- Vuoi vivere un'altra vita? Vuoi essere un'altra persona? Non sempre è la scelta giusta. L'elegante edificio si staglia di fronte a lei. Sonia alza lo sguardo per seguirne il profilo fin dove incontra il cielo. Non ricorda in che modo si sia trovata a lavorare come cameriera in uno degli alberghi più lussuosi della città. In fondo, nella vita, si è sempre sentita una figurante più che una protagonista. A volte, però, sogna di essere un'altra. Quando le viene chiesto, forse per la sua straordinaria somiglianza con la ragazza, di occuparsi della giovane Amina, in visita a Marbella con la sua ricca famiglia, da un giorno all'altro Sonia viene introdotta in un mondo di sfarzo e desideri immediatamente esauditi, un mondo di donne misteriose e molto lontane da lei. Finché Amina le fa una proposta: scambiarsi di ruolo per un giorno. Si somigliano talmente tanto che nessuno se ne accorgerà. Vivere la vita di un'altra persona per ventiquattr'ore. Farlo per davvero. Sonia legge negli occhi della ragazza una disperata voglia di libertà e accetta. Eppure, quando l'alba sta ormai per sorgere, Amina non fa ritorno. Sonia si sente ingannata da una persona che voleva soltanto aiutare. Ora deve fare di tutto per cercarla e riprendersi la sua identità, perché il mondo dorato in cui è finita è rischiarato dal luccichio di mille diamanti che, in realtà, sono solo fondi di bottiglia. Deve scappare. Ma anche fuori da lì non può svelare a nessuno il suo segreto. Una rete di menzogne e ricatti la circonda. Sonia capisce allora che lei e Amina hanno in comune molto più di quanto pensasse. Se sei una donna la verità non conta, i tuoi desideri non contano. Devi solo guardarti le spalle da chiunque. Anche da te stessa. Un romanzo sul peso delle scelte. Sulle apparenze che non sempre ingannano. Sull'indipendenza delle donne, che resta ancora una sfida aperta per la quale vale sempre la pena di lottare.
giovedì 30 giugno 2022
LE GAZZE
LE GAZZE
Mark Edwards
- Due perfidi vicini di casa e la tua vita sarà un incubo
Jamie e Kirsty acquistano una casa nuova. È perfetta, in una zona tranquilla a dieci minuti dal cuore di Londra. Il loro futuro è rosa: vogliono sposarsi e avere bambini. I vicini li accolgono a braccia aperte, soprattutto i Newton, la coppia dell’appartamento col giardino. Sembra proprio nascere una bella amicizia.
Giorno dopo giorno, però, cominciano ad avvenire fatti inquietanti nella casa di Jamie e Kirsty. Ratti morti davanti alla porta e musiche terrificanti durante la notte sono solo i primi disagi: la paura vera arriva quando il migliore amico di Jamie cade in coma per un incidente in go-kart, avvenuto proprio in compagnia dei Newton.
Da quel momento Jamie e Kirsty non hanno più pace: i Newton li prendono di mira con una campagna del terrore e la tensione cresce insieme ad ansie e paranoie. La guerra psicologica a cui Jamie decide di non arrendersi diventa un’ossessione che trasformerà la casa dei sogni in un vero e proprio incubo.
mercoledì 29 giugno 2022
UNA VITA DA DONNA
- Doris Wishman è stata una regista meno celebre di Ida Lupino, ma anche una professionista assai prolifica in anni in cui, per una donna, non era facile esserlo. Pragmatica e determinata, quando non trovava soldi per dirigere uno dei suoi leggendari B-movie, si dedicava con la stessa applicazione e lo stesso disincanto a vendere oggettistica dedicata in un sexy shop. Quella di Wishman è una storia poco nota che andava raccontata, anche perché aiuta a capire come il sesso e il genere abbiano una geometria variabile, spesso per ragioni molto diverse da quelle che immaginiamo.
Zoe, ad esempio, un’altra figura che incontriamo in queste pagine, per sessantadue anni ha vissuto da uomo e decide di affrontare la transizione uomo – donna molto tardi. La spinge un desiderio legittimo, sottile e fortissimo: quello di vedere almeno un tratto della vita che si era sempre raccontata coincidere con quella che vive. Quanto a Giovanna, corre per Roma, la fotografa e ha un amore americano difficile da etichettare: ma se le si chiedesse che cosa sia, ognuno dei suoi gesti, non si fermerebbe a rispondere. Neanche Letizia Muratori temporeggia in spiegazioni, si lascia continuamente sorprendere e smentire. E se le si chiedesse cosa siano queste storie – un documento, un’indagine, un’invenzione – probabilmente non risponderebbe neanche lei. O non le avrebbe scritte. Ciò non toglie che a fine lettura la “vita da donna” del titolo risulti essere quello che è: una conquista.
OH WILLIAM!
