ANDARE ALTROVE
di Cristina Balma Tivola
- Quando si viaggia rifiutando l’offerta dei villaggi turistici uguali dappertutto, la curiosità del vedere e del vivere esperienze e contesti diversi da quelli di partenza dà origine ad una variegata gamma di situazioni, sensazioni e pensieri: la resistenza e la creatività che emergono in noi al momento del bisogno quasi sorprendendoci, la solitudine così come l’intensa solidarietà con compagni casuali e sconosciuti di percorso, lo straniamento eppure, al contempo, la percezione di luoghi ignoti come “casa”.Quando vado altrove, con zaino e scarponcini, senza sapere bene dove dormirò, cosa mangerò, chi incontrerò, come si svolgerà la mia giornata e cosa mi porterà, sono veramente felice. Quando vado altrove è come se i pezzi faticosi di me, che hanno origine nel mio passato e condizionano il mio futuro quando sono ferma, si dissolvessero magicamente.
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