giovedì 3 settembre 2015

CI SALVERANNO GLI INGENUI di Massimo Gramellini


CI SALVERANNO GLI INGENUI

di Massimo Gramellini


Massimo Gramellini è un ex trentenne, ex magro ed ex pieno di capelli che parla a raffica, tifa Toro e sogna di invecchiare scrivendo romanzi d'amore in riva al mare, ma soprattutto è una delle più acute firme del giornalismo contemporaneo che dalla prima pagina de "La Stampa" dà ogni giorno il buongiorno ai suoi lettori con corsivi ricchi di apologhi, fatti della vita e ritratti esilaranti in punta di fioretto. In genere, ritratti di italiani. Umorali e anarchici, vittimisti e superficiali, con il pallino del posto fisso e completamente privi di senso dello Stato, perché semmai è lo Stato che fa loro senso. Eppure ancora capaci di sorprendersi e di sorprendere. Di italiani, ma non solo. Il campionario è vasto. Americani che si credono padroni del mondo ed europei che non credono più a niente, politici d'assalto e cittadini indifesi, (s)vip e presunti famosi, coppie precarie ed eterni single, figli molli e genitori bulli, facce toste ed eroi della porta accanto, tifosi sfegatati e atleti dopati, analfabeti di ritorno e altri di sola andata. Difficile non ritrovarsi nell'Abbecedario immaginario dell'autore. Difficile non ridere, appassionarsi, indignarsi persino. E alla fine, per essere felici o almeno provarci, la regola sembra essere per tutti una soltanto: tornare ad agire con la spontaneità degli ingenui. Ricominciando a credere che i miracoli possono ancora accadere. Purché la si smetta di aspettare che vengano da fuori di noi.

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