«Vorrei dire alcune cose sul mio primo marito, William», esordisce una Lucy Barton oggi sessantaquattrenne aprendo questo capitolo della sua storia, e nell'immediatezza del suo proposito s'intuisce il lavorio di riflessioni a lungo maturate. Sono passati decenni da quando Lucy, convalescente in un letto di ospedale, aspettava la visita delle sue bambine per mano al loro papà; decenni da che, con pochi vestiti in un sacco dell'immondizia, lasciava quel marito tante volte infedele e si trasferiva in una nuova identità. Oggi Lucy è un'autrice di successo, benché ancora si senta invisibile, con le figlie ormai adulte ha un rapporto vitale e premuroso, e da un anno piange la scomparsa del suo adorato secondo marito, David, un violoncellista della New York Philharmonic Orchestra, nato povero come lei. William di anni ne ha settantuno, è sposato con la sua terza moglie, Estelle, di ventidue anni più giovane, e la sua carriera di scienziato sembra agli sgoccioli. Tanta vita si è accumulata su quella che lui e Lucy avevano condiviso. Perché dunque William? Perché tornare a quell'uomo alto e soffuso d'autorità, con una faccia «sigillata in una simpatia impenetrabile» e un cognome tedesco ereditato dal padre prigioniero di guerra nel Maine? Corrente carsica che scorre silente per emergere in imprevedibili fiotti di senso e sentimento, questo matrimonio è ricostruito per ricordi apparentemente casuali – una vacanza di imbarazzi alle Cayman, una festa tra amici non riuscita, un viaggio di risate in macchina, un amaro caffè mattutino – ma capaci di illuminare i sentieri sicuri e i passi falsi di una vita coniugale, dove le piccole miserie e gli asti biliosi convivono con i segni di un'imperitura, ineludibile intimità. Così è William il primo che Lucy chiama quando viene a sapere della malattia di David; ed è a Lucy che William chiede di accompagnarlo in un viaggio nel Maine alla spaventosa scoperta delle proprie origini e di verità mai conosciute. «Oh William», torna a ripetere Lucy, e in quell'interiezione c'è un misto eloquente di esasperazione per le sue mancanze e tenerezza per le sue illusioni. Un sentimento caldo che si allarga in un abbraccio universale: «Ma quando penso Oh William!, non voglio dire anche Oh Lucy!? Non voglio dire Oh Tutti Quanti, Oh Ciascun Individuo di questo vasto mondo, visto che non ne conosciamo nessuno, a partire da noi stessi?»
martedì 28 giugno 2022
TUTTA COLPA DELLO YOGA
- Mimì ha trentadue anni, è laureata in psicologia ed è alla disperata ricerca di un lavoro. L'esame per un posto da psicologa non è andato come sperava, e deve adattarsi a fare "l'esattrice" con un contratto a termine di soli tre mesi in un'azienda che concede prestiti: un momento pessimo e senza grandi prospettive per il futuro. Così, per trovare un aiuto, spinta dalla sua amica Franca, che ha capito il periodo di crisi, si iscrive a un corso di yoga. Migliorare se stessa e recuperare l'equilibrio interiore che ora le manca: ecco cosa desidera. Ma galeotto sarà lo yoga... Ben presto infatti la semplice ammirazione per Swami, il suo maestro, si trasforma in qualcosa di ben poco spirituale... A complicare le cose entra in scena un altro uomo: Enrico, il suo capo, il classico tipo bello, griffato e molto, molto antipatico. L'antitesi di Mimì. Ma, come si sa, gli opposti si attraggono, e ben presto Mimì si troverà a dover scegliere: da una parte l'amore che pensa di provare per Swami e dall'altra la passione per Enrico...
LA SIGNORA DELLA PORTA ACCANTO
- Marion e Hortensia sono come il diavolo e l'acqua santa: bianca e snob l'una, nera e scontrosa l'altra. Da quasi vent'anni sono vicine di casa a Katterijn, una zona residenziale di Città del Capo. A unirle è il successo ottenuto sul lavoro, in un'epoca in cui le donne in carriera erano rare: se Marion è riuscita ad aprire uno studio di architettura con più di trenta impiegati, Hortensia è diventata una «guru del design». A separarle due decenni di disprezzo reciproco e futili litigi. Fresche di vedovanza e con un piede nella tomba, le due vecchiette - l'Avvoltoio e la Terribile, come si chiamano tra loro - continuano a detestarsi apertamente, finché un evento inaspettato non le costringe a una convivenza forzata. Tra battibecchi quotidiani, sfoghi velenosi e i timidi tentativi di Marion di creare una complicità «alla Thelma & Louise», l'ostilità si addolcisce e i rancori si trasformano lentamente nel terreno comune tra due donne forti capaci di farsi strada negli anni difficili della segregazione razziale. Con sguardo lieve e umorismo caustico, Yewande Omotoso dà vita a un racconto sull'emancipazione femminile, sull'impatto del colonialismo nella società sudafricana e, soprattutto, su una materia spesso elusiva: l'amicizia.
LA FINE DELLA STORIA
lunedì 27 giugno 2022
LA VITA QUANDO ERA NOSTRA
- Madrid, anni Cinquanta. «Mi manca la vita quando era nostra…» Lola lo ripete spesso al marito Matías, ripensando ai giorni pieni di libri, progetti e idee, prima che la guerra civile cambiasse la faccia e le strade della città, e distruggesse in un colpo solo le loro vite, la loro casa editrice, e i loro sogni. Ora Lola e Matías hanno una piccola libreria, incastonata in un vicolo seminascosto della città. Una libreria di libri già letti: libri usati, passati di mano in mano e di vita in vita, che Matías raccoglie e rivende andando in giro per le case madrilene. Ed è proprio mentre, carico di una pila di volumi, si inerpica come ogni giorno su per il vicoletto, che una donna lo vede. Si chiede chi sia quest'uomo che gira la città con le braccia piene di libri, e comincia a seguirlo. Da quel giorno la vita di Alice, inglese arrivata a Madrid prima della guerra, cambia per sempre. Grazie alla piccola libreria di Matías, e grazie a un libro: quello sistemato su un leggio in vetrina, che Lola e Alice leggeranno insieme, pagina dopo pagina. Piano piano, un'amicizia eccezionale, intensa e tessuta capitolo dopo capitolo, prende forma. Un'amicizia tra due donne che portano entrambe il peso del passato, due segreti - e due amori - nascosti nelle pieghe degli anni di guerra, e che entrambe troveranno, infine, il coraggio di rivelare. Solo così la vita com'era prima, prima della guerra, prima della dittatura, forse potrà tornare. Il romanzo dell'anno in Spagna, da un'autrice amatissima in patria tradotta per la prima volta in italiano, che ha saputo racchiudere in queste pagine una storia delicatissima, femminile e magica, regalandoci allo stesso tempo un inno straordinario alla bellezza e al potere della lettura. Perché un giorno senza leggere è un giorno perso.
