domenica 9 ottobre 2022

LA SOLITUDINE DI MATTEO

 

LA SOLITUDINE DI MATTEO
Giovanni Robertini
- Che relazione c’è tra la scomparsa del sorriso di una ragazza e l’ascesa al potere di un politico? Una storia d’amore quasi vera è la risposta a questa domanda. Matteo, detto Teo, ha più di quarant’anni quando si trasferisce nel monolocale all’ombra di un banano nella Milano dei boschi verticali. Fa il consulente per una casa discografica, cercando di portare al successo giovani trapper. In giornate solitarie perse tra sigarette, poke e ansiolitici, comincia a sviluppare una delirante ossessione per il politico suo omonimo, onnipresente nei program- mi televisivi. Quel Matteo gli fa tornare in mente Tilla, l’ex compagna da cui si è appena separato dopo anni di convivenza. Teo e Tilla si conoscono dai tempi del liceo, lo stesso liceo frequentato dal politico ora in campagna elettorale permanente. I destini dei tre ragazzi si incrociano fin dagli anni Novanta, quando il risentimento di Matteo per essere rifiutato dalle liceali radical chic come Tilla accende la sua passione politica, per attraversare una lunga estate tra una Milano di teste rasate e tatuaggi e i puntuti scogli dei creativi di Ginostra, fino al deserto della Libia dove Tilla si trova oggi per una missione umanitaria. In una bizzarra teoria del complotto, che tra- sforma il romanticismo in resistenza politica, Teo cercherà di ritrovare il sorriso che ha perso e il suo nuovo posto nel mondo, che sia un monolocale di design o uno scoglio in mezzo al mare.

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