La "cineseria", corrente di gusto, nata e diffusasi in Occidente a partire dal XVII secolo, si proponeva di rielaborare soggetti, stimoli ornamentali e tecniche decorative provenienti dall'estremo oriente e in particolare dalla Cina. In ritardo rispetto alle altre corti europee, in Italia la "cineseria" ebbe la sua maggiore e più spettacolare diffusione nel Settecento, quando il gusto per l'Oriente si inserì con prepotenza nei dettami del Rococò. In gran parte delle corti italiane, dal Regno Borbonico di Sicilia e Campania, al Piemonte dei Savoia, dal Veneto alla Roma pontificia, attraverso Firenze e il Granducato prima Medici e poi Lorena, in tutta la penisola la "cineseria" ha lasciato evidenti e affascinanti tracce: nell'architettura, nella decorazione pittorica d'interni, nella ceramica e nella porcellana, nell'ebanisteria, nei tessuti e in tutte le altre arti decorative. Questo libro, riccamente illustrato con circa trecento foto, è il primo studio unitario sulla "cineseria" in Italia.
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