TEMPESTA IN GIUGNO
«Irène Némirovsky» ha scritto Pietro Citati «possedeva i doni del grande romanziere, come se Tolstoj, Dostoevskij, Balzac, Flaubert, Turgenev le fossero accanto e le guidassero la mano». Per tutti coloro che dal 2005 (anno della pubblicazione di "Suite francese" in Italia) hanno scoperto, e amato, le sue opere, questo libro sarà una sorpresa e un dono: perché potranno finalmente leggere la «seconda versione» – dattiloscritta dal marito, corretta a mano da lei e contenente quattro capitoli nuovi e molti altri profondamente rimaneggiati – del primo dei cinque movimenti di quella grande sinfonia, rimasta incompiuta, a cui stava lavorando nel luglio del 1942, quando fu arrestata, per poi essere deportata ad Auschwitz. Una versione inedita, e differente da quella, manoscritta, che le due figlie bambine si trascinarono dietro nella loro fuga attraverso la Francia occupata, e che molti anni dopo una delle due, Denise, avrebbe devotamente decifrato. Qui, nel narrare l’esodo caotico del giugno 1940, e le vicende dei tanti personaggi di cui traccia il destino nel suo ambizioso affresco – piccoli e grandi borghesi, cortigiane di alto bordo, madri egoiste o eroiche, intellettuali vanesi, uomini politici, contadini, soldati –, Némirovsky elimina tutte le fioriture, asciuga e compatta; non solo: ricorrendo alla tecnica del montaggio cinematografico, limitandosi a «dipingere, descrivere», sopprimendo ogni riflessione e ogni giudizio, conferisce a questo allegro con brio un ritmo più sostenuto – e riesce a trattare la «lava incandescente» che ne costituisce la materia con una pungente, amara comicità.
PALLA AL CENTRO, GIOCA DAMIANO TOMMASI
- Nell’opera Hrabar racconta di come Damiano Tommasi sia diventato quel calciatore, promosso in serie A con l’Hellas Verona, vincitore dello scudetto con la Roma, titolare con la maglia azzurra nel campionato del mondo in Giappone e Corea, rimanendo legato alla famiglia e ai suoi valori, agli amici d’infanzia, alla sua terra. Dagli inizi nel corridoio di casa, alla fermata dell’autobus o nei prati di Vaggimal, località nel Comune di Sant’Anna d’Alfaedo, Damiano giocava rigorosamente «tre contro due» con i fratelli Alfonso e Zaccaria, il cugino Tarcisio e l’amico di sempre Ivan. Da lì alla prima squadra, il Real Vajmal, il passo fu breve. Quindi, dopo molti sacrifici tra studio e pallone, Tommasi approdò nel calcio professionistico, in cui ebbe diverse soddisfazioni ma anche momenti particolari: un grave infortunio, la voglia di ricominciare, il rientro in campo. «Questo libro non rappresenta una biografia ma vuole raccontare, attraverso episodi ed aneddoti, un lato di Damiano Tommasi meno conosciuto ma che forse è quello più determinante per la sua carriera di calciatore che tutti conosciamo» anticipa l’autore, il giornalista Marco Hrabar. «Attraverso quest’opera» spiega Niko Damoli titolare della Damolgraf Editore che ha voluto fortemente la realizzazione del libro «abbiamo voluto entrare nel mondo dell’editoria sportiva, grazie alla fattiva collaborazione con Marco Hrabar, partendo da uno dei calciatori veronesi più conosciuti negli ultimi vent’anni, Damiano Tommasi».
domenica 26 giugno 2022
TRILOGIA DI MALENOTTI
Nero Totale
In un albergo ad ore del centro di Roma viene trovato il cadavere di un uomo, nudo, legato e strangolato. Sembra un caso semplice, un gioco erotico finito tragicamente; dalle prime indagini emerge che la vittima, un importante uomo politico dell'opposizione, noto e stimato, frequentava segretamente prostitute e praticava assiduamente giochi sadomaso. L'indiziata numero uno è la sconosciuta donna bionda che era con lui, scomparsa prima della scoperta del cadavere. Ma il giovane e ancora poco esperto commissario Malenotti, incaricato delle indagini, non è convinto. La vittima aveva iniziato una battaglia contro la corruzione ed era impegnato in una campagna contro una società, proprietaria di cliniche private, sospettata di trarre profitti illeciti: quindi un personaggio molto scomodo, dalla cui morte molti possono trarre vantaggio. Il commissario si spinge in questa direzione, condizionato anche dalle sue convinzioni politiche e dal disgusto per il malaffare imperante nella realtà romana, ma ci saranno altre vittime prima di arrivare alla soluzione del caso.
Il buio
Giovanni Serrano, giovane ambizioso e brillante affarista, ha messo in piedi una società che raccoglie investimenti promettendo grandi guadagni ai suoi clienti.
Quando viene trovato morto nel suo appartamento, ucciso da un solo colpo di pistola, il commissario Malenotti, della squadra mobile di Roma, si trova di fronte ad un caso che si prospetta difficile. Non ci sono indizi sull'identità dell'assassino: nessun testimone, nessuna impronta, manca l'arma del delitto. Si scopre presto che Serrano era sorvegliato sia in casa che in ufficio. Chi lo teneva sotto controllo? Il flemmatico commissario, coadiuvato dall'ispettore Bizzarri e dalla procace sovrintendente Palmucci, deve scavare nella vita del morto per individuare il possibile movente dell'omicidio, deve ricercare il colpevole tra le vittime delle truffe di Serrano o tra le sue amanti, una delle quali moglie di un noto uomo politico.
