lunedì 8 marzo 2021

II rintocchi della Marangona

 

I rintocchi della Marangona
di Alberta Basaglia 
e Giulietta Raccanelli

- Venezia. Su uno dei ponti del sestiere di Cannaregio due ragazzine si scontrano: hanno entrambe un appuntamento da rispettare, sono di corsa, ma l'incontro diventa subito un'occasione per essere curiose l'una dell'altra, per scambiarsi opinioni, per raccontarsi chi sono. Eppure c'è qualcosa che le rende molto particolari. Sì, perché Mirtilla e Nina appartengono a due «tempi» diversi: Nina è nostra contemporanea, Mirtilla viene dalla seconda metà del Cinquecento ed è arrivata nella Venezia di oggi grazie a una piega dello spazio-tempo. Il colloquio è fitto: si parla di medicina, di relatività, di mostri, di uomini grandi e piccoli; si parla anche di moda (cosa sono quegli stivali colorati che porta Nina?), di cibo e naturalmente del presente e del futuro della città (non sa forse Mirtilla che sta nascendo un'opera faraonica pensata per difendere Venezia dall'acqua alta? No che non lo sa. Anche se non si stupisce affatto, visto che nel suo Cinquecento era stato ventilato un progetto per chiuderla dentro un giro di mura merlate). E che cos'è quell'enciclopedia «so tutto io» in cui Nina si specchia continuamente per avere informazioni? Ma Mirtilla deve andarsene, perché c'è qualcuno di là che è molto malato e se ne deve occupare. Nina a casa ha una scatola di antibiotici (potrà passare quella scatola la barriera del tempo?). Ai rintocchi di mezzanotte della campana di San Marco – la Marangona – si dovranno salutare (sanno che appartengono alla stessa città ma a mondi diversi) e sono tanto impazienti di reincontrarsi quanto rassegnate a perdersi per sempre. Che cosa riserva il destino alla loro amicizia?

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