… Fu mio padre, seduta sulla canna della sua bicicletta, a portarmi in collegio. Durante il viaggio piangevo, lui si fermò per bere in un locale e comprò un omino di zucchero per me. Nel darmelo disse: “Non piangere, in collegio starai bene e vedrai anche il mare…”
La morte della madre, la violenza del padre alcolizzato e i nove anni vissuti in collegio, segneranno per sempre Andreina. Nel suo “Racconto della nostra vita”, partendo dall’immediato dopoguerra, fino ai primi anni del nuovo secolo, si racconta attraverso i ricordi dell’infanzia infelice, i sogni di adolescente e la delusione di un matrimonio sbagliato. Schiva e malinconica, troverà la forza di andare avanti, coltivando i tanti interessi, incoraggiata dal grande amore della sua vita: quello per le tre figlie.
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