Finalmente l'alba
Malenotti, promosso vice questore, torna alla squadra mobile di Roma, dopo un periodo trascorso a dirigere un commissariato di periferia. Si trova subito alle prese con alcune misteriose vicende.
Ritrova Caterina, ex compagna di scuola, avvenente quarantenne che arrotonda i suoi guadagni facendo incontri sadomaso a pagamento. Durante un incontro in un motel sul raccordo anulare diventa testimone involontaria di una misteriosa rapina ai danni di un suo cliente,
Lazar Kubati, un albanese da anni residente in Italia, viene trovato morto alla periferia di Roma, ucciso da due colpi di pistola di grosso calibro e una giovane informatica, Isabella Ripanti, che lavora in una dinamica società di sviluppo software, la SofTech, scompare misteriosamente.
Tre fatti, apparentemente scollegati tra loro, impegnano gli uomini della squadra mobile in questo nuovo romanzo.
TREMAROMA
- Dopo decine di migliaia di anni di storie raccontate vicino al fuoco, quattro millenni di parole scritte, duemilacinquecento anni di Teatro, un secolo di cinema ed ottant’anni di Radio e Televisione, esiste ancora una storia che valga la pena di essere raccontata?Se lo chiedeste a Rebecca Rienzi, la nostra protagonista, un’aspirante scrittrice introversa, saffica e dolcemente disturbata, che indossa sempre una tuta blu scolorita e cerca di sopravvivere in un mondo indifferente e pieno di gente fasulla, lei vi risponderebbe di sì. Ma certo, cacchio. Vi risponderebbe che forse la storia più incredibile da raccontare è proprio la sua. Di come ha conosciuto il suo unico grande amore, Petra, e di come lei l’abbia salvata dall’abisso della depressione e segnata per sempre. Ma andiamo con ordine. La nostra storia inizia nei primi giorni di Giugno dell’anno 2000.In quell’estate incandescente e storicamente tumultuosa: dal Giubileo al primo Gay Pride agli Europei di calcio in Belgio e Olanda. Con grande sorpresa Rebecca scopre di non essere stata ammessa agli esami di maturità. Unica di tutta la classe, come a sancire una diversità ed un isolamento che avevano condannato dall'inizio la sua svogliata carriera scolastica.Tutto sembra perduto quando un balzo quantico del destino gli mette davanti Petra, una stilista ventenne dai gusti innovativi e dal passato tormentato. Figlia di un burbero produttore cinematografico, Livio Vettriano, e di un’attrice francese che fa continui dietrofront da cliniche per disintossicarsi, Petra è l’esatto opposto di Rebecca: solare, estroversa, indomita e piena di amici freaks anche se nel profondo nasconde un dolore remoto e segreto. Tra le due ragazze sboccia spontaneamente un legame feroce, tanto carnale quanto poetico, quasi ossessivo, basato sulla medesima necessità di fare del loro amore un’opera d’arte.“Chi non osa afferrare le spine” scriveva Anne Bronte “non dovrebbe mai desiderare la rosa”
Tremaroma è un romanzo d’incanto ed emancipazione, scritto con stile fervido, lussureggiante e spericolato, un inedito assoluto del 2002, dal mondo incantato e bizzarro di Marco Costa. Una storia di educazione sentimentale e sessuale per chi ha dimenticato che le scapole non sono che il ricordo delle nostre ali, per chi rischia la felicità amando senza freni o etichette.
CORPO A CORPO
- Corpo a corpo è una disfida letteraria tra due scrittori che si sono messi a confronto a partire da otto spunti in comune per dar vita ad altrettanti racconti. Ogni spunto attiene a un’esperienza o a una sensazione vissuta con una parte del corpo. Eppure, in questo duello narrativo e “fisico” a distanza – giocato con la testa, gli occhi, i denti, lo stomaco, le mani, i piedi, le ginocchia e il cuore – la magia della creazione ha fatto emergere sorprendenti analogie e sintonie nei temi che Cacciatore e Savona hanno scelto di affrontare.
VITA DI VIVIAN MAIER
- Nella periferia di Los Angeles, il 17 luglio 1955, apriva per la prima volta i suoi cancelli Disneyland. Quasi trentamila persone si riversarono nei viali mai calpestati prima, un fiume in piena di bambini pronti a lasciarsi meravigliare. Lì, tra famiglie, figuranti e pupazzi, c’era Vivian Maier, una tata di origine francese da poco trasferitasi sulla West Coast in cerca di un nuovo incarico. La donna girovagava da sola tra la folla con una macchina fotografica in mano: dopo anni di scatti in bianco e nero, aveva deciso di passare al colore per immortalare gli attori travestiti da nativi americani e i castelli di cartapesta, per rendere giustizia a quell’atmosfera sognante e un po’ finta. Ma conclusa la gita, quelle foto non furono viste da nessuno, come le altre decine di migliaia di immagini che Vivian Maier scattò e tenne nascoste agli occhi del mondo per decenni. La storia del loro ritrovamento è già leggendaria: montagne di rullini chiusi in scatole di cartone fino al 2007, quando per un caso fortunato John Maloof, il figlio di un rigattiere di Chicago, acquistò in blocco il contenuto di un box espropriato. All’interno trovò un archivio brulicante di autenticità e umanità, il patrimonio di una fotografa sconosciuta che in pochi anni sarebbe stata celebrata in tutto il mondo. Ma mentre le sue opere diventavano sempre più popolari, la sua biografia restava un segreto impenetrabile, perché Vivian aveva sepolto il suo talento con la stessa cura e riserbo con cui aveva protetto la sua vita. Adesso, grazie alla meticolosa ricerca investigativa di Ann Marks, che ha avuto accesso a documenti personali e fonti di primissima mano, quelle vicende personali finora oscure vengono sottratte all’oblio, al mistero e alla leggenda. "Vita di Vivian Maier" rivela in tutta la sua complessità la storia di una donna fuggita da una famiglia disfunzionale, fra illegittimità, abuso di sostanze, violenza e malattia mentale, per poter finalmente vivere alle sue condizioni. Nessuno, neanche le famiglie presso cui prestava servizio, aveva idea che quella bambinaia di provincia nascondesse uno dei maggiori talenti fotografici del periodo, in grado di ritrarre le disparità e le ingiustizie degli Stati Uniti del boom economico, le persone comuni, i bambini, la semplice vita urbana. In questo, che trabocca di foto (anche inedite), l’opera e la vita finalmente si intrecciano in un’unica storia: il ritratto che emerge è quello di una sopravvissuta, fiduciosa nel suo talento nonostante le sfide della malattia mentale, una donna socialmente consapevole, straordinariamente complessa e soprattutto libera.
