VIAGGIO IN TUSCIA
dal Cinquecento al Novecento
di Gina Crocoli
-Il lavoro, impreziosito da una ricca documentazione iconografica, intende ricostruire le radici storiche del turismo culturale moderno, riportando le testimonianze dei numerosi viaggiatori anglosassoni che, a partire dalla fine del Cinquecento, attraversarono la Tuscia per dirigersi verso Roma, rinnovando la tradizione di quel “tirocinio storico-geografico-diplomatico che era chiamato, già da tempo, ‘il Grand Tour’.
“L’esperienza del ‘grande viaggio’ – come ricorda Gina Crocoli – serviva ad acquisire le doti indispensabili ai membri della nuova classe dirigente: intraprendenza, coraggio, attitudine al comando, capacità decisionale, ed anche conoscenza di costumi, maniere, galatei e lingue straniere. Al Grand Tour si riconosceva dunque una funzione iniziatica che, benché sottaciuta, ne costituiva spesso la motivazione primaria”.
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