"Scriveva come una donna, ma come una donna che si è dimenticata di essere donna; sicché le sue pagine erano piene di quella curiosa qualità sessuale che appare soltanto quando il sesso non è consapevole di se stesso." Così diceva Virginia Woolf in Una stanza tutta per sé . Così cerca di dire Annalisa Monfreda alle sue due figlie, durante una vacanza on the road tra sole donne. Strada facendo, tra esplorazioni nella natura e vagabondaggi urbani, l'autrice mette a punto una lista di lezioni che vorrebbe che le figlie imparassero nel loro cammino di crescita. Seguire i desideri e diffidare dei sogni. Prendersi cura della propria felicità prima di badare a quella degli altri. Coltivare l'ambizione, scoprendo che non è altro che ostinazione. E inseguire la bellezza, in sé e negli altri. "La bellezza non è perfezione, ma verità. Quello che le nostre figlie dovrebbero inseguire nello specchio, con o senza l'ausilio del make-up, non è la vicinanza o lontananza da un particolare modello, ma la messa in scena migliore della propria autenticità. Quando ci riescono, dico loro: 'Sei bellissima'. Ebbene sì, lo faccio. Perché alle bambine si dice 'bella' e ai maschietti 'bravo'? Io dico anche il resto. Ma quando vedo la bellezza-verità non riesco a non riconoscerla." Come se tu non fossi femmina è un libro che supera gli stereotipi di genere per offrirci una prospettiva nuova e illuminante sull'educazione delle figlie. Scritto come un Thelma & Louise familiare e tenerissimo, è un avvincente viaggio di formazione capace di rivelare il profondo significato di essere donna.
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