- Parma, 1955 -
Dopo la Seconda Guerra Mondiale l’Italia sta iniziando a rialzare la testa.“L’aria pareva più pura, persino la natura più bella; quanta fiducia negli uomini, quanta speranza stava rifiorendo…”Attilio Paolicchi, per poter provvedere alla famiglia, durante quegli anni difficili aveva iniziato a lavorare come falegname, mentre sua moglie Giorgia aveva intrapreso il lavoro di domestica presso una delle più ricche famiglie della città: i Colombini.Adesso che il paese è in ripresa Attilio può tornare ad occuparsi esclusivamente dell’attività di famiglia: “Il regno del balocco”. Con le sue abili mani è capace di ridare vita a bambole, giocattoli e oggetti d’arte usurati dal tempo. Dote che ha trasmesso anche alla sua unica figlia: Sibilla. Lei ama da sempre quel regno incantato dove può respirare i forti odori di resina, stucco, pasta abrasiva, cera, diluente, porcellana in polvere e colori ad olio.Ama le bambole che, grazie al suo tocco, hanno diritto a una nuova vita e una ritrovata dignità.Un pomeriggio, mentre Attilio è impegnato altrove e Sibilla si sta occupando del negozio, l’affascinante, ricco e sfrontato Giulio Colombini entra per far riparare un carillon. Si invaghisce della bella e ritrosa Sibilla, ma la sua fama di libertino lo ha preceduto e così, la ragazza lo rifiuta.Per Giulio conquistare quella giovane donna è diventata una questione di principio, maSibilla non è disposta a lasciarsi sopraffare da un uomo fedele solo al denaro e al potere.Chi dei due vincerà questa battaglia?
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