sabato 17 febbraio 2018

Favole nude di Alessandra Consolazione


FAVOLE NUDE

di Alessandra Consolazione

- Dodici finestre, dodici mesi, dodici donne non più giovanissime, sessualmente arrese: Teresa, Gemma, Angela, Rosita, Alice, Margaux, Elena, Giulia, Stefania, Giovanna, Marcella, Laura. E un uomo per tutte, Vincenzo, fotoreporter di cronaca nera che riscrive il finale delle loro storie raccontando dodici favole, rigorosamente nude. Vincenzo vive in un garage senza finestre, ma ogni notte, come un invisibile cosmonauta, aziona la sua Vespa 50 Special e parte per esplorare il pianeta donna dalla punta dei piedi alla cima dei capelli, un pezzo del corpo per ogni mese del calendario 2016, un macabro puzzle. Idealmente viaggia a bordo di una finestra sospesa nell’aria che potrebbe essere un’astronave, una mongolfiera, una lanterna magica, la carrozza numero dodici di un treno, o semplicemente un’allucinazione che atterra per il tempo necessario di fronte ad altre finestre, che sono dodici quante sono le donne. La sua missione è: offrire una nuova vista sul piacere, una seconda possibilità. Dodici storie in dodici capitoli, più l’epilogo che fornisce una chiave di lettura differente dell’intera storia, un finale che, dopo essere stato scritto, ha trovato corrispondenza in un reale fatto di cronaca pubblicato dai giornali locali nell’estate del 2016: "Bologna. Chi ha dimenticato in stazione la vecchia valigia con abitini anni '60 da neonata?" "Caccia al proprietario del bagaglio abbandonato al secondo binario della stazione di Alto Reno. Al suo interno vestitini per bimba che hanno superato decenni di moda: è fitto mistero." "Chi ha trascinato quella vecchia valigia anni '60 fino al secondo binario della stazione di Alto Reno (ex Porretta Terme, in provincia di Bologna)?" "Chi ha abbandonato quel prezioso contenuto fatto di abitini di bambina, che hanno vinto il tempo, stirati, inamidati e imbustati all'interno di quel bagaglio?" Ma il caso restò irrisolto. Un altro mistero e dodici storie, quelle di questo libro, anch’esse sembrano rimaste chiuse per troppo tempo in un’altra valigia abbandonata alla stazione Centrale di Bologna, Ufficio Oggetti Smarriti. Finché un uomo non invia dodici scontrini a dodici indirizzi, laddove si sono interrotte le vite di dodici donne nate negli anni ’60 che adesso si preparano a partire da dodici stazioni diverse, da Nord a Sud, per vestire nuovi panni, rinascere e riprendere il viaggio con un biglietto di ritorno per un unico treno su un binario fantasma, destinazione sconosciuta.

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