Il nome dell’associazione è in inglese, ma NoWalls – nata a Milano e impegnata sul fronte della promozione sociale e del supporto ai migranti – ha lanciato nei giorni scorsi una campagna che si chiama “Prima l’italiano”.
Questa frase, che sormonta una mano che regge una matita, sta circolando in Rete sulle piattaforme sociali, e sui muri del capoluogo lombardo. Lo stile e i colori sembrano quasi scimmiottare quelli della propaganda fascista, e richiama il motto “Prima gli italiani” che ha accompagnato l’arrivo al governo di Roma della Lega guidata da Matteo Salvini. Negli scorsi mesi, il nuovo governo italiano è stato al centro di polemiche internazionali per il suo rifiuto ad accogliere navi di ONG cariche di persone raccolte nel mar Mediterraneo a bordo di imbarcazioni di fortuna. E tra le scritte con cui due settimane fa sono stati vandalizzati i locali della Scuola di cultura popolare di via Bramantino, proprio a Milano, spiccava “W Salvini”. Il ministro degli interni italiano ha immediatamente e fermamente condannato il gesto.
Una delle attività che NoWalls e altre associazioni portano avanti è l’insegnamento della lingua italiana ai migranti che giungono nel Paese. Il progetto ScuolAperta di NoWalls, tra i primi ad essere attivato, punta proprio sull’istruzione e l’educazione come strumento di inserimento e integrazione. Su Facebook, il testo che accompagna le immagini della campagna “Prima l’italiano” recita: Da noi si impara l’italiano, perché l’integrazione è innanzitutto un linguaggio comune.
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