- La fortuna critica dei fabliaux è andata regolarmente crescendo nel corso degli ultimi decenni. Il Medioevo francese ci ha lasciato circa centocinquanta di questi poemetti in rima baciata, generalmente di ottonari, lunghi poche centinaia di versi, e di contenuto per lo più erotico, se non francamente osceno. Una materia che nelle mani di uno storico del calibro di Alessandro barbero, provvisto della giusta ironia e arguzia, si è trasformata in un volume godibilissimo, ricco di trovate sorprendenti e valenza letteraria. I 'racconti', tutti assolutamente inediti, si muovono all'interno di un immaginario erotico quanto mai attuale e modernissimo. Le invenzioni letterarie, un vero fuoco d'artificio, concedono divertimento e disincanto. Una scoperta per tutti coloro che non conoscono questo lato giocoso e godereccio del Medioevo, solitamente dipinto come epoca oscura e lontana da ogni idea di piacere e voluta. Ma la scommessa, più sottile e curiosa, è quella di fingere che nell'epoca in cui viviamo le parole non facciano più paura, nemmeno nei titoli. Sarà davvero così?
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