lunedì 2 aprile 2018

COSTRUIRE LO STATO, COSTRUIRE LA STORIA di Angela De Benedictis

Costruire lo Stato, costruire la storia

a cura di Angela De Benedictis

- In questo volume si leggono parte dei risultati scaturiti da una ricerca pluriennale avviata nel 1996, coordinata ? tra Bologna e Trento ? da Angela De Benedictis e in parte finanziata dal CNR. Obiettivo era quello di approfondire la discussione intorno a una serie di questioni rimaste ai margini in occasione del fortunato convegno tenutosi a Chicago nel 1992, i cui atti erano confluiti nel volume, curato da G. Chittolini, A. Molho, P. Schiera, Origini dello Stato. Processi di formazione statale in Italia fra Medioevo e età moderna (Bologna, Il Mulino, 1994). Rispetto all'ambito cronologico considerato in quel volume, qui l'attenzione si è focalizzata soprattutto sull'Ottocento ed ha seguito prevalentemente il filo rosso della riflessione sulla statualità postrivoluzionaria, con particolare ma non esclusiva attenzione al caso della penisola. Vengono così passati in rassegna temi che spaziano dalla dottrina statuale e costituzionale di Gian Domenico Romagnosi (Carla De Pascale), alla riflessione su nazione e Stato nella giuspubblicistica siciliana del primo Ottocento (M. Antonella Cocchiara), al costituzionalismo risorgimentale di ambito bolognese (Angela De Benedictis), alla modellistica intorno a Comune e Stato nell'ambito della medievistica italiana a cavallo tra Otto e Novecento (Massimo Vallerani), o, ancora  in chiave più generale questioni come il rapporto tra cultura giuridica e storia costituzionale nell'Italia di fine secolo (Floriana Colao). Completano il volume un contributo di José Maria Portillo Valdés sulla Costituzione provinciale basca nei primi decenni dell'Ottocento e due riflessioni di più ampio respiro: quella di Aurelio Musi sulle ?nazioni? prima della nazione e quella di Gabriella Valera sul così detto Methodenstreit di fine Ottocento. A Pierangelo Schiera spetta, infine, il compito di tirare le fila del discorso, in un denso saggio introduttivo dedicato ai Nuovi elementi di statualità dell'Ottocento. Pur nel suo carattere evidentemente poliedrico, la silloge si articola a partire da un nucleo tematico e cronologico ben circoscritto. Ha al proprio centro i processi di formalizzazione dottrinale del concetto di Stato nel lungo Ottocento liberale, e ne segue le declinazioni in contesti diversi. Se ne ricava una prospettiva soprattutto ma non esclusivamente storico-costituzionale (ma è un costituzionale inteso in senso largo, non strettamente giuridico), sicuramente foriera di fertili ancoraggi e di sollecitazioni critiche rispetto a un nodo ? quello della costruzione del moderno Stato-nazione nella penisola, che da qualche tempo è tornato massicciamente al centro degli interessi degli ottocentisti italiani. Credo che dall'allargamento di visuale che deriva dall'apporto offerto da studiose e studiosi abituati  come coloro che figurano in questa sede  a dialogare in prospettiva storica con le discipline di cui si compone la scienza dello Stato, la ricostruzione della vicenda dell'Ottocento italiano, un secolo per eccellenza statale' e costituzionale', oltre che nazionale, non possa che trarre giovamento.

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