- Con una nota di Roberto Cicala. «Sulla Topolino amaranto… su, siedimi accanto, che adesso si va» cantava Paolo Conte andando con la memoria all'Italietta che sognava di viaggiare sulla mitica Fiat 500 soprannominata Topolino. La vettura è l'icona di un mondo narrato per la prima volta da Dante Graziosi, medico degli animali che accompagna i lettori sulla sua auto d'un tempo, negli anni a cavallo dell'ultima guerra, tra cascinali, osterie, personaggi e storie della nostra provincia italiana, quando la saggezza contadina insegnava che «si può sbagliare a curare un cristiano ma gli animali no, gli animali devono guarire, non ci sono santi!» Il romanzo, premiato al Bancarella, parla molto di natura, Resistenza e sentimenti, sempre visti dal volante di una Topolino: «meglio che tu apri la capotte / e con i tuoi occhioni guardi in su / beviti 'sto cielo azzurro e alto / che sembra di smalto / e corre con noi».
martedì 30 novembre 2021
lunedì 29 novembre 2021
Lunedì d'Autore
HANS TUZZI
Hans Tuzzi, pseudonimo di Adriano Bon (Milano, 1952),
è uno scrittore e saggista italiano.
Consulente editoriale e docente universitario al master in editoria cartacea e multimediale all'Università di Bologna, con lo pseudonimo Hans Tuzzi, che è un personaggio del romanzo L'uomo senza qualità di Robert Musil, ha scritto romanzi e saggi, una serie di romanzi gialli ambientati a Milano con protagonista il commissario Norberto Melis e una serie di gialli storici con protagonista Neron Vukcic. Ha collaborato all'inserto culturale del Il Sole 24 Ore e al Corriere della Sera; pubblica sulla rivista Paragone.
Il ciclo del Commissario Melis
"Il ciclo di Melis ha l'ambizione di rappresentare l'Italia dal 1978 (rapimento Moro) sino alla crisi della Prima Repubblica, gli anni in cui si svilisce la grammatica di una civiltà".
Romanzi
- Il maestro della testa sfondata, Torino, Bollati Boringhieri, 2016. Parma, Guanda, 2005,. Milano, Bonnard, 2002
- Perché Yellow non correrà, Torino, Bollati Boringhieri, 2016. Parma, Guanda, 2006. Milano, Bonnard, 2003,
- Come il cielo sull'Annapurna, Milano, Bonnard, 2004, riedito con il titolo Un posto sbagliato per morire, Torino, Bollati Boringhieri, 2011
- Tre delitti un'estate. Calde vacanze per il commissario Melis, Milano, Bonnard, 2005. (comprende Il principe dei gigli, Casta Diva, Fuorché l'onore riediti da Bollati Boringhieri in tre volumi separati: 2012; 2013; 2015.
- La morte segue i magi, Torino, Bollati Boringhieri, 2009.
- L'ora incerta tra il cane e il lupo, Torino, Bollati Boringhieri, 2010.
- Un enigma dal passato, Torino, Bollati Boringhieri, 2013.
- La figlia più bella, Torino, Bollati Boringhieri, 2015.
- La belva nel labirinto, Torino, Bollati Boringhieri, 2017.
- La vita uccide in prosa, Torino, Bollati Boringhieri, 2018.
- Polvere d’agosto, Torino, Bollati Boringhieri, 2019,
- Nella luce di un'alba più fredda, Torino, Bollati Boringhieri, 2021,
Racconti
- Il fico egoista, in M. Cassani et al., Ritratto dell’investigatore da piccolo, Milano, TEA, 2017.
- La notte, di là dai vetri, Torino, Bollati Boringhieri, 2019, (comprende due romanzi brevi, Il sangue dell'innocente e Un gatto alla finestra, già uscito su Il Sole 24 Ore Racconti d'autore, 2012, e un racconto lungo, A lume di candela).
Ciclo di Neron Vukcic
Il primo romanzo, ambientato nel giugno 1914, ha come protagonista Neron Vukcic, un agente segreto asburgico: secondo alcuni si tratta di un Nero Wolfe prima di Wolfe, anche se l'autore precisa che diversi particolari minori, ma essenziali, contraddicono la biografia del personaggio di Rex Stout.
Finita la guerra, nel 1921 Neron Vukcic si reca ad Alessandria d'Egitto. La cosmopolita città egiziana fa da sfondo a Il sesto Faraone, secondo romanzo della serie, dove Vukcic si troverà a indagare su tre delitti.
Nell'aprile 1926, Vukcic si imbarca sul Pamphylia, transatlantico che lo porterà a New York, città nella quale intende stabilirsi. Durante il viaggio, il montenegrino - che già tende decisamente alla pinguedine - accetta di indagare anche se un po' di malavoglia su un omicidio avvenuto a bordo e che coinvolge la moglie di un potente senatore repubblicano. A farlo cedere sarà soprattutto l'idea del compenso che comprende una casa in arenaria affacciata su Gramercy Park fornita di sottotetto dove poter ospitare una serra...
- Il Trio dell'arciduca, Bollati Boringhieri, Torino, 2014, (Finalista Premio Alvaro-Bigiaretti 2015).
- Il sesto Faraone, Bollati Boringhieri, Torino, 2016,
- Al vento dell’Oceano, Bollati Boringhieri, Torino, 2017.
- Vanagloria, Torino, Bollati Boringhieri, 2012. (Finalista Premio Bergamo 2013).
- Morte di un magnate americano, Milano, Collana Narrativa Skira, 2013. (Finalista Premio Comisso 2013 e Premio Asti d'Appello 2014)
- (con lo pseudonimo di Sandor Weltmann) Città di mare con nebbia, Skira, Milano, 2015,
- Nessuno rivede Itaca, Torino, Bollati Boringhieri, 2020. (Finalista Premio Dessì 2020).
