- Irene è sola al mondo: da piccola ha cambiato nome, dopo che la madre è rimasta vittima di una bomba innescata dal gruppo di attivisti che frequentava; poi, artista emergente a San Francisco, ha perso marito e figlio in un incidente fatale. Senza più stimoli né prospettive, arriva quasi per caso in Centroamerica, in un villaggio affacciato su un lago ai piedi di un vulcano. Qui trova alloggio a La Llorona, l’albergo meraviglioso e decadente di Leila, una donna che come lei ha alle spalle un passato complicato. Irene non sa raccontare di sé, non lo ha mai fatto: la paura che la sua vera identità venga scoperta e il dolore per il doppio lutto subìto la paralizzano. Così, ogni sera Leila la distrae con le storie degli ospiti che negli anni sono passati di lì. Grazie a lei, Irene riscopre interesse per la vita e ricomincia persino a disegnare. Finché Leila all’improvviso le lascia in eredità l’albergo, a patto di restaurarlo completamente: anno dopo anno, Irene ricostruisce anche se stessa, trovando in Tom l’amore inaspettato che sembra scritto nel suo destino. Il Bird Hotel è la storia romantica di una donna in fuga da tutto, che trova la forza di non arrendersi e continuare a sognare. Come in L’albero della nostra vita, Joyce Maynard intreccia cultura pop e storia americana, e celebra il potere salvifico della natura e dell’arte, semi da cui può germogliare la speranza anche nei momenti più cupi.
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