EFFETTO DOMINO
- Ci sono uomini abituati a esprimersi solo attraverso il denaro. Uomini che non vanno liquidati con facili parole: lo sa bene Romolo Bugaro, avvocato e scrittore, che conosce da vicino – grazie al suo lavoro – le traiettorie di ascese e fallimenti. Ritrarli con verità, nel bene e nel male di cui sono capaci, è la scommessa di questo suo romanzo. Perché la verità non indebolisce il giudizio etico, anzi lo rafforza proprio nella misura in cui lo complica. Quando uomini come questi si mettono in testa di concludere un grande affare – ad esempio di costruire una città di lusso nella provincia veneta, facendola spuntare come un fungo dall’oggi al domani – niente può fermarli. O forse sì. Forse può accadere che il semplice «no» di una banca produca un effetto domino senza fine, travolgendo le vite di tutti: grandi costruttori, piccoli imprenditori, camionisti, casalinghe, bambini ignari. Perché quando la valanga comincia a muovere verso valle, non c’è salvezza per nessuno. In una storia di uomini ossessionati dal lavoro, dal denaro e dal potere, però, non tutto è come sembra, e forse l’espressione tecnica «segnalazione a sofferenza» può rivelarsi per molti di loro una metafora perfetta.
UNA VITA NELLA STORIA
- Una raccolta di memorie che passa attraverso i momenti più drammatici e le fasi salienti di trasformazione del secolo scorso. Attraverso la storia di un ragazzo che, dopo un passato da balilla, decide di contribuire alla lotta partigiana, il lettore è posto di fronte alla Storia dell'Italia; un'Italia rurale, fascista, un'Italia della guerra e della Resistenza. Attraverso riflessioni personali profonde ma anche con ironia e distacco, l'autore affronta temi come la crescita, la formazione ai valori di libertà e democrazia e l'importanza della trasmissione di esperienze e principi alle generazioni successive. E poi il dopoguerra, l'industrializzazione, fino ai più recenti anni Ottanta. Un viaggio fra i decenni del Novecento per guardare la storia del nostro paese non come qualcosa di lontano e distante nel tempo, ma come la storia dei nostri nonni o genitori. Prefazione di Bruno Gambarotta.
sabato 25 giugno 2022
SAPER PERDERE
- Sylvia, diciassette anni appena compiuti, viene investita nel pieno della notte dalla Porsche di un calciatore argentino ventenne del quale finirà per innamorarsi. Lorenzo, il padre di Sylvia, abbandonato dalla moglie, disoccupato, tenta di ricostruirsi una vita assassinando il suo vecchio socio d'affari. Leandro, padre di Lorenzo e nonno di Sylvia, uomo mediocre e pianista mancato, ora pensionato (la moglie Aurora è in ospedale in punto di morte), si gioca pensione e reputazione frequentando un bordello di periferia. Tre protagonisti, una sola famiglia, una sola città. Madrid. Tre vite, tre biografie, tre prospettive: Trueba esplora le possibilità esistenziali del sentimento in un mondo in cui nulla è più ciò che sembra. Ognuno cerca di conquistare a modo suo un'identità vincente, ma in verità "bisogna saper perdere". "Saper perdere" è uno spaccato della Madrid contemporanea, che rivela fino in fondo l'ansia dell'uomo di fronte alla felicità: un oggetto quanto mai indefinito e impossibile da comprendere al di fuori della barriera della propria intimità.
MADRID, ROMANZO URBANO
- Il volume analizza il ruolo assunto da Madrid nel romanzo spagnolo contemporaneo, dal 1990 fino ai giorni nostri, tracciando alcune tappe della singolarissima storia urbana della città e delle sue tante coniugazioni narrative. La rappresentazione della capitale, che già dalla fine dell'Ottocento trascende la condizione di mero sfondo per legarsi alle vicissitudini dei personaggi che la popolano, oscilla oggi fra tradizione e post-modernità, consacrandosi come città-nazione, crocevia e immagine più autentica di un intero Paese. Questo lavoro offre una suggestiva topografia letteraria di Madrid e, allo stesso tempo, un ampio e inedito profilo della narrativa spagnola contemporanea, un profilo che attraversa le opere di autori quali Juan José Millas e Juan Manuel de Prada, Rafael Reig e David Trueba, Clara Sánchez e Julio Llamazares, Javier Marías e Belén Gopegui, Rafael Chirbes, Antonio Muñoz Molina e molti altri ancora.