Saggi di bibliofilia
Con il medesimo pseudonimo o con il suo vero nome ha firmato anche numerosi saggi di argomento vario, tra cui, particolarmente apprezzati, quelli di bibliofilia e storia del libro.
- Hans Tuzzi, Collezionare libri antichi, rari, di pregio (prefazione di Alessandro Olschki), Milano, Bonnard, 2000.
- Hans Tuzzi, Gli strumenti del bibliofilo. Variazioni su come leggere cataloghi e bibliografie, Milano, Bonnard, 2003.
- Hans Tuzzi, Libro antico libro moderno. Per una storia comparata, Milano, Bonnard, 2006. Carocci, Roma, 2018.
- Hans Tuzzi, Gli occhi di Rubino. Di cani, di libri, di cani nei libri, Milano, Bonnard, 2006.
- Hans Tuzzi, Bestiario bibliofilo. Imprese di animali nelle marche tipografiche dal XV al XVIII secolo (e altro), Milano, Bonnard, 2009.
- Hans Tuzzi, Il mondo visto dai libri, Milano, Skira, 2014,
Testi di viaggi o di memoria
- Hans Tuzzi, In Irlanda. Il paese dei sognatori, Milano, Touring Club Italiano, 2004,
- Hans Tuzzi, Metropolis, Rizzoli, Milano, 2012.
- Hans Tuzzi, zaff&rano, Slow Food, Bra, 2014.
- Hans Tuzzi, Trittico, ItaloSvevo, Trieste, 2016.
Saggistica letteraria
- Adriano Bon, Come leggere La coscienza di Zeno di Italo Svevo, Milano, Mursia, 1977, 1984, 1987, 1989, 1993.
- Adriano Bon et al., Il declino delle certezze, un secolo e le sue immagini, 3° vol. dell'Atlante del Novecento (diretto da Luciano Gallino, Massimo L. Salvadori e Gianni Vattimo), Torino, Utet, 2000. Milano, Garzanti, 2004.
- Adriano Bon, Come leggere Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani, Milano, Mursia, 1979, 1986, 1994.
- Adriano Bon, Invito alla lettura di Giacomo Leopardi, Milano, Mursia, 1985, 1987, 1990.
- Italo Svevo, La coscienza di Zeno (prefazione di Giorgio Bàrberi Squarotti, apparati di Adriano Bon), Milano, Bompiani, 1985. 1987, 4ª ed. 1990, 10ª ed..
- Adriano Bon, La religione a Roma. Gli dei, i riti, le feste del popolo che conquistò il mondo, Bologna, Cappelli, 2001.
- Hans Tuzzi, Come scrivere un romanzo giallo o di altro colore, Bollati Boringhieri, Torino, 2017,
PER NESSUN MOTIVO
- Dopo venticinque anni di serena vita in comune, un fulmine si abbatte sul rapporto fra Antonio e Loredana: una lettera aperta per caso (e nascosta) da Loredana nei primi giorni del loro matrimonio, in cui Christine, l'ex fidanzata francese di Antonio, gli comunicava di essere incinta di lui. Quando Antonio ritrova la lettera non sa se odiare o comprendere la moglie per il suo silenzio, ma decide di partire per Parigi. Lì scopre che Christine è morta e sua figlia Coco ha venticinque anni e vive in un appartamento ereditato da una zia. Dopo appostamenti e indecisioni, Antonio riesce ad avvicinare la bellissima Coco, non si rivela, comincia a frequentarla e si rende conto, con terrore, che la ragazza si sta innamorando di lui. Ma anche Antonio non è insensibile al suo fascino...
domenica 28 novembre 2021
LA STRADA
- Un uomo e un bambino, padre e figlio, senza nome. Spingono un carrello, pieno del poco che è rimasto, lungo una strada americana. La fine del viaggio è invisibile. Circa dieci anni prima il mondo è stato distrutto da un'apocalisse nucleare che lo ha trasformato in un luogo buio, freddo, senza vita, abitato da bande di disperati e predoni. Non c'è storia e non c'è futuro. Mentre i due cercano invano più calore spostandosi verso sud, il padre racconta la propria vita al figlio. Ricorda la moglie (che decise di suicidarsi piuttosto che cadere vittima degli orrori successivi all'olocausto nucleare) e la nascita del bambino, avvenuta proprio durante la guerra. Tutti i loro averi sono nel carrello, il cibo è poco e devono periodicamente avventurarsi tra le macerie a cercare qualcosa da mangiare. Visitano la casa d'infanzia del padre ed esplorano un supermarket abbandonato in cui il figlio beve per la prima volta un lattina di cola. Quando incrociano una carovana di predoni l'uomo è costretto a ucciderne uno che aveva attentato alla vita del bambino. Dopo molte tribolazioni arrivano al mare; ma è ormai una distesa d'acqua grigia, senza neppure l'odore salmastro, e la temperatura non è affatto più mite. Raccolgono qualche oggetto da una nave abbandonata e continuano il viaggio verso sud, verso una salvezza possibile...
LA MAPPA DELL'ANIMA
- La maggior parte di noi passa la vita a cercare di decifrare il significato dell'esistenza: lo cerchiamo esaminando i particolari della nostra infanzia, gli ostacoli che abbiamo superato, le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare e i successi che siamo riusciti a conquistare. Vorremmo una mappa che ci spieghi come capire il passato, che ci guidi nel futuro e ci permetta di vedere qual è il nostro ruolo nel grande ciclo della vita. Spesso, però, questa ricerca sembra non portare a nulla: abbiamo l'impressione di girare a vuoto e di aver smarrito noi stessi, oppressi da uno stile di vita troppo rapido e caotico, incapace di nutrire lo spirito e il cuore. Con questo libro, Colette Baron-Reid ci invita a fare una pausa e a prenderci il tempo per guardarci dentro, e ci accompagna in un viaggio alla scoperta delle nostre emozioni, delle nostre paure, dei nostri desideri. Potremo imparare a conoscere i nostri paesaggi interiori visualizzandoli come luoghi incantati, in cui le emozioni prendono gli attributi del clima o gli aspetti del mondo naturale, e a fare pace con le parti soffocate, negate o ferite di noi stessi. Scopriremo che il potere di tracciare la nostra strada è nelle nostre mani, perché impareremo ad attingere a risorse interiori che forse non sappiamo nemmeno di avere.
