"Donne Maledette" è una storia ambientata in una Parigi a cavallo tra la prima e la seconda guerra mondiale, nel contesto sociale e familiare piccolo borghese, il cui peggior vizio è l'ipocrisia. Protagoniste sono le donne. Due sorelle sventurate e sensibili, circondate da altre donne: una nonna anaffettiva, una suocera invadente e una pletora di nevrotiche ossessionate dall'apparenza. Le figure maschili fanno da sfondo e, proprio per questo, risultano marginali e indefinite. La verità che si mostra agli occhi della sorella minore è mistificata, ma l'autoinganno forse è una delle forme più insidiose di manipolazione della verità e dei fatti. Sorprendentemente (ma non troppo) nel finale sarà un'altra donna a dare forma a una nuova verità, diversa da quella di facciata e proprio per questo inaspettata.
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