mercoledì 12 marzo 2025

REGINA DI BASTONI

REGINA DI BASTONI
Nicola Sivo

- Lavorando come spogliarellista guadagnavo almeno il doppio dello stipendio medio nazionale perciò amici, parenti e invidiosi vari, non avevano idea del tesoretto che custodivo in banca. Quelli credevano di avere inteso ogni cosa; per loro vivevo alla giornata, con modalità infantile, probabilmente sul filo del rasoio, o di un tanga, dipendeva dai punti di vista.

[…] Francesca disse: «Vorrei darti un premio. Desidero donarti la lettura dei Tarocchi.»
Venivo pagato per soddisfare le richieste femminili, quindi accettai. Mi ficcò sotto al naso tre carte: Asso di Bastoni, Asso di Spade e Regina di Bastoni. Iniziò a spiegare il significato dell’estrazione ma fu deconcentrata dalla mia vicinanza. Sollevò la testa dal tavolo su cui era riposto il mazzo e mi guardò da vicino. In pratica, mi trapassò con lo sguardo. Le sue iridi, dello stesso colore della giada, si fissarono su di me per un istante e, quasi con un tono di resa, annunciò: «Forse è giunta l’ora degli strusciamenti.»

[…] Prima di lasciarmi andare lei domandò: «Vorrei farti una foto con il cellulare. Hai un bel sorriso.»
Acconsentii a finire nella collezione della baronessa corvina, una foto del volto che male avrebbe mai potuto fare? Raccolsi lo zaino e discesi ai camerini per darmi una risistemata, scordando il giubbotto nell’ufficio.
Quella fu l’ultima volta in cui vidi Francesca, da viva perlomeno.

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