IL PAESAGGIO
- La nostra epoca è decisamente quella del paesaggio, della circolazione vertiginosa di immagini-paesaggio. Ostentato e svelato, discusso e adulato, conservato e protetto, venduto e rivenduto, il paesaggio, che in passato aveva il ruolo di codice sociale e segno distintivo di élites accomunate dalla condivisione di luoghi emblematici, oggi è diventato un fenomeno onnipresente ed universale. Ma che cosa nasconde questa sovraesposizione culturale? Che cosa intendiamo oggi con il termine "paesaggio"? Il volume fa chiarezza intorno a un dibattito che investe ecologia, filosofia, letteratura, arte, geografia, sociologia, antropologia, archeologia, e illustra come si è venuto costruendo il discorso sul paesaggio come esperienza estetica in età contemporanea, fra retoriche dell'autentico e dell'inautentico, dell'esotico e del quotidiano, dell'artificiale e del naturale.
LA VITA UCCIDE IN PROSA
- Settembre 1988. Un grigio impiegato del Catasto viene ucciso a revolverate mentre è nel giardino della sua villetta, vicina al Parco Lambro. Un tentativo di rapina? Un incidente? Il gesto folle di qualcuno in preda ai fumi della droga? O una vendetta? I trascorsi professionali dell'uomo non offrono supporti a quest'ultima pista, in apparenza la più promettente. Ma forse il grigio impiegato non era poi così prevedibile nella quotidianità delle proprie azioni: si scopre infatti che il vecchio padre disabile... Che la chiave del delitto vada cercata, allora, tra le pieghe di una famiglia apparentemente normale, dalla vita che sembra un susseguirsi di giorni e di gesti assolutamente banali? Mentre Melis e i suoi uomini si arrovellano, percorrendo piste che una dopo l'altra si arenano nelle più sterili conclusioni, gli anni Ottanta sembrano celebrare i loro massimi fasti: in quell'anno, il 1988, il Milan di Berlusconi Sacchi e Gullit ha vinto il campionato, sindaco della «Milano da bere» è «l'onorevole cognato» del primo Presidente del Consiglio socialista della nostra storia, e l'Italia ha appena superato il Regno Unito quanto a Pil: non sarà proprio il Paese di Cuccagna, ma, a detta di molti, quasi. E proprio così?
GUERRA SENZA FINE 422-554
- Il dissolversi della parte occidentale dell’impero di Roma, che non riesce a uscire dalla spirale di guerre civili in cui si dibatte da tempo, coincide con l’affermarsi di necessari contropoteri territoriali locali. Il fenomeno non può venir contrastato dagli eredi dello Stato romano, i cosiddetti regni romano-barbarici, per intrinseca debolezza e deficit culturale, in materia di arte di governo, delle aristocrazie guerriere al loro vertice. La costa veneta accentua il separatismo, sempre più attraente per quanti scelgono un’altra vita rispetto alla travagliata esistenza sulla Terraferma. Si rinforza anche la dimensione militare, grazie a una superiorità marittima alimentata da capacità nautiche scomparse altrove e dal crescente peso demografico. È il secondo, indispensabile, passo verso la nascita di una nuova nazione.
sabato 27 novembre 2021
I LOVE ALICE
- Alice, une jeune citadine fraîchement débarquée, tente de s’intégrer dans ce petit village de province en rejoignant l’équipe de rugby féminine de son lycée. Des joueuses plutôt cool et plus connues pour leurs courbes généreuses que pour leurs résultats, toujours catastrophiques. Alice a bien du mal à comprendre ce sport, mais elle ne ménage pas ses efforts pour bien jouer et surtout pour se faire apprécier de ses nouvelles copines.
Après un match encore perdu, Fahra leur coach adorée, est remplacée par un entraîneur à la réputation de fer. Folles de rages, les jeunes filles. Elles feront preuve d’une imagination des plus vicieuses et des plus perverses pour faire renvoyer ce nouvel ennemi désigné. Quant à Alice, elle est de plus en plus populaire. Elle devient non seulement la favorite de l’entraîneur, mais également la reine de bien curieuses 3ème mi-temps… Toujours en 1ère division, Nine Antico continue sa trajectoire vers les firmaments. Avec I love Alice, elle s’offre même le luxe de réconcilier les amateurs de mêlées avec les amoureuses de belles chandellesAlice, une jeune citadine fraîchement débarquée, tente de s’intégrer dans ce petit village de province en rejoignant l’équipe de rugby féminine de son lycée. Des joueuses plutôt cool et plus connues pour leurs courbes généreuses que pour leurs résultats, toujours catastrophiques. Alice a bien du mal à comprendre ce sport, mais elle ne ménage pas ses efforts pour bien jouer et surtout pour se faire apprécier de ses nouvelles copines.Après un match encore perdu, Fahra leur coach adorée, est remplacée par un entraîneur à la réputation de fer. Folles de rages, les jeunes filles. Elles feront preuve d’une imagination des plus vicieuses et des plus perverses pour faire renvoyer ce nouvel ennemi désigné. Quant à Alice, elle est de plus en plus populaire. Elle devient non seulement la favorite de l’entraîneur, mais également la reine de bien curieuses 3ème mi-temps… Toujours en 1ère division, Nine Antico continue sa trajectoire vers les firmaments. Avec I love Alice, elle s’offre même le luxe de réconcilier les amateurs de mêlées avec les amoureuses de belles chandelles
- Alice, una giovane cittadina appena arrivata, cerca di integrarsi in questo piccolo villaggio di provincia unendosi alla squadra di rugby femminile del suo liceo. Giocatori piuttosto fighi e più conosciuti per le loro curve generose che per i loro risultati, sempre catastrofici. Alice fa fatica a capire questo sport, ma non si risparmia per giocare bene e soprattutto per farsi apprezzare dai suoi nuovi amici.
