OPERETTE LICENZIOSE
Aleksandr Sergeevič Puškin
- La fama di Puškin quale padre della letteratura russa moderna, la rinomanza universale dei suoi capolavori (la lirica, Evgenij Onegin, Boris Godunov) e il duello che gli costò la vita hanno concorso a obliterare i lati della sua creazione non ritenuti degni di lui: le operette licenziose o apertamente oscene della gioventù, testi che svolgono in chiave trasgressiva i generi del ’700 lasciati in eredità all’800. Qui ne sono presentati tre – L’ombra di Barkov, La Gabrieleide e Zar Nikita – pubblicati integralmente tardi e solo di rado, che mostrano l’oggetto della parodia (sesso, trono e altare) non disgiunto dai temi d’attualità e dalle polemiche letterarie dell’epoca.
Nessun commento:
Posta un commento