colpi di scena conclusivi. Il mistero si rivela man mano e via via assume un significato che va oltre ogni immaginazione. Il Male è in ognuno di noi, c'è sempre stato, fa parte della nostra natura e può essere combattuto solo dalla ragionevolezza e dal Bene. L'uomo però non è in grado, da solo, di cambiare di milioni di anni di evoluzione, occorre qualcosa di superiore con cui tentare un dialogo e confrontarsi. Questa entità superiore è la Terra, la nostra Madre, omnicomprensiva di tutte le entità che ha generato, comprese quelle che ancora non conosciamo.Da una Torino post-olimpica, che sta cercando il proprio ruolo tra le grandi città del mondo, a Dubai, Roma e Parigi, dalla Valle di Susa alle rive del Lago Turkana, dove si svolgerà l'azione conclusiva, dai bistrot della capitale francese alle gallerie dei musei vaticani, le passioni, le lotte, dei protagonisti si intrecceranno e si riallacceranno, per un istante... o per sempre.Non Dire, in occasione della sua presentazione, ha avuto l'onore di ricevere una nota ufficiale del Governo del Kenya tramite l'ambasciatrice del Kenya a Roma per aver scelto di collocare parte della vicenda nei territori nord occidentali della regione, dando risalto al popolo Turkana e ai tentativi in corso per instradare verso lo sfruttamento di energie alternative (eoliche) gli sforzi del Governo.
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