Dopo una partita persa, Fahra, il loro amato allenatore, viene sostituito da un allenatore famoso per il ferro. Pazze di rabbia, le ragazze. Mostreranno un'immaginazione molto viziosa e perversa per respingere questo nuovo nemico designato. Quanto ad Alice, è sempre più popolare. Diventa non solo la favorita dell'allenatore, ma anche la regina di un 3° tempo molto curioso… Sempre in 1a divisione, Nine Antico continua la sua traiettoria verso i firmamenti. Con I love Alice, si offre persino il lusso di riconciliare i fan di mischia con gli amanti delle bellissime candele del suo liceo. Giocatori piuttosto fighi e più conosciuti per le loro curve generose che per i loro risultati, sempre catastrofici. Alice fa fatica a capire questo sport, ma non si risparmia per giocare bene e soprattutto per farsi apprezzare dai suoi nuovi amici. Dopo una partita persa, Fahra, il loro amato allenatore, viene sostituito da un allenatore famoso per il ferro. Pazze di rabbia, le ragazze. Mostreranno un'immaginazione molto viziosa e perversa per respingere questo nuovo nemico designato. Quanto ad Alice, è sempre più popolare. Diventa non solo la favorita dell'allenatore, ma anche la regina di un 3° tempo molto curioso… Sempre in 1a divisione, Nine Antico continua la sua traiettoria verso i firmamenti. Con I love Alice, si offre persino il lusso di conciliare i fan della mischia con gli amanti delle bellissime candele.LA RAGAZZA SCOMPARSA
- Questa volta la missione sembra davvero impossibile. Il principe Gian Maria Ildebrando del Monte di Tarquinia e la moglie Gloria, insieme al loro fido maggiordomo inglese Oliver, dovranno districare un intrigo internazionale legato allo Ior, la banca del Vaticano, e si imbatteranno nella scomparsa a Roma di una giovane ragazza di sedici anni, Eloisa. Tutto ha inizio da un misterioso conto corrente di imponente consistenza, aperto presso la banca vaticana e denominato Alea iacta est , che Anna Chiara, amica della principessa Gloria, ha ricevuto in eredità dal marito Adolfo Marcucci, finanziere intimo di papi e cardinali, personaggio chiave per gli equilibri all'interno delle mura leonine. Il terzetto, già protagonista de I delitti di via Margutta , si mette sulle tracce del conto sottratto all'amica dei principi e interpella Luciano, l'uomo che custodisce i più reconditi segreti di numerosi notabili in Italia e all'estero. Luciano però mette subito in guardia i principi: è materia che scotta, può essere pericoloso cercare la verità. La soluzione, tanto anelata quanto inattesa, è anche la chiave giusta per far luce su una storia tragica, ma molto importante, che rischia di macchiare per sempre l'immagine del Vaticano; una storia che si snoda tra ragioni di Stato, interessi privati e vizi disonorevoli, e coinvolge anime candide, eminenti cardinali e boss criminali. Anche questa volta i principi riceveranno aiuto dall'Anonimo, ora divenuto papa con il nome di Giovanni Paolo III, a cui spetta di contemperare le ragioni della Storia e le ragioni di Dio. Il romanzo di Capaldo, sostenuto da uno stile ironico e tagliente, sembra suggerirci che là dove, per incapacità, impossibilità o dolo, non arriva la verità giudiziaria, può intervenire la ricostruzione romanzesca, che talvolta tanto romanzesca non è.
SILVIA
- Silvia ha venticinque anni e lavora come indossatrice, ma nell’estate del 2017 decide di intraprendere una strada differente: parte per lavorare come hostess in un prestigioso locale della Costa Smeralda.
È qui che incontra Alexander, un ragazzo affascinante e dai modi gentili, in vacanza con la famiglia nella casa al mare.
L’intesa è immediata, la passione travolgente e Silvia vive appieno quella che sembra essere una delle estati più belle della sua vita, almeno fino a quando Alex non le rivela di avere una fidanzata in Svizzera.
È così che inizia una relazione di alti e bassi in cui, complice la distanza, le menzogne e le incomprensioni spezzano il cuore di Silvia, spronandola allo stesso tempo a conoscersi meglio e a scegliere cosa fare del suo futuro. Un futuro in cui, nonostante gli amori sbagliati e le delusioni, Silvia non smetterà di cercare il principe azzurro.
I SEGRETI DI OMERO NEL BALTICO
I SEGRETI DI OMERO
NEL BALTICO
- Dove si trovavano i mitici Campi Elisi, l’isola di Circe e le Colonne d’Ercole? Cosa si nasconde dietro il mito del Vello d’Oro e il tridente del dio del mare? Perché gli Etiopi sono chiamati da Omero “quelli del sole che scende e quelli del sole che sale”? Si possono far risalire al mondo omerico l’origine dell’albero di Natale e il mito della Fenice? Quale antica leggenda collega le città omeriche di “Tarfe e Tronio sulle rive del Boagrio” con Torpa e Tranås su un lago della Svezia? Da quale regione della Scandinavia provenivano gli Achei che fondarono la civiltà micenea in Grecia? La guerra di Troia può essere considerata un fatto storico? Dove ebbe luogo? Durò veramente dieci anni? Cosa si cela dietro l’invulnerabilità di Achille, lo stratagemma del cavallo di legno e le figure di Ulisse e Telemaco? Ancora, a quale episodio dell’Odissea Dante si è ispirato per costruire l’immagine del misterioso personaggio “da ciel messo” nel IX libro dell’Inferno? Molti anni dopo la pubblicazione di Homericus Nuncius e di Omero nel Baltico. Le origini nordiche dell’Odissea e dell’Iliade, le cui sette edizioni pubblicate all’estero hanno consentito a un vasto pubblico di specialisti e di appassionati di approfondire questa teoria – secondo la quale la localizzazione originaria delle vicende raccontate nei poemi omerici è individuabile nell’Europa settentrionale, in un’epoca precedente alla discesa degli antenati degli Elleni nel Mediterraneo e all’origine della civiltà micenea in Grecia – Felice Vinci torna di nuovo sull’argomento per rivedere, aggiornare e ampliare tutta la materia, che è in continua evoluzione, sia per gli sviluppi che nel frattempo vi sono stati in campo archeologico, sia per gli ulteriori approfondimenti sul tema specifico, anche alla luce dei contributi degli studiosi nei convegni internazionali che si sono svolti sull’argomento.
