mercoledì 18 ottobre 2017

2062. IL CASTELLO DELLE AMAZZONI di Artemide B.


2062. IL CASTELLO DELLE AMAZZONI

di Artemide B.

 - 2062. Fine della quarta guerra mondiale. Una presidentessa francese vincente e disinibita. Una studentessa lorenese che entra nelle stanze e nei meccanismi del potere. Dodici soldatesse intrappolate in un castello ungherese a causa di un'energia misteriosa. Una presenza telematica che le costringe a sottoporsi alle prove erotiche più disparate. Un sogno d'indipendenza lungo quattro lustri, e un dispositivo che cambia per sempre le dinamiche del piacere femminile.

Dalla seconda/terza di copertina

rtemide B., emiliana in procinto d'avviarsi nel mezzo del cammin della sua vita, originaria di quella bassa modenese laboriosa, pragmatica e sopraffatta dalle viscere della terra, scampata per puro caso al terremoto del 29 maggio 2012, è reduce da anni di battaglie campali contro la burocrazia italiana per la propria identità. È amante della notte, appassionata di fantascienza distopica e cultrice dell'epica vampiresca, ascoltatrice di metal gotico e sinfonico nonché ammiratrice sconfinata delle sinuosità muliebri. Diplomata al liceo linguistico, parla inglese, francese, spagnolo e portoghese, adora i gatti ed è tifosissima del Rayo Vallecano (la squadra del quartiere operaio di Madrid). Ha pubblicato "2062. Il castello delle amazzoni" e "Soavi Feticismi" (2013) presso Damster Edizioni, e l'e-book scritto a quattro mani con Ermione "Il festival degli atti impuri" (2013) presso ErosCultura, più poesie e racconti in alcune antologie.

Dalla quarta di copertina

«Oh merda...» sussurrò Eloïse, ancora in tramortita estasi, dopo essersi avveduta del fatto che era caduta proprio all'altezza della chiazza di liquido alabastrino da essa stessa espulso. «Non ti preoccupare, tesoro. Nella migliore delle ipotesi l'utilità di quella bandiera sarebbe stata nulla nel giro di un mese!» le annunciò fra il serio e il faceto la de Gérardet, tendendole il braccio per aiutarla a rialzarsi. La Presidentessa iniziò ad accarezzarle delicatamente i capelli e a schioccarle miriadi di baci lungo il collo e le gote, mentre Eloïse permanette a lungo in una postura anchilosata. Avvertì il peso di essere la prima persona a conoscere il probabile futuro delle sorti della geopolitica internazionale.

Nessun commento:

Posta un commento