- Frank Dominio è un anonimo quadro aziendale. Alla sua postazione passa giornate tutte uguali, segnate dalla stolida ripetizione di rituali noiosi e stantii, tra cui la riunione settimanale con i colleghi e il capo. Durante una di queste, mentre a turno i colleghi fanno il punto della situazione dei loro reparti, Frank Dominio per una volta osa fare qualcosa di inaspettato: proporre un nuovo prodotto. Purtroppo per lui questo significa uscire dai ranghi, e così ben presto finisce ostracizzato sempre più dal resto dell’ufficio, fino a trovarsi costretto a rassegnare le proprie dimissioni. Frank Dominio pianifica dunque una vendetta letale stringendo un’alleanza con una tenebra liquida e viscosa, un oblio cieco di terrore con il quale ossessiona e condanna a morte ogni membro della setta aziendale che lo ha fatto fuori. Il suo corpo fisico si smaterializza in un fiume inesorabile di disintegrazione da cui sorveglia da lontano le vite misere degli ex colleghi per poi ghermirle con una pena raccapricciante. Il volto di Dominio non è più quello di un supervisore aziendale: è quello di un Angelo della Morte, un’entità sovrannaturale che si vendica di chiunque lo abbia ostacolato. Il maestro dell’orrore Thomas Ligotti tinge di nera inquietudine l’esistenza quotidiana e rivela attorno ai cubicoli della nostra mente uno sconfinato mondo di paura informe. Il perturbante è vedere ciò che ci è familiare prendere una piega macabra e inspiegabile: Il mio lavoro non è ancora finito ci lascia sbigottiti e inquietati, in preda a incubi e deliri. Ligotti crea un mondo oscuro e surreale in cui perdersi, un labirinto visionario di nebbia giallastra, in cui gli uomini e le donne in abiti e tailleur scuri che camminano a ritmo cadenzato nelle strade delle nostre città sono, a ben guardare, i veri mostri che ogni giorno ci perseguitano.
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