- Protagonista del romanzo è la giovanissima Nina che, negli ultimi istanti di vita della madre, comincia a ripercorrere l’intimo sentiero dei ricordi. Inizia così un dialogo interiore per ricostruire la sua storia, attraverso il racconto di piccoli e grandi avvenimenti quotidiani. Fino al momento in cui, davanti al feretro della madre, Nina precipita in un gorgo scuro dal quale emerge a fatica l’immagine di un uomo che l’ha condotta a perdere il senso stesso dell’esistenza.
Nonostante i temi forti, la lettura è resa estremamente godibile dalla grande forza espressiva dell’autrice, in cui troviamo tutta la poetica dell’amore e della morte, il dolore e la passione, a tratti l’alienazione del sé dal resto del mondo. Sono frammenti di vita teneri e crudeli, che ricostruiscono il rapporto tormentato di una madre e di una figlia e l’epilogo amaro di un amore impossibile.
L'ESTRATTO
"Ho un ricordo nitido di quel giorno, so che ciò che è accaduto avrebbe dovuto, in qualche modo, aiutarmi a comprendere, avrebbe dovuto togliermi dalla testa quel film di cui non sono mai stata protagonista. Ma lo amavo. Ero scivolata dentro la scia salmastra del suo dopobarba, dentro le sue labbra umide e mute incollate alle mie, nelle sue unghie, nella sua testa.
E poi piangevo.
Perché sentivo che quell'amore balordo era solo mio, era sprofondato nella stessa, immutata desolazione della mia vita, come un veleno."
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