- Judit ha 24 anni ed è la ragazza della porta accanto. Bella, di buona famiglia, diplomata e laureata in tempi record, la sua carriera scolastica è perfetta tanto quanto la sua vita sentimentale: David, il suo ragazzo dai tempi del liceo, sta per diventare suo marito e insieme si trasferiranno a Londra, dove lui ha ottenuto la cattedra come professore universitario.
Il suo futuro è programmato al dettaglio e la sua vita è praticamente perfetta, cosa potrebbe andare storto?
Nick, stessa età, ma totalmente diverso: alto, palestrato e tatuatissimo è il nuovo ragazzo del distributore della biblioteca in cui Judit lavora. I due sembrano appartenere a mondi diamentralmente opposti, eppure il loro passato li lega...
I loro brevi incontri al distributore sono pieni di frecciatine e battute sarcastiche. Resistere a quel sorriso tagliente le sembra impossibile: per quanto tenti di allontanarsi da quel bruto, ruvido groviglio di muscoli qualcosa di più potente della sua volontà la spinge verso di lui.
Sarà forse per questo che una sera, dopo tanti bicchieri di vino, Judit creerà un profilo falso per iniziare a chattare con lui. Ci vorranno tante notti di sogni e messaggi spinti per far capire a Judit che la sua vita ha smesso di essere così perfetta: e forse è meglio così.
Lui mi passò una mano tra i capelli e mi trasse dolcemente a sé. Mi sussurrò all’orecchio un: “Mi dispiace”, sommesso, a cui ne seguì un altro e un altro e un altro ancora. Sentii la sua voce e seppi che si stava trattenendo dal piangere. Liberai le braccia dal suo petto e lo abbracciai a mia volta. Ci tenevamo forti stretti. Chiusi gli occhi. Lì, tra le sue braccia possenti, mi sentii al sicuro. Quelle stesse braccia che mi avevano causato tutti quei guai in quel momento erano un balsamo perfetto per il male che avevo provato. Mi abbandonai a lui e lui si abbandonò a me. Le mie mani sfioravano il suo corpo e le sue il mio, come se volessimo accarezzare le nostre anime
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