- 44 a.C. - Dopo l'assassinio di Giulio Cesare si apre un'aspra lotta tra Marco Antonio e Ottaviano, entrambi impazienti di colmare il vuoto di potere lasciato dall'ex dittatore. Anche se Cesare nel testamento lascia tutto al suo giovanissimo nipote, il popolo riconosce Marco Antonio come suo legittimo successore, console ed ex braccio destro del Divo Giulio. Ma con l'ammutinamento della Legio Martia e della Quarta ad Alba Fucens, tutto cambia: Ottaviano non eredita solo il nome di Cesare, ma anche le sue legioni, che lo acclamano imperatore.
Il romanzo fa rivivere eventi e protagonisti che animarono i mesi successivi alle idi di marzo: dal solenne funerale in onore di Giulio Cesare, con il discorso di Marco Antonio che ispirò persino Shakespeare, alle taglienti filippiche declamate da Cicerone in senato, inarrivabili e proverbiali capolavori di oratoria, con cui l'arpinate entrò nella storia.
Ma oltre agli stravolgimenti epocali in atto nell'Urbe, il romanzo ripercorre le alleanze militari e i capovolgimenti di fronte che si intrecciarono ad Alba Fucens, roccaforte miltare della Roma repubblicana, che per quel breve periodo ospitò un terzo dell'esercito romano. Fu proprio da Alba Fucens che partì la scalata al potere di Ottaviano, che attraverso la guerra di Modena, il secondo triumvirato e soprattutto la battaglia di Azio, riuscì nell'impresa fallita dallo zio: essere incoronato primo imperatore di Roma. Attraverso quegli eventi, che nel giro di pochi anni vedranno la repubblica lasciare il passo all'impero, il lettore scoprirà storie e costumi della Marsica. Dai bordi del lago del Fucino assisteremo ai massacranti addestramenti militari a cui erano sottoposte le legioni, con cui venne forgiata la leggendaria Legio Martia, ma anche intrighi politici e avvincenti storie d'amore, che fanno da sfondo a un periodo storico di grandi cambiamenti, tra i più importanti e celebrati della storia di Roma.
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