E alla meta arriviamo cantando
“Sono trent’anni che vado in giro per l’Italia e il resto del mondo a suonare con i Modena City Ramblers. Centinaia di palchi, milioni di chilometri in macchina, un’ernia al disco, migliaia e migliaia di persone conosciute, di strette di mano, qualche birra ogni tanto, e musica, tanta. L’idea di mettere in parole scritte tutte le emozioni, o se non tutte molte di esse, non è per vanità o voglia di mettermi alla prova con qualcos’altro che non sia la musica. Credo che sia bello, o almeno così spero fortemente, pensare che tanti nostri fan, tanti amici che ci hanno seguiti in tanti anni possano condividere con me questi miei pensieri. Un po’ il dietro le quinte di una canzone, di un disco, del viaggio che magari ha proprio ispirato quella canzone. Per i Modena City Ramblers il viaggio non è mai stato fine a sé stesso. Rappresenta un momento importante dal punto di vista artistico e sociale. Come dice il titolo del nostro primo album, che abbiamo tradotto da un disco di Bob Dylan, Riportando tutto a casa, il viaggio non è il fine ma il mezzo perché la testa si apra totalmente lasciando entrare esperienze, visioni, rumori, suoni, profumi che poi diventano canzoni. Tutto quello che ho visto e sentito in questi anni è ancora vivo nella mente, nel cuore, nella pancia.” Hanno suonato a Plaza de la Revolución a Cuba e nel deserto del Sahara, hanno portato la loro musica tra i dimenticati del mondo e fatto ballare migliaia di persone nelle piazze d’Italia, hanno collaborato, tra gli altri, con Luis Sepúlveda, Bob Geldof, Francesco Guccini, Goran Bregovic ́. Dopo trent’anni di musica, viaggi e avventure insieme, Franco D’Aniello, fondatore dei Modena City Ramblers, racconta per la prima volta la loro storia.
giovedì 25 novembre 2021
STAR WARS La poetica di George Lucas
Le avventure di un ragazzaccio con ambizioni eroiche
- Per la prima volta un’analisi a tutto tondo dell’universo di Star Wars, tra rigorosa riflessione sulla scrittura cinematografica e affascinante viaggio nel profondo del nostro inconscio. Federico Greco coniuga storie e suggestioni, genesi e influenze del più formidabile prodotto audiovisivo (e non solo) di tutti i tempi: la saga di Guerre stellari, dalla prima, mitica, trilogia, fino alle uscite più recenti. Dall’antropologia alla storia, dalla psicanalisi alla filosofia, le vicende e le storie che hanno portato alla creazione di una grande mitologia contemporanea. Un libro utile per tutti gli appassionati di cinema, filosofia, cultura pop e fantascienza. Un tentativo ambizioso, e riuscito, di ricollegare i punti, in un gioco di specchi che consente per la prima volta una visione completa, esaustiva e al tempo stesso accessibile e leggera della genesi ideale e della realizzazione del capolavoro di George Lucas.
mercoledì 24 novembre 2021
CIAONE
- Di lui hanno detto che è la nuova avanguardia e che dovrebbe entrare nelle scuole, perché sta alfabetizzando le nuove generazioni educandole a conoscere e apprezzare capolavori pittorici che altrimenti non avrebbero mai incontrato. Ma quel che è certo è che Stefano Guerrera sta facendo ridere tutta l'Italia, senza distinzioni: da nord a sud. Giovani e meno giovani, amanti dell'arte e non. Quando i suoi quadri parlanti ci strizzano l'occhio e ci sussurrano cose (talvolta irripetibili) nella loro inconfondibile parlata romanesca, restare seri è una sfida persa in partenza. E, dopotutto, perché mai resistere? Lo sanno tutti che una risata allunga la vita!
VENI VIDI DAJE
- Da "se lallero" a "che gianna", da "batte' le brocchette" a "tirasse pellaria", una guida internazionale per capire il romanesco (e i romani). Ma soprattutto un atto d'amore per la capitale e la sua lingua, imperdibile per chiunque si senta legato a Roma - perché ci è nato, perché ci vive, o semplicemente perché la porta nel cuore - e divertentissima per tutti.
- Un popolo di 192mila follower segue le dritte che Carolina Venosi, mente dell'account instagram @romeismore, dispensa a tutti i turisti stranieri per .. cavarsela "senza sbroccà!" durante.. le vacanze romane.
Nato quasi per gioco, questo progetto ha dietro molto lavoro e capacità di credere in un lavoro insolito ma vincente, tanto da tradursi in un libro, "Veni Vidi Daje"!
28 anni, laureata in architettura, Carolina ha scelto di lasciare un contratto a tempo indeterminato nel marketing per cimentarsi sui social, creando la pagina che ha ispirato i contenuti del libro edito con Bur Rizzoli per Mondadori.
