- Palermo, 1943: sulle macerie del palazzo dei principi Termini di Villafiorita, distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, Nicolino Arraggia, un umile "robavec-chiaro", trova una sedia di incredibile bellezza, a forma di donna. Il prezioso manufatto, realizzato nel Duecento per la principessa Isidora dal più illustre mastro d'ascia della corte imperiale palermitana, nasconde poteri magici. Stregato dalla sedia, Nicolino deciderà di restituirla ai legittimi proprietari solo alla sua morte e vivrà con lei come fosse la sua compagna, godendo delle gioie che gli concede. La donna di legno è infatti inspiegabilmente viva e comunica con chi la possiede, regalando felicità ai puri d'animo e rovinando la vita a chi è incapace di vero amore. Sottratta a Nicolino da Mario Raccuglia, un funzionario statale avido e corrotto, la sedia passerà tra le mani di altri uomini: Raffaele Li Causi, un notaio gentile e generoso, e Stefano, un professore freddo e rapace. Tutti cadranno vittime del suo fascino, cedendo al suo suadente richiamo. Fino a quando, nel 2009, la sedia reclamerà di tornare dalla sua padrona, Angelica Termini di Villafiorita, una giovane nobildonna che vive reclusa nel proprio palazzo, negandosi l'amore a causa del suo aspetto, fra la bella e la bestia. Quando Angelica scoprirà che la sedia è sopravvissuta ai bombardamenti e che è l'unico rimedio a un dolore terribile e antico che si tramanda da generazioni, farà di tutto per tornarne in possesso.
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