TERRA ALTA
- Un crimine spaventoso sconvolge una quieta cittadina nel Sud della Catalogna: i proprietari dell’azienda più importante della zona, le Gráficas Adell, vengono trovati morti, con segni evidenti di feroci torture. Il caso è assegnato a Melchor Marín, giovane poliziotto e appassionato lettore, alle spalle un passato oscuro e un atto di eroismo quasi involontario, che lo ha fatto diventare la leggenda del corpo e lo ha costretto a lasciare Barcellona. Stabilitosi in questa piccola regione dal nome evocativo di Terra Alta, crede di aver seppellito l’odio e la voglia di riscatto sotto una vita felice, grazie all’amore di Olga, la bibliotecaria del paese, dalla quale ha avuto una figlia, Cosette. Lo stesso nome della figlia di Jean Valjean, il protagonista dei Miserabili, il suo romanzo preferito. L’indagine si dipana a ritmo serrato, coinvolgendo temi come il conflitto tra giustizia formale e giustizia sostanziale, tra rispetto della legge e legittimità della vendetta. Ma soprattutto Javier Cercas, l’autore di libri memorabili come Soldati di Salamina, Anatomia di un istante, L’impostore, racconta l’epopea di un uomo solo che cerca il suo posto nel mondo, e per questo dovrà lottare e mettere a rischio tutto: i valori, gli affetti, la famiglia, la vita. Una narrazione di alta tensione psicologica e morale, che diventa romanzo totale.
COME SABBIA NELLE MUTANDE
. Un folle piano di vendetta semina morte e terrore nei colli euganei. Quale atroce segreto nascondono le buste che l'assassino invia a un prete prima di uccidere? Perché non ci sono mai indizi e gli inquirenti si muovono alla cieca e sempre in ritardo? Ma, soprattutto, com'è possibile che Riccardo Ranieri dimentichi ovunque, e dico ovunque, il suo cellulare? Queste domande rimbalzeranno nella testa dei lettori pagina dopo pagina mentre i protagonisti, incalzati dal ritmo frenetico imposto dal killer, dovranno fronteggiare un nemico pericoloso e molto, molto vicino.
CENTONOVE VOLTE
- In seguito ad un evento fortuito, nella mente del giovane paziente della camera 109 sogno e realtà si fondono e si confondono percorrendo insieme un lungo viaggio tra ricordi, fantasie, analisi dei propri limiti, speranze, delusioni, lampi di luce e momenti di inquietante buio.
La freschezza delle immagini, pensieri sorprendenti per la loro immediatezza, ci rende partecipi dell’esperienza intensa del paziente 109.
Un viaggio che ciascuno di noi. In forme diverse, deve affrontare almeno una volta nella vita per decidere quali strade percorrere.
Dopo l'infinito cosa c'è, papà?
«Chi sei, papà?» Un bel giorno capita che un figlio di sei anni faccia questa domanda disarmante, a suo modo imbarazzante. Una domanda che, oggi soprattutto, coglie nel segno, mettendo a nudo una condizione: verrebbe la tentazione di liquidarla con quelle risposte evasive o distratte con cui spesso i grandi mascherano la loro inadeguatezza. Ma un papà come Stefano Zecchi non si sottrae così facilmente alla sfida. Ne fa invece il punto di partenza di una riflessione sincera sul suo ruolo di «giovane padre che ha un po di anni in più della media dei padri giovani» e, in generale, sulla crisi della figura paterna nella nostra società. Senza scrivere un saggio di sociologia o psicopedagogia, ma semplicemente raccontando la sua esperienza personale, il rapporto quotidiano con il figlio. L'inserimento all'asilo e a scuola, i giochi, le passeggiate alla scoperta della natura e della città, le curiosità infantili riguardo al mondo circostante, i primi confronti con la vita scandiscono così le tappe di un percorso che, dalla constatazione di una decadenza dell'immagine paterna, sempre più debole ed evanescente, conduce alla possibilità di un suo riscatto. La paternità pone l'uomo essenzialmente di fronte a un problema: quanto tempo dedicare al proprio bambino e come influire sulla sua formazione. Archiviata la tradizionale figura del pater familias, il padre-padrone che imponeva la sua autorità senza discussioni e talvolta in modo violento, il padre si trova disorientato, privo di riferimenti, e delega sempre più il suo ruolo educativo alla madre. È un fuggiasco che rifiuta le proprie responsabilità o diventa un «mammo» che vive all'ombra della figura materna, sempre più pervasiva ed efficiente, cercando di emularla e rinunciando a un¿educazione umana e sentimentale del figlio che tenga conto del punto di vista maschile. Se gli adolescenti sono insicuri e crollano al primo insuccesso, ci dice Zecchi, è perché viviamo in una società «mammizzata», in cui i giovani apprendono dalla madre a rifugiarsi nell'interiorità e in una dimensione consolatoria. Il padre, invece, apre il figlio al mondo, gli trasmette conoscenza ed esperienza, senza nascondergli i propri limiti e le proprie fragilità. Lealtà, coraggio, tolleranza, fedeltà: il padre è la storia. Senza storia non si hanno radici, non si può costruire quell'alleanza tra padre, madre e figlio che si chiama famiglia.
