- Dopo “Crescendo”, sono passati un po’ di anni, ma la voglia di scrivere di poesie non è tramontata. La poesia rimane nelle mie vene anche se l’ho trascurata per un po’ di tempo. I tempi cambiano, vedo il mondo che cambia, più cresco e più so cosa voglio dalla vita e sebbene lascio che certi avvenimenti si mettano di mezzo, io voglio scrivere. “Volendo” rappresenta tutta la mia voglia di ricordare nel tempo ciò che scrivo, di mantenere viva una passione che coltivo nell’ombra da anni. Questo libro è fatto di lavoro, di pazienza ritrovata, di ritmi frenetici che non trovano pace, di amore ricostruito, di notti insonni, di dire, di fare, di viaggi, di parole raccolte, di gocce di vino, di ossessioni, di bianco, di nero, di tutto quello che per essere scritto non ha bisogno di spiegazioni, di favole, di scuse. “Volere è potere”, il motto più detto e ridetto, ma quante volte si è messo in pratica? Io lo faccio con questo libro, faccio prevalere la voglia di scrivere perché mi conviene per la mia salute, perché stare calmo e scrivere è l’unico modo per non impazzire, per controllare la rabbia, perciò la sfogo su queste pagine. Le mie poesie sono canzoni mai cantate, impulsive, scritte nel momento equilibrato di una cena tra amici, nell’estasi di un incontro tra amanti, nell’atmosfera del silenzio. Un’altra cosa ho voluto: mettere qualche mio quadro, l’altra faccia della mia arte, e combinare pittura e poesia, affinché esse viaggino insieme, sempre unite e mai più divise. Leggete questo libro se volete, se lo volete davvero, altrimenti cambiate genere, cambiate libro, anzi cambiate vita.
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