- Ci piace immaginare questo libro come non il semplice frutto di un lavoro a quattro mani di Sara e Debora, quanto piuttosto come un racconto di sé che Sara ha voluto donare ai suoi lettori o, per meglio dire, i suoi followers, con la supervisione preziosa e sempre attenta, meticolosa, di Debora, che come una sorella maggiore o addirittura un angelo custode ha curato il libro della giovane influencer che, lanciata dal reality Rai tanto amato dai giovani, "Il Collegio", ha deciso di raccontare un po' di sé per mettersi a nudo su aspetti che, fra shooting, post e foto social, spesso non emergono. Lo scopo di questo libro, infatti, è quello di mostrarsi proprio come una normale adolescente che si divide fra le gioie e i dolori tipici della sua età, il che la accomuna ai suoi coetanei e pababili lettori. Sara gioisce degli amici, della famiglia, che si è sempre mostrata orgogliosa e fiera sostenitrice del suo percorso; ama i viaggi, in parte raccontati qui attraverso foto scattate a Venezia, Roma, Parigi. Follemente innamorata della sua inseparabile cagnolina Chanel, ha deciso di dedicarle un intero capitolo, come parte della sua vita; dall'altro lato ci sono anche i dolori, le delusioni tipiche dell'adolescenza, legate ad amicizie false, la ricerca di un amore vero che non sia ingannevole, lo spettro inquietante del bullismo che tormenta le generazioni dei nostri giovani ragazzi. Un racconto a tutto tondo di se stessa ma anche dell'intera generazione di cui fa parte e a cui si rivolge. Il prezioso contributo di Debora, oltre che nella cura del testo, si è materializzato fra le righe in una meravigliosa e poetica dedica intitolata "Tu che sei vita", a sintesi e coronamento di questa lettura.
mercoledì 31 gennaio 2024
PICCOLE INFAMIE
- In una meravigliosa villa sulla Costa del Sol, una ricca coppia di argentini offre un party a un piccolo gruppo di invitati del jet-set. Il mattino dopo il cuoco di casa viene trovato morto nella cella frigorifera. Incidente o omicidio? Alcuni dei presenti avrebbero ottime ragioni per volere la morte del celebre chef, che era, suo malgrado, venuto a conoscenza dei turpi segreti degli inviati, ora timorosi di poter essere traditi.
domenica 21 gennaio 2024
SCANDALOSE
- Una scultrice che spara alle sue opere, una musicista che insulta il suo pubblico, una fotografa che mescola i generi, una modella che rompe il canone della bellezza occidentale, una poetessa che sostiene di vivere nell'antico Egitto, un'antropologa che si interessa ai misteri africani vietati ai bianchi. Le donne raccontate in questo libro sono tutte cattive ragazze che nessuna famiglia perbene vorrebbe mai in casa. Nel corso del Novecento hanno dato scandalo con la loro vita sentimentale, i loro gusti sessuali, il modo di pensare e creare, di intendere la bellezza, di vestirsi, di parlare chiaro. Il mondo non offriva loro niente e loro si sono prese tutto, pagando spesso prezzi altissimi ma non permettendo a nessuno di fermarle. Hanno usato lo scandalo come un'arma. Davanti a una donna scandalosa la folla si ritrae, imbarazzata, spaventata, aprendo uno spazio che prima era nascosto, lasciandola respirare, avanzare. Ognuna di loro ha trovato il suo personale modo per farsi largo. Con eccesso. Con fantasia. Con allegria. Con disperazione. E il fragore del loro scandalo non si è ancora spento. Tallulah Bankhead, Louise Bourgeois, Pearl S. Buck, Lydia Cabrera, Claude Cahun, Marguerite Duras, Elsa von Freytag-Loringhoven, Tove Jansson, Toto Koopman, Elsé LaskerSchuler, Clarice Lispector, Mina Loy, Grace Metalious, Nahui Olin, Jean Rhys, Niki de Saint Phalle, Albertine Sarrazin, Annemarie Schwarzenbach, Nina Simone, Violet Trefusis.
LE INCANTATRICI
- La prima volta che Pierre Doutre vede quella incantevole, esile ragazza bionda - "di un biondo luminoso, irreale, che le fluttuava intorno come un riverbero" - è al funerale del padre, il celebre illusionista noto come "professor Alberto". E un attimo dopo gli sembra di vivere in un sogno, o piuttosto in un incubo: perché ne vede un'altra, identica, e pensa che sia una fata, capace di "sdoppiarsi a suo piacimento". Ben presto però scoprirà, con una sorta di voluttuoso stupore, che le fate sono due, ugualmente ammalianti. Di quel padre lontano e assente, del quale nei lunghi anni di collegio si è sempre vergognato, Doutre imparerà il mestiere; e se diventerà famoso quanto lui sarà grazie a un numero costruito proprio sulla incredibile somiglianza tra le gemelle da colei che sembra essere ormai la vera figura dominatrice della sua esistenza: la madre, la rapace Odette. A poco a poco, sedotto dal fascino ambiguo e perturbante delle sue partner, Pierre si ritroverà invischiato in un gioco perverso, un gioco di specchi in cui realtà e finzione, eros e morte, innocenza e colpa si scambiano continuamente i ruoli - con, sullo sfondo, la maschera della morte.
