I MONDIALI DEI VINTI
STORIE E MITI DELLE PEGGIORI
NAZIONALI DI CALCIO
di Matteo Bruschetta
- Da una parte i vincitori, sul gradino più alto del podio, con la Coppa in mano e la medaglia al collo. Dall’altra gli sconfitti, che piangono lacrime amare e non sanno se capiterà un’altra occasione.
Matteo Bruschetta racconta in modo inedito e agrodolce, le dieci peggiori nazionali della storia dei Mondiali di calcio, le facce, le difficoltà e le speranze vane di chi non ce l’ha fatta. L’autore spezza dunque le catene della narrazione ufficiale, per fare spazio a personaggi poco conosciuti al grande pubblico del calcio. Storie di uomini e di sognatori, prima che di atleti e classifiche.Dieci avventure inedite e tragicomiche raccontano il gioco più bello del Mondo, attraverso i capitoli più curiosi e meno celebrati. “Il meglio del peggio” di venti edizioni dei Mondiali di calcio: nazionali dimenticate in fondo alla classifica, isole minuscole come Haiti o nazioni gigantesche come la Cina, democraticamente accomunate dalla sconfitta.
A rendere magico il romanzo dei Mondiali non sono solo le eroiche gesta del Brasile di Pelé o dell’Argentina di Maradona. A raccontare le storie sono personaggi insoliti e marginali, ma non per questo meno poetici: allenatori giramondo e portieri sfortunati, dilettanti allo sbaraglio e campioni nati nel posto sbagliato. Una serie di miti ed eroi improbabili, che ripercorrono la sorprendente ascesa nelle qualificazioni e la disastrosa caduta ai Mondiali della loro nazionale, documentata con statistiche e curiosità.
Gli occhi disillusi degli ultimi raccontano la manifestazione calcistica che, più di ogni altra, rappresenta un fenomeno sociale in grado di narrare la propria contemporaneità. Il calcio e i Mondiali sono infatti la scusa migliore per parlare di altro. Dentro a ogni racconto ci sono storia, geografia, cultura, società e molto altro ancora. Vittorie (poche) e sconfitte (tante) si mescolano al contesto sociale e politico degli stati dell’Africa, America e Asia da dove arrivano i protagonisti. Un viaggio in mondi lontani, che desta interesse in ogni aneddoto, non solo per i gol di cui si narra.
“I Mondiali dei vinti” è il manifesto di un modo romantico di intendere il calcio, in contrasto con lo spettacolo mainstream e le sue logiche commerciali, per cui conta solo il vincitore. Se anche voi ricordate il preciso istante in cui avete pianto dopo aver frantumato il sogno che inseguivate da anni, se anche voi volete conoscete da vicino come si riesce a viaggiare con speranza pur senza arrivare mai, “I Mondiali dei vinti” è un libro che sarà capace di emozionarvi e lasciarvi addosso la salata sensazione di una sconfitta immeritata.
"Tante squadre, raccontate attraverso i personaggi che animarono storie bellissime quando già l’arrivo alla fase finale del torneo rappresenta il Paradiso. Le ricordano, li ricordano, in pochi. E proprio per questo è ancora più bello leggere un libro così".
Nicola Roggero.
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