NIENTE PIÙ
CHE L'AMORE
Marco Tornar
"Niente più che l'amore" è la storia di un percorso di conoscenza dentro l'enigmatica potenza della natura, inafferrabile come l'immenso manto nero della notte che si stende su molte pagine di questo romanzo. È l'interrogazione profonda sulla scrittura come "forma di resistenza allo svanire delle cose" che Marco Tomar ha inciso nella parabola di un amore estremo e interdetto: quello dei "fratelli" Dario e Isabella, gli "eletti", volontariamente reclusi in una casa ai margini di un bosco con i suoi fruscii animali e vegetali, gli aliti di vento che proteggono il "luminosissimo spazio di una circolare radura".
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