Rivisitato, il celebre monito "Veni, Vidi, Daje" sembra cucito in maniera sartoriale su questa giovane scrittrice che ha visto concretizzare il suo sogno. Come lei stessa spiega " Veni perchè l'apertura dell'acconut @romeismore ha compiuto un anno da poco, Vidi, perchè ho scelto di buttarmi per vedere come andava quest'avventura, Daje perchè è stato il primo post che ho pubblicato all'epoca e oggi suona come una premonizione, dato che questa avventura è finita nel migliore dei modi.
Se "Mandrakata" is a "roman way to solve a difficult situation" si può certamente dire che Carolina Venosi, ne ha messa a segno una e magari non sarà l'ultima. In una intervista a Repubblica Carolina ha detto che "Tutto è partito dall'Erasmus dove sentivo l'esigenza di tradurre ai miei amci le frasi che usavo abitualmente per far arrivare prima un messaggio; la mia valvola di sfogo creativa si è poi trasformata in un vero e proprio lavoro con il sito Rome is more".
martedì 23 novembre 2021
IL SOLE FRA LE DITA
- Dario ha sedici anni. È un tipo difficile da trattare, ne sanno qualcosa i suoi insegnanti. Vive con la madre con la quale comunica poco o nulla. Il padre non c'è più, ha abbandonato la famiglia quando Dario era solo un bambino portando via con sé gli ultimi ricordi felici e il suo rassicurante abbraccio. Da allora Dario vive allo sbando. A scuola, dopo l'ennesimo scontro, il preside decide di assegnarlo per punizione a un servizio di assistenza "volontario" a uno studente disabile. E così Dario conosce Andrea, detto Andy, immobilizzato su una sedia a rotelle e incapace di comunicare. Dario e Andy. Non potrebbero essere più diversi, ma una straordinaria avventura "on the road" ribalterà tutti gli schemi.
LA NOSTRA PARTE DI NOTTE
- Un uomo biondo, straordinariamente bello, avanza a piedi nudi nella selva argentina, tra centinaia di candele, verso un gruppo di persone con gli occhi bendati e le mani legate. Si chiama Juan Peterson ed è un medium dell’Ordine, una società segreta devota al Culto dell’Ombra e insieme un circolo d’affari vicino alla dittatura. Juan è un medium molto potente, ma è un medium riluttante, condannato fin da piccolo a offrire le proprie doti in riti crudeli che lo lasciano stremato. Ha sempre voluto sottrarsi al suo destino e lo vuole soprattutto oggi che l’Ordine, guidato dalla famiglia della moglie, minaccia di chiamare a sé anche suo figlio Gaspar. Intorno a loro, si muovono figure inquietanti o premurose, ossessionate dalla vita eterna oppure attente a salvare i mortali dalla mano della notte, sullo sfondo di un paese in cui solo i bambini dei ricchi possono sperare di avere un futuro. Un viaggio rocambolesco nel tempo, nello spazio e soprattutto nei nostri incubi, tra foreste lussureggianti, templi di campagna e locande alla fine del mondo, tra campi di corpi, boschi di braccia e prigioni clandestine. Una saga fantastica ma tragicamente realistica, dove la meraviglia si mescola all’orrore e i santi indigeni convivono con le streghe buone, mentre quelle cattive flirtano con la polizia. Un grande romanzo sudamericano, visionario, sensuale, struggente, che attraverso le suggestioni del genere racconta la ferocia del regime di Videla, l’ignavia dei suoi fiancheggiatori, l’impotenza della gente comune, ma anche la forza dei legami di sangue e d’amore – un amore che rende deboli, espone al pericolo, eppure è l’unica luce in grado di proteggere dalle lusinghe del buio e del potere.
lunedì 22 novembre 2021
IL CAVALLO MEDICINA PER L'ANIMA
- Gli antichi sciamani dicevano che nel cavallo vi è sia il Sole che la Luna.
Loro portano al mondo un antico messaggio che solo a pochi è dato conoscere.
- Il cavallo è considerato in molte religioni un essere superiore, uno spirito guida inviato agli uomini per aiutarli nella ricerca della verità, della strada verso l’armonia universale. Daya lo ha capito guardando i suoi cavalli vivere, respirare, essere.
In questo libro, che ripercorre la storia della sua scoperta spirituale, ciò che affascina è il modo in cui l’autrice racconta la sua esperienza. Usa immagini, evoca odori, profumi, dipinge paesaggi dell’anima attraverso colori ed emozioni. Non fa mai appello alla razionalità del linguaggio ma cerca, attraverso i suoni delle parole, come in una danza iniziatica, di portare alla luce il nostro maestro spirituale, quel guaritore interiore che alberga nel nostro cuore, prigioniero della nostra mente ma pronto a uscire allo scoperto quando le emozioni lo evocano.
Il lavoro che Daya Eliana Rota fa in campo con i suoi cavalli si può paragonare non a una seduta psicoanalitica ma ad un rito sciamanico che fa riemergere, attraverso il contatto con le emozioni, il nostro vero sé.
"Ho toccato spazi infiniti di amore, ho sperimentato che tutto è amore. Ho imparato a comprendere, ad accogliere e amare la mia personalità anche se talvolta è stata limitante e faticosa. Sono, semplicemente Sono.
Non so definire e non voglio definire perché sarebbe riduttivo. Un fiore, una rosa quando comincia ad aprirsi non si chiede che profumo avrà, se piacerà ma semplicemente le ali del vento porteranno la sua fragranza a chi avrà narici sensibili per accoglierla, per sentirla, per apprezzarla, ma per quel fiore non farà nessuna differenza, semplicemente fiorirà e porterà la sua fragranza nel mondo.
