- Da che ricordi, Belle – giovane commessa in un negozio di abbigliamento – è sempre stata ossessionata dalla sua pelle e dai video sulla skincare, guardarli è sempre stato il suo passatempo. Quando però sua madre Noelle, una bizzarra donna canadese trapiantata in California che non vede da tempo, muore misteriosamente, Belle parte dalle nevi di Montréal diretta nel sud degli Stati Uniti, ad affrontare la difficile eredità che la madre le ha lasciato e a cercare una risposta per la strana dinamica della sua morte. La posta in gioco aumenta quando una misteriosa presenza appare durante la veglia funebre (“il party”), facendo intendere a Belle di saperne più di lei sull’incidente di Noelle. Con l’aiuto di un paio di scarpe rosse, Belle verrà attirata nell’abbraccio pungente di quella che a prima vista sembra una lussuosa ed elitarissima spa a cui sua madre era affiliata. Rouge è Biancaneve che incontra Eyes Wide Shut, una surreale discesa nel lato oscuro della bellezza, nell’invidia, nel dolore e nel complicato amore tra madri e figlie. Con umorismo nero e un horror seducente, Rouge racconta l’industria della bellezza, e il pericolo a cui tutt3 andiamo incontro di interiorizzare il suo sguardo spietato. Baciato dal sole della California, ma macchiato dal rosso sangue delle rose, Rouge scandaglia il nostro rapporto con la mortalità e la bellezza, trascinandoci in una suggestiva favola gotica dove nulla, ma proprio nulla è come sembra. “Tutto è iniziato con la mia dipendenza dai video sulla skincare. Non riuscivo proprio a smettere di guardarli. Non ho potuto fare a meno di chiedermi: cosa sta succedendo qui? Che senso ha questa ossessione?” Mona Awad su Rouge
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