venerdì 24 giugno 2022
SCENA PADRE
- Cosa accade quando la bugia di un padre, proprio lui che dovrebbe dare il buon esempio, viene smascherata davanti ai figli? E cosa si prova nello scoprire che la faccia del nemico può essere quella di chi hai generato? E poi: ma un padre deve per forza volere che il suo bambino sia il più bravo di tutti? Magari con tuo figlio riesci a parlare solo con brevi comunicazioni di servizio appiccicate sul frigorifero cercando di tenere a bada l'ansia e far passare fra le righe prima di tutto l'affetto. Di fronte ai figli solo immaginati non c'è bisogno di ricalibrare costantemente le proprie aspettative, o di reinventarsi ogni giorno. Nella vita, invece, per parare i colpi sferrati da chi ha il tuo stesso corredo genetico non basta sentirsi "l'ultimo uomo sveglio in una terra in catalessi" e passeggiare di notte in corridoio tenendo in braccio un fagotto inquieto. Né basta fare il tifo insieme agli altri genitori durante la gara di nuoto. Prima o poi arriverà il momento in cui il confronto sarà inevitabile, costringendoti a scoprire ciò che in fondo hai sempre temuto: un figlio ti è alleato e rivale in parti uguali. Per questo motivo fanno parte di "Scena padre" soltanto scrittori che genitori lo sono davvero, nella pratica dei giorni. Il che significa inciampare continuamente nello scarto tra la potenza del generare e l'impotenza dell'allevare, e provare allora ad affinare la creatività e l'ironia.
ALI IN GABBIA
- Anna, dolce e appassionata trentenne che non crede nell'amore fiabesco e sconvolgente,è sposata con Edoardo, cinquantenne stimato chirurgo, potente e dispotico. La loro vita matrimoniale corre sui binari prestabiliti da Edoardo, senza che Anna trovi il coraggio di guardarsi dentro e ribellarsi all'opprimente volontà del marito, permettendogli di annullarla completamente come donna. L'incontro casuale con Giacomo, affascinante proprietario di un bar, le svelerà finalmente il vero volto dell'amore e le darà la forza di affrontare la realtà e di ritrovare se stessa
giovedì 23 giugno 2022
DARK NOTES
- Lei era la sua luce, lui la sua oscurità. Mi chiamano sgualdrina. Forse lo sono. A volte faccio cose che disprezzo. A volte gli uomini prendono senza chiedere. Ma ho un dono per la musica, un solo anno di scuola davanti e un piano. C’è un unico ostacolo. Emeric Marceaux non prende e basta. Si impadronisce della mia forza di volontà facendola esplodere come una nota scura. Quando mi ordina di suonare, voglio dargli tutto. Mi inginocchio per le sue punizioni, tremo per il suo tocco, e rischio tutto per i nostri momenti rubati. Lui è la mia ossessione, il mio Master, la mia musica. Il mio insegnante.
TIENILO ACCESO
- Questo libro parla di noi, persone connesse tramite i social network con le parole, forse lo strumento più immediato e potente che abbiamo a disposizione in quanto esseri umani. Eppure, spesso le usiamo in maniera frettolosa e superficiale, senza valutarne le conseguenze. Poiché le possibilità di fraintendimenti, ostilità e interpretazioni distorte dei fatti sono massime laddove non possiamo guardarci in faccia, in rete e in particolare sui social network le parole che scegliamo hanno un peso maggiore, su di noi e su chi ci sta attorno. Infatti oggi la comunicazione sul web appare avvelenata dal bullismo, dalle notizie false e dai continui conflitti. Ci sentiamo intrappolati dall’odio, dalla paura e dalla diffidenza. La verità è che siamo diventati iperconnessi, viviamo contemporaneamente offline e online ed è una condizione complessa, che occorre imparare a gestire. Non esistono formule magiche ma, nel suo piccolo, ciascuno di noi può fare la differenza, curando con più attenzione il modo in cui vive – e quindi parla – in rete: di sé, di ciò che accade, degli altri e con gli altri. La nostra vita interconnessa non dipende, in ultima istanza, dagli strumenti e dagli algoritmi, e nemmeno dai proprietari delle piattaforme: sta a noi scegliere chi siamo e cosa vogliamo in rete. Una sociolinguista e un filosofo della comunicazione, esperti naviganti della rete, ci indicano una delle strade da percorrere per vivere in modo finalmente libero le ricchezze che il web e i social ci offrono: imparando a padroneggiarli senza lasciarcene schiacciare, a decifrarne i messaggi senza farci manipolare, a capire e farci capire attraverso una scelta accorta e consapevole delle parole.
RESOCONTO
- In un'estate greca calda e bruciante, una scrittrice inglese arriva ad Atene per tenere un seminario. Il suo sarà un soggiorno denso di incontri e lunghe conversazioni: con il ricco imprenditore conosciuto sull'aereo che la invita in barca; con l'amico che ha scoperto a proprie spese come realizzare i sogni possa trasformarsi in una condanna; con una donna per la quale la bellezza ha finito col diventare un ostacolo in amore. Digressioni, piccoli camei, dialoghi che aprono altrettanti squarci sulla vita della protagonista senza quasi parlare di lei.
mercoledì 22 giugno 2022
QUARANTENA PERENNE
Tutto può peggiorare…
Una nuova mutazione virale che non si attiene a nessuna logica umana ha bloccato un mondo già scosso alla radice da anni di pandemia.
Le istruzioni dei governi si sono ridotte al «NON USCITE!»
Paolo rimane così intrappolato in una suntuosa festa che era destinata a far ripartire la normalità su tutto il continente.
Ci sono i suoi ex compagni di classe... ragazzi che conosceva, trentenni che non sa decifrare: tutti quanti bloccati in una Quarantena Perenne, capace di far traspirare le loro essenze e il terrore.
Quanto resisteranno i loro corpi e le loro menti nell'affrontare l'ira muta della Natura?
Cosa sarà di noi e delle nostre grandiose aspettative quando il pacato mondo civile ci sfugge di mano?
Possono i fiori sbocciare anche durante un terremoto?
