Aveva 89 anni ed era noto in tutto il mondo per i suoi romanzi di spionaggio ambientati durante la Guerra Fredda.
Lo scrittore britannico John le Carré è morto sabato sera a 89 anni. Le Carré – pseudonimo di David J. M. Cornwell – era noto principalmente per i suoi romanzi di spionaggio ambientati durante la Guerra Fredda. A dare la notizia della sua morte, domenica, è stato il suo agente Jonny Geller che ha detto che le Carré è morto al Royal Cornwall Hospital, in Cornovaglia, dopo una breve malattia non legata al coronavirus.
Le Carré era nato a Poole, in Inghilterra, nel 1931. Nel 1948 si era iscritto all’università di Berna, in Svizzera, per poi tornare in Inghilterra, a Oxford, e laurearsi nel 1956 in letteratura tedesca al Lincoln College. Nei due anni successivi aveva insegnato al prestigioso college di Eton e nel 1959 era diventato funzionario del ministero degli Esteri britannico. Successivamente fu reclutato dai servizi segreti (MI6).
Le Carré si ispirò alla sua esperienza diretta come agente segreto per creare il personaggio di George Smiley, protagonista di molti suoi romanzi, a partire dal primo del 1961, Chiamata per il morto. Due anni dopo, nel 1963, pubblicò La spia che venne dal freddo, il romanzo che lo rese famoso a livello internazionale. Tra gli altri suoi romanzi più noti ci sono La talpa (1974), L’onorevole scolaro (1977), Tutti gli uomini di Smiley (1980), La casa Russia (1989), e, tra i più recenti, Un passato da spia (2018) e La spia che corre sul campo (2019).
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