- In 1946, American judge Potter Stewart famously said, 'I can't define pornography, but I know it when I see it.'
Over seventy years later, the reverberations of this sentence are still felt across the world. From proposed porn bans to religious morality to women's rights, the assumption is that porn has a single, knowable definition. But if one man's pornography is another woman's erotica is another person's sex tape, what really counts as porn? And who gets to do the counting?
In this alternative conversation around digital sexual expression in India, Richa Kaul Padte takes readers on an intimate tour of the sexy internet. From camgirls to fanfiction writers, homemade videos to consent violations, Cyber Sexy is an unflinching deep dive into the messy terrain of what it means to seek out pleasure online. The question of whether or not something counts as porn is, ultimately, left up to the reader. After all, you'll know it when you see it, right?
Nel 1964, il giudice americano Potter Stewart disse: "Non posso definire la pornografia, ma lo so quando la vedo". A distanza di oltre cinquant'anni , il riverbero di queste parole si fa ancora sentire in tutto il mondo.
Che si tratti di divieti di pornografia, moralità religiosa o diritti delle donne, il presupposto è che il porno abbia un'unica definizione conoscibile. Ma l'arte di un uomo è l'erotismo di un'altra donna è il sex tape di un'altra persona.
In questo resoconto intrepido, empatico e ricco di sfumature del carrello della spesa sessuale che è Internet oggi, Richa Kaul Padte accompagna i lettori in un tour intimo delle culture sessuali online. Dalle camgirl agli scrittori di fanfiction, dai video fatti in casa alle violazioni del consenso, Cyber Sexy indaga su cosa significhi cercare il piacere online.
E per quanto riguarda se qualcosa conta o meno come porno? Lo saprai quando lo vedrai.
Nessun commento:
Posta un commento