VIVERE IL SILENZIO
"Vivere il silenzio" è una raccolta di quarantuno poesie, molto diverse tra loro, ma che hanno come comune denominatore l'epoca in cui viviamo con i pregi e i difetti che la caratterizzano. La sua lettura è un sospiro che svuota la mente e rigenera l'anima. Quell'istante utile per far spazio nel cuore di chi non riesce mai a dire di no perché non conosce il limite della propria coscienza. La dimensione dove è la poesia a delineare i confini, ma sono i sogni, le paure, le speranze e i ricordi a stabilirne l'equilibrio. Versi e segmenti di vita reale, dolori latenti, concrete possibilità che il passato si rifletta nel presente per sfuggire alle trappole disseminate dal futuro. Pagine dove il lettore corre il serio rischio di affrontare ancora una volta il proprio nemico e i propri limiti, ma con la concreta possibilità di sconfiggerli, una volta per tutte. L'autore è stato molto bravo a giocare con le parole, utilizzando per ogni composizione il concetto giusto che porta quasi a vedere l'emozione che ci vuole trasmettere, a percepirla attraverso le rime che dipingono un quadro tangibile anche se astratto. Si passa dall'amore alla sofferenza, dalla paura alla gioia, dalla spensieratezza alla cupezza, in un viaggio attraverso atmosfere uniche.
FATTORE Z
Stanza bianca, quattro insoliti personaggi, e un contatore appeso alla parete dal quale prende vita uno strano conto alla rovescia.
Sono Padre Sandro, un frate missionario, Nick, una rockstar in blocco creativo e Pam, una scienziata con curve da pin-up. E poi c’è Zoe, la malata di AIDS.
Questi gli improbabili compagni di viaggio catapultati all’interno di un universo monocromatico dove il tempo viene scandito da un susseguirsi di numeri senza senso.
Esperimento?
Oppure ennesimo reality show?
Domande senza risposta.
Il tempo passa e i quattro sconosciuti si raccontano tra loro, riportando alla luce scheletri nascosti in armadi ormai dimenticati. mentre i numeri marciano inesorabili verso lo zero.
Ipotesi di Riemann, numeri primi e congetture non ancora dimostrate: c’è qualcosa oltre le pareti bianche?
Zoe chiude gli occhi e vede.
La vita è un tiro da tre punti
- Ogni compagnia di amici ha un posto speciale, un punto di riferimento dove incontrarsi, un luogo dove dimenticarsi dei problemi quotidiani. Per Alberto, Federico e Orlando, questo posto è il campetto da basket del paese, dove si ritrovano con gli amici per praticare il loro sport preferito. Lo stesso però vale per un'altra compagnia di ragazzi, ben più bravi a pallacanestro, soprannominati "Le Bestie" per la loro antipatia e arroganza. Complice una diatriba amorosa, la rivalità tra i due gruppi cresce sempre più, fino a rendere necessaria una sfida, ovviamente a basket, per decidere chi potrà rivendicare il "controllo" del campetto. Alberto, Federico e Orlando non si immaginano però che la posta in palio si rivelerà molto più grande, portandoli a mettere in discussione se stessi e la loro amicizia.
Un libro scritto da chi ama il basket, per chi ama il basket. Con "La vita è un tiro da tre punti", Marco Dolcinelli non si limita a raccontare la vita di un gruppo di ventenni tra amicizie, amori, delusioni e speranze, ma riesce a portare il lettore in mezzo a loro, al tavolo di un pub, in sala studio e, soprattutto, nel luogo dove si manifesta tutta la passione degli amici per la pallacanestro: il campetto.
Per tematiche e linguaggio, consigliato ai lettori dai 14 anni in su.
sabato 20 gennaio 2024
SCUOLA DI BARBIANA . LETTERA A UNA PROFESSORESSA
- A un'amica che gli chiedeva che cosa si potesse fare per "Lettera a una professoressa" appena dato alle stampe, un Lorenzo Milani in fin di vita rispose: «Fate baccano!». Il libro in effetti ne ha fatto parecchio, di "baccano", e ha reso celebri don Lorenzo Milani e la sua scuola di Barbiana in tutto il mondo, lasciando segni profondi nella cultura e nella società, nonostante travisamenti e strumentalizzazioni. Frutto di una scrittura collettiva sostenuta da un imponente lavoro preparatorio e di cesello linguistico per renderlo «tutto leggibile per chi ha fatto la quinta o poco più», questo libro-icona – nel contestare una scuola «che non è più scuola» ma «un ospedale che cura i sani e respinge i malati» – rivendica il diritto allo studio a fronte di una realtà scolastica che riproduceva ferocemente le diseguaglianze sociali. E ancora oggi rivolge il suo appassionato appello morale e civile, il rivoluzionario messaggio di un sacerdote convinto che un maestro amante del vero e del giusto può cambiare il mondo.