PACIFICO
- Il quattordicenne Micah lascia la casa paterna e Grouse County per raggiungere la madre, Joan, che si è trasferita a Los Angeles e fa l’attrice. È qui che muove i primi passi da adulto: una nuova scuola, nuovi amici e l’amore per Charlotte. Sua sorella Lyris, intanto, è andata a vivere con il fidanzato a Stone City e stringe amicizia con Louise, che ha aperto un negozio di antiquariato; mentre Tiny, rimasto solo a casa, decide di sperimentare ingegnose rapine nei centri commerciali. Ma il placido mondo della contea è scosso dall’arrivo di due forestieri: Jack Snow e Sandra Zulma, sulle cui vicende al limite del soprannaturale cercano di far luce Dan Norman, l’ex sceriffo ora investigatore privato, e Albert Robeshaw, il fidanzato di Lyris. Tiny e Joan, Lyris e Micah, Dan, Louise e Mary: sono questi i personaggi a cui ci siamo affezionati. E nell’ultimo capitolo della trilogia le loro vite riprendono a scorrere sotto i nostri occhi, tra cambiamenti, scelte, scoperte e imprevedibili traiettorie. Tom Drury, come sempre, li osserva con divertita tenerezza e profondo rispetto, restituendoci un’epica del quotidiano tra i cieli immensi del Midwest e la distesa sconfinata dell’oceano Pacifico.
Questo libro è per chi torna da un viaggio felice di sentire di nuovo gli odori di casa, per chi ama trovarsi in cucina di notte davanti al frigorifero, per chi ha tirato di spada con un metro pieghevole sgominando gli avversari, e per chi sa che subito dopo aver sognato non si può far altro che dire la nuda verità.
A CACCIA NEI SOGNI
- Tom Drury ritorna a Grouse County per raccontare pochi giorni cruciali nella vita della famiglia Darling, in cui tutti cercano di ottenere qualcosa, ma senza sapere come farlo. Charles, ovvero Tiny, vuole un vecchio fucile legato a un ricordo d’infanzia; Joan, sua moglie, è in cerca delle aspirazioni perdute; Lyris, la figlia di Joan, vuole trovare un punto fermo da cui cominciare davvero a crescere; e il piccolo Micah, figlio di Charles e Joan, vuole sfuggire al buio della sua stanza a costo di perdersi nel buio delle strade cittadine. Dalla vastità dei panorami e dei personaggi della Fine dei vandalismi, Drury si concentra adesso su un frammento di quel mondo, racchiuso in un unico weekend, in cui gli eventi si dilatano come nei sogni e i protagonisti rivelano tutta la loro umanità, nell’intensità dei desideri e negli sforzi, ora comici ora drammatici, per diventare persone migliori.
Questo libro è per chi viaggia di notte, in compagnia di una luna inclinata e luminosa, per chi ha trovato un baule in soffitta, pieno di cappelli, scarpe e vestiti, per chi si sente a suo agio con i fantasmi e le idee insolite, e per chi capisce sempre troppo tardi quali sono le persone che vuole avere vicino, e come fare per non perderle.
martedì 21 giugno 2022
LA FINE DEI VANDALISMI
- Il mondo di Grouse County è una ragnatela di cittadine sparse in un immaginario Midwest, dove le vite sono intrecciate da legami di amicizia, affetto o semplice conoscenza. È qui che Louise Darling decide di divorziare da Tiny e fa visita alla madre, Mary, per portarla fuori a pranzo prima della seduta del consiglio comunale, dove si discutono le sorti di un cane mordace. Nel frattempo, lo sceriffo Dan Norman si trova a dare la caccia al marito di Louise, per atti vandalici commessi nella scuola durante il ballo contro i vandalismi. E così Dan incontra Louise, se ne innamora, Tiny la perde per sempre, e Louise ritrova finalmente se stessa. Tom Drury sceglie di non dirigere i suoi personaggi come burattini, ma al contrario, con piccole pennellate, dai loro incontri attinge la forza per creare l’epica di Grouse County.
Leggero e profondo, divertente e malinconico allo stesso tempo, La fine dei vandalismi racconta la vita, quella di ogni giorno, che macina gioie e tristezze senza sosta. E lo fa senza seguire traiettorie premeditate, accettando la fatalità dell’esistenza, in un inno alla sua pacata e ingovernabile casualità.
Questo libro è per chi ama la furia della pioggia d’aprile, che allontana l’inverno e accoglie la primavera, per chi guarda la via Lattea come una strada che conduce davvero da qualche parte, per chi ascolta Feeling good di Nina Simone, e per chi si trova a camminare verso la felicità a piccoli passi, come se stesse procedendo su un cornicione sospeso nel vuoto.
COME IL MARE IN TEMPESTA
- Talitha non sa chi sia, né cosa ci faccia su un’isola nel bel mezzo del mare del nord. Non ricorda nulla del suo passato né cosa l’abbia portata fino a lì. Lucas, un biologo marino, è l’unico abitante dell’isola e le ha salvato la vita, soccorrendola nella tempesta. Senza collegamenti con la terra ferma, per colpa del maltempo, sono costretti alla convivenza e tra imbarazzi, vecchie ferite e tentennamenti, riusciranno ad abbassare le loro difese finendo per innamorarsi. Ma il passato di Talitha è torbido e torna a bussare alla loro porta con violenza, mettendo nuovamente in pericolo la vita di Talitha e il suo amore per Lucas.
LE ISOLE DI SABBIA
- Poesie dal passato -
Nato a Trieste nell’immediato dopoguerra, Carlo Petronio e’ stato in gioventu’
fisico nucleare, ufficiale di Marina e poi dirigente d’azienda internazionale.
L’autore vive lo scorrere del tempo raccontandoci la fatica del pensiero, l’incapacita’ di conoscere e di capire il senso delle cose.
Mentre la marea sale a coprire le tracce della nostra vita e larghi uccelli vengono a visitare i nostri riposi.