Cosi ciò che posso condividere è il profumo, la fragranza della mia rosa. Gratitudine e Amore.”
domenica 21 novembre 2021
FIORI DI KABUL
- Maryam abita a Kabul. Come tante ragazze afgane, ha un padre fedele alla tradizione rigida e ultraconservatrice diffusa nel Paese che nega alle donne ogni forma di libertà. Un giorno, a casa di Maryam, si ferma una straniera. Sta attraversando l’Afghanistan con la sua bicicletta. Per Maryam quell’incontro segnerà una svolta. Alle donne, in Afghanistan, è vietato andare in bicicletta; è vietato protestare, fare sport in pubblico, uscire di casa senza permesso. Ma Maryam sa che le cose si possono cambiare. E quando sarà abbastanza grande per prendere le sue decisioni, sceglierà proprio una bicicletta come strumento di emancipazione. Il suo non sarà un semplice viaggio: sarà un esempio per uomini e donne, una piccola rivoluzione silenziosa attraverso uno dei Paesi con la più alta discriminazione di genere.
Lunedì d'Autore
Biografia
Il 28 gennaio 1982, Camilia Sosa Villada è nata a La Falda , in Argentina , a 80 chilometri (50 miglia) dalla città di Córdoba . Durante la sua infanzia, si è trasferita nella provincia di Córdoba , vivendo in diverse città tra cui Cruz del Eje , Los Sauces , Mina Clavero e Córdoba .
Quando ero una ragazzina, immaginavo che avrei fatto recitazione, teatro, film; Non avrei mai immaginato di guadagnarci da vivere. Ho iniziato a vestirmi da ragazza a 16 anni, in un paese di 5000 abitanti. So benissimo com'era essere un travestito in una città come quella 20 anni fa. Era due volte più difficile di adesso. Al giorno d'oggi, coloro che si vestono da ragazze non hanno idea di cosa abbiamo passato - è stato molto doloroso. Per fortuna, la strada è stata spianata per loro.
— Camila Sosa Villada
Ha studiato per tre anni di Comunicazione Sociale presso la Scuola di Scienze dell'Informazione dell'Università Nazionale di Córdoba e altri quattro anni per la laurea presso la stessa università.
Nel 2009, Villada ha presentato in anteprima la sua commedia Carnes tolendas, retrato escénico de un travesti [Carnes Tolendas, un ritratto in scena di un travesti], un biodramma della sua vita che ha fuso le sue esperienze personali che ha registrato sul suo blog, La Novia de Sandro [La fidanzata di Sandro], con la poesia di Federico García Lorca . Lo spettacolo, diretto da María Palacios e rivisto da Paco Giménez, è stato selezionato per il Festival Nazionale del Teatro del 2010 tenutosi a La Plata .
Nel 2011, Javier van de Couter, regista, attore, sceneggiatore e autore della sceneggiatura della miniserie drammatica argentina Tumberos, ha scelto Sosa Villada per un ruolo minore nel film Mía , ma in seguito le ha offerto il ruolo da protagonista dopo averla vista in Carnes tolendas a Cordova.
Con il passaparola, il mio nome è arrivato al regista Javier van de Couter, che era in procinto di fare il casting per il suo film d'esordio. […] Si resero conto che ero molto più giovane di quanto si aspettassero. Avevano già scelto l'attrice principale, ma il mio lavoro gli è piaciuto. Sembra che io abbia preso il suo posto. [...] Il regista è molto giovane e pieno di talento. Il film ha una bellissima storia. Si tratta di un villaggio gay che esisteva a Buenos Aires, dietro il quartiere dell'Università, abitato da travestiti e gay. L'hanno demolito nel 1998. [...] Ale è un travestito che rovista e vende materiali. Fa amicizia con una ragazza di una famiglia della classe media che ha bisogno di aiuto, poiché sua madre si è suicidata. Suo padre, interpretato da Rodrigo de la Serna, si sente perso nella vita. Incapace di superare la sua situazione, si rivolge all'alcol. [...] Recitare in un film è un'esperienza nuova per me. Il cinema ha un ritmo diverso e porta un diverso tipo di soddisfazione. Il teatro porta una gratificazione immediata sotto tutti i punti di vista: una soddisfazione organica, e una soddisfazione da parte del pubblico. Con il cinema sei al servizio di un'immagine. [...] Il regista ed io iniziammo a inviarci e-mail. Per intuizione, gli ho proposto di interpretare Ale con un'espressione malinconica. Le ho suggerito una vita in costante delusione e abbiamo iniziato a darle vita. La cosa buona è che abbiamo passato un mese a provare e ogni reparto (costumi, trucco) ha lavorato duramente per contribuire al film. ] Il regista e io iniziammo a inviarci e-mail. Per intuizione, gli ho proposto di interpretare Ale con un'espressione malinconica. Le ho suggerito una vita in costante delusione e abbiamo iniziato a darle vita. La cosa buona è che abbiamo passato un mese a provare e ogni reparto (costumi, trucco) ha lavorato duramente per contribuire al film. ] Il regista e io iniziammo a inviarci e-mail. Per intuizione, gli ho proposto di interpretare Ale con un'espressione malinconica. Le ho suggerito una vita in costante delusione e abbiamo iniziato a darle vita. La cosa buona è che abbiamo passato un mese a provare e ogni reparto (costumi, trucco) ha lavorato duramente per contribuire al film.
— Camila Sosa Villada
Nel marzo 2010, l'attrice ha trascorso diversi mesi a Buenos Aires lavorando con il Centro Culturale Rojas, che ha un dipartimento per le opere relative al genere. Sosa Villada ha avuto la possibilità di eseguire Carnes tolendas nel maggio 2010. Si è esibita in uno spettacolo tutto esaurito al Festival Internazionale di Buenos Aires (FIBA), che è stato ben accolto dalla critica.
Le riprese di Mía sono terminate il 15 maggio 2010. Ha poi trascorso altri 15 giorni a registrare il doppiaggio per il suo personaggio.
Nel giugno 2010, Carnes tolendas è stato selezionato per essere mostrato al Theatre Students Bicentennial, un festival che riunisce studenti di teatro provenienti da tutto il paese.
