THOMAS LIGOTTI
- Nato e cresciuto a Detroit, nel Michigan, da una famiglia di origini per tre quarti italiane e per un quarto polacche, si laurea in lingua e letteratura inglese nel 1977 presso la Wayne State University. Negli anni dell'adolescenza si appassiona alla letteratura weird e di autori quali Thomas Bernhard, William S. Burroughs, Emil Cioran, Vladimir Nabokov, Edgar Allan Poe, Arthur Machen, H.P. Lovecraft, Giacomo Leopardi, Samuel Beckett, Franz Kafka e Bruno Schulz, che lo ispirano ad iniziare a scrivere mentre è ancora al college. Fra gli altri scrittori che hanno esercitato influenza su di lui, Ligotti ha citato Algernon Blackwood e M. R. James, scrittori horror della fin de siècle noti per il contenuto cosmico e soprannaturale delle loro opere e le conseguenti implicazioni nelle stesse] ed infine i filosofi esistenzialisti Arthur Schopenhauer e Peter Wessel Zapffe.
Dopo sei anni, nel 1981, riesce a far pubblicare da una rivista il suo racconto di esordio, The Chymist. Seguiranno le pubblicazioni di svariate raccolte quali I canti di un sognatore morto del 1986; Lo scriba macabro del 1991; Nottuario del 1994, fino alla raccolta che comprende tutte e tre le precedenti, The Nightmare Factory del 1996, con la quale vince il suo primo Premio Bram Stoker per la migliore raccolta di racconti.
Nel 2002 pubblica quello che è il primo esperimento di racconto lungo ai limiti del romanzo, My Work Is Not Yet Done, che gli permetterà di vincere altri premi letterari. Poi è il turno dei "macabri versi" di Death Poems (2004), fino all'ultima raccolta di racconti; Teatro Grottesco nel 2006. Dopo una lunga pausa narrativa nel 2010 pubblica il suo primo saggio, La cospirazione contro la razza umana, dove esprime tutto il suo pensiero filosofico pessimista, nichilista e antinatalista.
Nel 2014 la serie televisiva HBO True Detective del produttore Nic Pizzolatto attira l'attenzione sulle opere di Ligotti per via dei dialoghi di uno dei protagonisti della serie, Rust Cohle (interpretato da Matthew McConaughey), che per le proprie riflessioni esistenziali e antinatalistiche rimandano al suo saggio La cospirazione contro la razza umana, tanto che si arriva a vociferare di plagio, poi smentito dallo stesso produttore che ha citato Ligotti assieme a Eugene Thacker ed altri come principali riferimenti letterari per la sceneggiatura della serie.
Nel luglio del 2015 il saggio Born to Fear: Interviews with Thomas Ligotti, a cura di Matt Cardin, è stato annunciato tra i candidati del Premio World Fantasy.