«Questa è la storia di come io, semplice ragazza di Roma Nord, come tante altre, in un giorno tragico e tetro, senza luce, senza sole, e soprattutto senza taxi, sia stata costretta, per la prima volta in vita mia, a prendere i mezzi pubblici, attraversando un inferno di pressione, sudore e odori infami, e di come mi sia persa, con il mio barboncino nano, isterico ma di razza, Copain, a Roma Sud.(...). Con mio grosso stupore il mio destino non aveva le sembianze che mi ero sempre immaginata fin da piccola, ovvero quelle del camper di Barbie formato gigante maxi party. No. Il mio destino si è palesato sotto forma di una botta in testa, un viaggio in mondi sconosciuti popolati da chi più odio, la gente comune, ma anche da chi più amo, i politici e i vip, e una voce intelligente e noiosa (come tutte le cose intelligenti), quella della mia guida, uno strano fantasma, forse uno spirito, di nome Berli. Vorrei evitare di raccontarvi tutto questo, perché la verità è come una scatola di cioccolatini: fa sempre ingrassare. Ma devo farlo perché da quando sono tornata porto con me una missione di vitale importanza: il vostro futuro. Voglio e posso offrirvi un futuro più bello, più denso, più azzurro. Un futuro da profilo Instagram. Dovete solo ascoltare la mia storia. Io sono Martina Dell'Ombra, e questa storia non è un Fake. Questa è una storia vera. La storia di come sono diventata me stessa. La storia di come sono diventata Top. La mia Genesi e la mia Nemesi. Anche se non so cosa significa.»
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