Nel 2012, Sosa Villada ha recitato in La viuda de Rafael (La vedova di Rafael ), una miniserie composta da 13 episodi, trasmessa da novembre a dicembre dello stesso anno. Ha interpretato il ruolo di Nina, la moglie transessuale di un ricco uomo d'affari (interpretato da Luis Machín ) che, dopo la morte del marito in un incidente, deve combattere per ciò che è suo contro i suoi suoceri dispettosi.
Come attrice, mi sento privilegiata per aver recitato in un ruolo da protagonista in TV, perché è qualcosa che poche attrici (e ancora meno attrici transgender) hanno la possibilità di fare. [...] Questo la dice lunga sul nostro paese e sul nostro governo, questo è chiaro. Soprattutto, dice molto sulle organizzazioni che hanno lottato per tutto ciò che siamo riusciti a ottenere in materia di diritti e diversità. Siamo anni luce avanti rispetto agli altri paesi in termini di sviluppo sociale, anche del primo mondo, se confrontiamo la legislazione relativa alla diversità e al genere. Il nostro governo sta dando l'esempio e speriamo che si diffonda a tutti i settori della nostra società come un virus inarrestabile, permettendo alla diversità di fiorire.
— Camila Sosa Villada
Il 7 agosto 2013, il governo argentino le ha concesso una nuova carta d'identità nazionale (DNI), aggiornata con il nome Camila Sosa Villada, e il sesso con cui si identifica.
Trentuno anni fa, i miei genitori hanno avuto un figlio [...] Ho fatto bambole e robot, e quando ero solo, mi truccavo mia madre. Mi innamorerei segretamente dei miei compagni di classe e dei miei insegnanti. Ero un bambino che all'improvviso ha dovuto affrontare molti dolori tutti in una volta. Non sono mai riuscito a imparare ad andare in bagno stando in piedi, e mio padre aveva già cominciato a essermi ostile. […] Ora sono diviso tra il passato, tra l'uomo che ero e sono orgoglioso di essere stato, anche se avevo sempre saputo che, a un certo punto, avrei finito per indossare un vestito e un paio di tacchi alti. Ora, esattamente metà di me è composta dal presente e l'altra metà dal passato. Non c'è dubbio che vivrò il resto della mia vita come Camila, ma non vivrò mai, in alcun modo, sia fatto cancellare dalla mia memoria quel ragazzo, il ragazzo che trascorse la ricreazione scolastica da solo, guardando come gli altri si facevano servire la loro festa; il ragazzo che non poteva piangere, che non poteva chiedere aiuto, che non poteva fare niente per se stesso.
— Camila Sosa Villada
Lavoro
Teatro
Anno | Spettacolo | Appunti |
---|---|---|
2009 | Carnes tolendas, retrato escénico de un travesti [ Carnes tolendas, ritratto in scena di un travestito] | Messo in scena nei teatri di Córdoba. |
2010 | El errante, los sueños del centauro [ Il viandante, i sogni del centauro ] | Commedia scritta da Jorge Villegas, che racconta la storia di Manuel Baigorria (1809-1875) |
2011 | Evocaciones dramáticas sobre Tita Merello y Billie Holiday , o Llórame un río... [ Evocazioni drammatiche su Tita Merello e Billie Holiday, o Cry Me a River... ] | |
2014 | El bello indifferente [ Le Bel Indifférent] | Opera teatrale scritta da Jean Cocteau , diretta da Javier Van de Couter, con Hervé Segata. |
2015 | Los ríos del olvido [I fiumi dell'oblio] | |
2015 | Despierta Corazón Dormido/ Frida [Awaken Sleeping Heart/Frida] | |
2016 | Putx madre | Diretto e interpretato da Camila Sosa Villada. |
2017 | El cabaret de la Difunta Correa . [Il cabaret della Difunta Correa] |
Film
Anno | Titolo | Appunti |
---|---|---|
2005 | La vereda de la calle Roma [ Il marciapiede di via Roma] | Protagonista come protagonista. |
2009 | Camila, desde el alma [ Camila, dall'Anima ] | Lungometraggio documentario, diretto da Norma Fernández, con Sosa Villada nel ruolo di se stessa, vincitore del premio per il miglior documentario al Festival del Cinema 'Diversa 2010'. |
2011 | Mía [ Miniera ] | Film diretto da Javier van de Couter, con Rodrigo de la Serna e Maite Lanata. Premi e nomination:
|
Televisione
Anno | Titolo | Appunti |
---|---|---|
2012 | La viuda de Rafael [ La vedova di Rafael] | Miniserie con protagonista Camila Sosa Villada, in cui canta anche la sigla di apertura dello spettacolo. |
2013 | Historia clinica [ Anamnesi medica ] | Lungometraggio documentario, diretto da Norma Fernández, con Sosa Villada nel ruolo di se stessa. Vincitore del premio per il miglior documentario al Festival del Cinema 'Diversa 2010'. |
2014 | La celebrazione [ La Celebrazione ] |
Letteratura
Anno | Titolo | Appunti |
---|---|---|
2015 | La novia de Sandro [ La fidanzata di Sandro ] | Libro di poesie. |
2018 | El Viaje Inútil [ Il viaggio inutile] | Autobiografia. |
2019 | Las malas [ Le cattive] | Romanzo. |
2019 | Tesis sobre la domesticazione [Saggi sull'addomesticamento] | Romanzo. |
LE CATTIVE (20 0tt0bre 2021)
tradutto in italiano da Giulia Zavagna
Edizioni SUR
Premi
- Sosa Villada ha ricevuto i seguenti riconoscimenti come attrice e cantante:
- Premiata come miglior attrice teatrale dal Comune di Cordoba.
- Menzione speciale ai premi del Teatro del Mundo di Buenos Aires per Carnes tolendas, retrato escénico de un travesti .
- Riconosciuta per il suo contributo al teatro dall'Autorità Legislativa della Provincia di Córdoba.
- Onorato dal Segretariato per i Diritti Umani della Provincia di Córdoba.